Un concorso di Totem nello “struscio” di Cortina

Cortina d’Ampezzo valorizza due sue eccellenze: l’architettura e l’artigianato

In attesa di un marchio territoriale di qualità per i prodotti creativi dell’Ampezzano, a Cortina si è svolto un concorso a premi dove hanno unito le loro forze l’Associazione Professionisti Edili e quella degli Artigiani

Testo di Walter Pagliero
Foto di Stefano Zardini

A Cortina si sono svolti in parallelo due eventi significativi: un concorso per architetti, designer e artigiani intitolato “Progetto Totem: innovazione e tradizione”, dove i creativi si sono uniti agli artigiani per creare “totem” espositori per comunicazioni visive, e un convegno sulle prospettive di un marchio territoriale di qualità che valorizzi a tutto tondo la creatività ampezzana. Ideato dall’Associazione cortinese dei Professionisti Edili in collaborazione con l’Associazione Artigiani della città, il “progetto Totem” per tutto il mese di agosto ha attratto l’attenzione di una folla di visitatori nella strada principale di Cortina, l’isola pedonale di Corso Italia, con una forte partecipazione nella votazione del vincitore. È stato l’evento culturale dell’estate cortinese 2009, e nel convegno a latere della premiazione hanno parlato importanti nomi dell’architettura d’interni e del design italiani: Gjlla Giani, direttore editoriale e responsabile della nostra casa editrice, Massimo Spampani per la rivista AD, Francesco Ponzellini di Editrice Compositori, Kuno Prey, preside della Facoltà di Design della Libera Università di Trento.

1- Il Premio Totem, votato dai visitatori della mostra en plein air di Cortina, si intitola “L’arfa come totem” e ripropone in modo simbolico uno strumento della civiltà contadina un tempo presente nelle case ampezzane: la spalliera di legno a incastri dove si appendevano le fave per farle seccare. Il progetto è dell’architetto Andrea Apollonio, la realizzazione è dovuta alla Falegnameria Idea Legno e ai Fabbri Cardini.
2- Totem “Alta Montagna” di Pietro Albertini dell’Istituto Statale d’Arte di Cortina, realizzato dalla falegnameria Chi De Mano e da Romano Zardini. Concepito come un grande portaritratto, è dominato da una stella alpina scolpita in un legno odoroso simbolo dei monti cortinesi.
3- L’artista del ferro Leopoldo Lacedelli.
4- Nicola De Lorenzo della Termotecnica Zardini.
5- Gianluca Sottsass, mago dell’elettricità.
6- Da sinistra: Gabriele, Ruggero e Romano Zardini della omonima falegnameria.

7- Totem “Portatore di idee” di Alessandro Zandonella, realizzato da Electra sas e Vetreria Cortinese.
8- “Seven” di Adriano Menardi, realizzato da Fabbro Zino, falegn. Dadié e Zardini, Vetreria Vierre.
9- I protagonisti del convegno: arch. Gjlla Giani, direttore della Di Baio Editore, il critico d’arte d’arte Philippe Daverio,
arch. Ambra Piccin, Renzo Siorpaes della Fabbro Zino L.T.A.
10- “Tubature metalliche” di Luca Sogne, realizzato da Cortina Vetera e Dimai.
11- “Ultime notizie” dell’arch. Silvio Bernardi, realizzato dal Fabbro Marco Pompanin, dalla falegn.
El Marangon e dalla Vetreria Cortinese.

12-“I guardiani del colore” di Luisana Carotenuto, Francesca Gnech e Chiara Pagan; di Bottega Artistica, De Bernardo Carlo Stufe, Fabbro Zino, Pagan Silvano.
13- Francesco Ponzellini, Gjlla Giani, Kuno Prey.
14- Il momento della premiazione del totem n. 6 (sullo schermo si vede “L’arfa come totem”).
15- Arch. Giuseppe Maria Jonghi Lavarini, presidente della Di Baio Editore.
16- Stefano Zardini, Francesco Ponzellini, Gjlla Giani, Kuno Prey, Luca Menardi Ruggeri, Ambra Piccin, Barbara Paolazzi di Radio Club 103.
17- Il gruppo dei partecipanti al convegno con i vincitori dei premi Totem.

È stato coinvolto nella manifestazione anche una scuola di giovani, l’Istituto Statale d’Arte di Cortina: alcuni suoi allievi si sono cimentati nella progettazione di totem sotto l’esperta guida degli architetti Ambra Piccin e Luca Mena
rdi Ruggeri. Partner mediale dell’evento è stata la rivista “Cortina Top Living”, pubblicata dal Consorzio Cortina Turismo di cui è presidente l’ing. Stefano Illing, che al convegno ha illustrato in modo molto convincente la necessità di creare un marchio territoriale di qualità.

RADIO CLUB 103: CHI COMUNICA, VINCE!

RADIO CLUB 103, STORICA EMITTENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO, DA OLTRE 30 ANNI SI OCCUPA DI REALTÀ LOCALE CON UNA SCELTA MIRATA ALLA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E DELLE SUE SPECIFICITÀ. UN FORMAT COLLAUDATO DI MUSICA E INFORMAZIONE, E LA SCELTA DI IMPIEGARE ESCLUSIVAMENTE PROFESSIONISTI DI SETTORE, LE CONSENTE DA ALCUNI ANNI LA PRODUZIONE DI PROGRAMMI REALIZZATI IN PROPRIO E RIPROPOSTI DA ALTRE RADIO SUL TERRITORIO NAZIONALE. MA IL PUNTO DI FORZA È SENZ’ALTRO L’INFORMAZIONE (NON SOLO DI TIPO LOCALE) CHE HA UN TAGLIO DINAMICO, TEMPESTIVO E DI SERVIZIO. OGGI SONO IN ONDA QUATTORDICI EDIZIONI GIORNALIERE DEL GR NAZIONALE E SEI DEL GR REGIONALE E LOCALE, OLTRE A NUMEROSI SPAZI DI APPROFONDIMENTO. DIRETTORE DI TESTATA DAL 1989 È BARBARA PAOLAZZI (NELLA FOTO CON WALTER PAGLIERO), MENTRE L’AMMINISTRATORE DELEGATO È ANDREA CHICCA.
TRASMETTE DA VALLE DI CADORE.

 

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