Un affaccio sull’ ex-villaggio dei ferrovieri

In un edificio ricostruito nel periodo del dopoguerra, prende forma un loft con grandi aperture panoramiche.

L’intento di recuperare e creare un rapporto estroverso nei confronti del contesto, ha permesso al nuovo spazio di catturare luce e insoliti squarci prospettici verso lo “skyline” urbano

Progetto Arch. Daniele Rotondo
Interni Arch. Daniele Rotondo, Patrizia Lanzarotti
Foto Athos Lecce
Art Direction Nella Pedone

A Milano, in un palazzo nelle vicinanze dei “Vecchi Bastioni”, un piccolo attico con sottotetto viene trasformato dall’architetto Daniele Rotondo in abitazione per una giovane coppia. L’appartamento in origine risultava composto da tre locali per una superficie di circa 70 mq ed era adiacente a due sottotetti inutilizzati il cui recupero ha dato l’opportunità di aprire un’ottima visuale sul Duomo e sul quartiere di Porta Vittoria. L‘intervento ha generato uno spazio di circa 200 mq complessivi, sviluppato su due livelli e realizzato all’insegna della semplicità e della funzionalità dei vani resi il più possibile permeabili tra loro. La grande quantità di luce naturale e le aperture su nuovi scorci della città hanno aiutato il progettista nella modellazione del soggiorno ricavato sui due livelli e collegato a tre terrazzi, creati anche per avere una continuità percettiva interno/esterno. Appena oltrepassato l’ingresso, caratterizzato da una pavimentazione in lamiera di ferro, l’attenzione cade subito sulla sala ariosa e a doppia altezza riservata alla conversazione: una scala rivestita in lamiera di ferro (decapata e cerata) “cuce” questo angolo al soppalco di soggiorno che, con una balconata, si affaccia sull’open space sottostante. “Abbiamo voluto realizzare una scala “segno” che come nei borghi antichi collegasse i due livelli; e proprio la scala, capace di sviluppare il loft in altezza, risulta la cerniera e il perno su cui si snoda e si unisce lo spazio living” (D.R.).
Al primo livello, sono collocate anche la cucina, la zona pranzo (prospiciente il grande bowindow aggettante su uno dei terrazzi), i servizi lavanderia/ stireria e l’area notte dei proprietari, che si articola in un unico “alloggio” composto da un guardaroba-disimpegno, nodo di accesso al bagno e alla camera da letto. Soggiorno, cucina, pranzo e camera trovano nei terrazzi al piano un diretto contatto attraverso finestre e vedute fisse. Le finiture materiche tra cui gres, ferro, cemento, parquet industriale, i colori delle pareti e dei serramenti, la linearità delle soluzioni e l’essenzialità dei particolari rendono l’atmosfera fresca, moderna ma anche molto accogliente.

E’ stata realizzata una copertura in parte piana, in parte inclinata nel rispetto dell’ originaria pendenza, mediante una struttura portante in carpenteria metallica che si segnala come elemento costruttivo per generare un formalismo rigoroso e di ordine. Nella zona conversazione si distinguono la lampada da terra modello Arco Flos e divani in pelle Siam’s. Quasi tutte le pareti sono trattate con la tonalità del “bianco caldo”. Solo al secondo livello (dove oltre al soppalco-living si trovano studio e cameretta) alcuni sfondi sono stati campiti con colori vivi ma di gradevole tonalità capaci di diventare mutevoli per la varietà di incidenza della luce naturale esterna. L’arredamento, prevalentemente su design del progettista, realizzato con Milano Interni di Emanuele Donghi, propone formalismi e cromatismi in sintonia con l’intervento architettonico.

Inoltre, la collaborazione con la committenza ed in particolare con l’architetto Patrizia Lanzarotti, ha portato alla completezza e alla definizione del risultato finale, risultato che è stato avvalorato maggiormente dalla complicità intercorsa tra le parti e dalla capacità della designer di combinare perfettamente “passato e presente” attraverso linguaggi diversi. Gli interni riescono così a dialogare armoniosamente tra loro con lo stile minimal dell’abitazione che, con l’accurata e sapiente scelta di mobili di antiquariato e modernariato insieme a quadri e sculture di autore, si arricchisce ulteriormente impreziosendo gli ambienti e rendendoli unici.

Nella pagina a lato: per la scelta delle fonti luminose si è valutato di alternare alla luce generale, diffusa attraverso corpi neutri mimetizzati a plafone, pezzi particolari come la lampada a parete “Juice orange” di Lucitalia che, nel bagno padronale, produce molteplici effetti grazie alla possibilità di ruotare a 360°. Per i sanitari è stata scelta la linea Link di Flaminia. Nella camera matrimoniale il letto è “Herman” di produzione Milano Interni. In questa pagina: la cucina ha prevalenza di componenti in arancione e top in corian, realizzati su misura da Milano Interni (Design D. Rotondo).

In primo piano: cappa inox modello Alto Isola di Faber, piano cottura 5 fuochi Smeg; l’illuminazione è a plafone con Kriterion di Lucitalia. “Fix” di Former è stata la scelta del tavolo per la zona pranzo.

Gli ambienti living sono incernierati tra loro, interagiscono con i tre terrazzi ricavati ai due livelli, il tutto nella ricerca di uno spazio fluido e open space che trova negli ambiti chiusi, camere da letto e studio, il “rifugio dell’intimità”.

Il soppalco è illuminato da faretti Pollux Erco con sagomatore.

ARCO di Flos: Disegnata dai fratelli Castiglioni nel 1962, la lampada Arco rimane ancora oggi uno splendido esempio di come la semplicità di linee e l’uso attento dei materiali possa dar vita ad oggetti che mantengono il loro valore nel tempo.

Alla base del progetto, un semplice blocco di marmo bianco ed una struttura in acciaio, ad arco, appunto, con il diffusore di forma semisferica in alluminio cromato.

SANITARI
Link di Flaminia:

I sanitari Link, dal disegno puro e neutrale, sono progetti autonomi. Sono il risultato di una rivoluzione tipologica che consente l’abbinamento non solo con altri prodotti, ma anche un facile inserimento in tutte le ambientazioni contemporanee offerte dal mercato. L’intento dell’utilizzo di tale linea è quello di proporre uno strumento innovativo che sia al tempo stesso funzionale ed elemento d’arredo per il bagno.

FARETTO
Pollux di Erco:

Il design della gamma dei prodotti Pollux è concepito secondo principi funzionali per adempiere ad esigenze tecniche. I faretti a bassa tensione Pollux sono componibili modularmente. Tramite il semplice innesto degli accessori si può ottenere un vasto spettro di effetti luminosi, anche colorati. A seconda degli accessori impiegati si possono generare coni luminosi dai contorni morbidi o perfettamente sagomati oppure illuminare delle pareti in modo uniforme. I faretti Pollux a bassa tensione consentono una progettazione scenografica anche in ambienti piccoli come locali di vendita, ristoranti e, non ultime, le abitazioni private.

CAPPA
Alto Isola di Faber: Con le sue forme nette e rigorose, questa cappa si adatta alle cucine di impronta lineare ed essenziale. Le sue dimensioni autorevoli la rendono il fulcro visivo e operativo della zona cottura.

TAVOLO

“Fix” di Forme: Former estremizza il normale concetto di “tavolo” creandone di originali. Fix può entrare a buon diritto nella schiera degli arredi dal design innovativo e del tutto all’avanguardia pur senza tralasciare le naturali ed essenziali caratteristiche funzionali. La cura e la scelta dei materiali e delle finiture forniscono una leggerezza d’insieme assoluta. 

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Pubblicato in FARE

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