Un esempio di fruttuosa collaborazione

D.ssa Paola Di Girolami

Nel corso del 2002, e per il secondo anno consecutivo, una trentina di oggetti dei Musei Sistini del Piceno sono stati restaurati da allieve dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, come parte di un accordo da tempo operativo. “E’ un esempio di grande collaborazione che coniuga un’importante esperienza con l’economie di gestione – spiega il Direttore dei Musei Sistini, D.ssa Paola Di Girolami – Alcuni studenti dell’ultimo anno del corso di restauro per oggetti di oreficeria hanno svolto un cantiere estivo, sotto la direzione del loro insegnante e restaurato oggetti di piccole dimensioni. Alcuni di questi provenivano dal museo di Monteprandone: una tazza in ceramica di san Giacomo della Marca inglobata in un involucro di metallo argentato,
un calice in argento sbalzato cesellato del XVIII secolo, una navicella con punzoni sull’orlo del piede in argento sbalzato del XIX secolo. Si realizza una mutua utilità: gli studenti compiono un’esperienza significativa e mettono a frutto gli insegnamenti ricevuti; il museo ha il privilegio di avere restauri compiuti da operatori specializzati. Grazie alla collaborazione col Comune, il cantiere di restauro si è svolto negli ambienti della biblioteca comunale di Grottammare. Il restauro di una croce del ‘500 è inoltre stato l’argomento della tesi di una delle studentesse intervenute”.

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