Tradizioni ad Arnad:


Con cadenza biennale in Val d’Aosta ritorna a splendere l’antico e ancora intatto villaggio della frazione di Ville, nucleo storico di Arnad. Duecentocinquanta persone sono coinvolte nell’organizzazione di una grande festa (Veillà en Veulla) che ricostruisce con grande fedeltà scenari e suggestioni del passato per salvare il ricordo di mestieri, usanze e sapori antichissimi. Passeggiando tra le strette vie, oltre alle chicche gastronomiche che suddivise in diverse postazioni offrono al gusto i migliori sapori della valle, (come il lardo aromatizzato accompagnato con il pane di segale, minestre d’orzo e di castagne, salsicce e salami con patate, frittelle dolci e salate, castagne con burro, grappe e tisane), si ammira il paese che offre interessanti tracce del proprio passato e si incontrano abili artigiani che realizzano ogni sorta di utensili in legno (dai tubi in legno alle carrucole, dal tritacarne a stoviglie, dalle stelle alpine ai giocattoli), cesti in vimini e filati.

È una delle feste più spettacolari e sentite della Val D’Aosta quella che sotto la sapiente regia di Arnaudo Renato, Presidente della Proloco di Arnà (nella foto qui sopra), rievoca gli antichi mestieri e testimonia il perfetto equilibrio tra uomo, arte, lavoro e natura che per secoli ha caratterizzato il territorio. È in questo contesto che i semplici gesti della vita quotidiana, assorbono l’energia vitale del fuoco e lo trasformano in un’occasione di socialità formidabile. Le stufe in ghisa accompagnano il lavoro di tessitura delle donne mentre lo scorrere del tempo è scandito dal ritmo degli uomini che in una festa di suoni, battono con forza i sacchi di castagne e la segale per far uscire l’interno dall’involucro.

 

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