Tradizione messicana

Forme e linguaggi di nuova concezione

Interpretazioni moderne della cultura architettonica e della tradizione costruttiva messicana sono il fondamentale riferimento dell’attività progettuale dei professionisti di cui presentiamo una creazione.

A modern interpretation of Mexican architecture. New expressions give life to traditional settings.

Testo: Ing. Rosella Tongini Folli

L’architettura in Messico svolge un ruolo fondamentale, in quanto considerata una parte importante della vita quotidiana. Quasi tutti i messicani conoscono le “regole del costruire”, considerando l’architettura un piacere e non una necessità. Il titolo del volume Mexican Architect New Millenium Homes sottolinea soluzioni architettoniche molto corrette
nelle proporzioni e sensibili alla scelta dei materiali. L’opera, in vendita presso il nostro show room, é una occasione di stimolo per una ricercata progettualità. Abbiamo selezionato per i nostri lettori una interessante pubblicazione coordinata dalla casa editrice; Architectos Editores Mexicanos. L’opera, in vendita presso il nostro show room, é una occasione di stimolo per una ricercata progettualità. Numerose forme di architettura messicana convivono nello stesso contesto geografico, essendo questo il risultato di diversificati e differenti apporti culturali. Non è possibile quindi riferirsi
ad una sola architettura messicana o considerare un solo stile messicano basato su unitarie forme, volumi, materiali e colori.

Architecture in Mexico is an important part of everyday life. Almost every Mexican knows the ‘laws of construction’, and considers architecture to be a pleasure, not a necessity. Numerous forms of Mexican architecture exist in the same geographic context, being the result of various and diversified cultural contributions. There is no single Mexican architecture, nor is there just one Mexican style based on common forms, volumes, materials and colours. Although technology and communications are the new trend in architectural design, whereby traditions are abandoned and past experience forgotten, Mexican culture has very deep roots and has been assimilated in modern component elements.
Architects Guillermo Almazán, Gerardo Varela and Enrique Paras are exponents of this condition. They base their philosophy on a few key elements: originality, functionality, transparency, and proportion.

Nella foto a destra: vista dell’ingresso della casa Sieiro, Mexico City.
View of the entrance to the Sieiro house, Mexico City.

Nonostante la tecnologia e le comunicazioni, rivestendo un riferimento predominante nella cultura moderna e soprattutto contemporanea, costituiscano la nuova tendenza per la progettazione architettonica dove le tradizioni
sono abbandonate e l’esperienza del passato è dimenticata, la cultura messicana rimane comunque profondamente radicata ed è assimilata negli elementi compostivi moderni. Guillermo Almazán, Gerardo Varela e Enrique Paras sono un gruppo di architetti che si è fatto interprete di questa condizione. La loro filosofia si basa su alcuni elementi fondamentali: originalità, funzionalità, trasparenza e proporzione, elementi per la cui realizzazione gli architetti
ricorrono a differenti modalità espressive quali l’uso di materiali tradizionali e di elementi naturali, in grado di fornire un’atmosfera di serenità.

All these elements are expressed in different ways by the architects with the use of traditional materials and natural elements capable of providing serenity to a given atmosphere. The creativity of the group draws its inspiration from Mexican hacienda architecture. Guillermo Almazán and Gerardo Varela founded the Grupo Inmobiliario ALCO in 1992. Enrique Paras, who graduated from the same university as the others, has recently joined the group, bringing with him his own personal style. The group has focused on designing private residences; it has also developed low-cost projects,
office buildings, and commercial and industrial buildings.

Architettura messicana

Il Movimento moderno nell’architettura messicana si afferma fin dalla metà degli anni venti, grazie anche al sostegno offerto allo stile moderno dal governo postrivoluzionario che vedeva in esso una conferma emblematica del programma di edilizia sociale. Nel dopoguerra, la città universitaria di Città del Messico compendia le principali caratteristiche dell’architettura messicana attuale nell’ambito dello stile internazionale. Con l’impulso dato da diverse opere di urbanizzazione, a partire dalla grande e continua crescita di Città del Messico, si verifica una ripresa dell’architettura. Questa tende a integrarsi all’ambiente ed alla natura, stabilendo una continuità tra spazi interni ed esterni tramite sequenze visuali ininterrotte e un predominio nelle composizioni della linea retta e di strutture metalliche. Lo sviluppo tecnologico e della comunicazione di questi ultimi decenni sono prevalsi sulle tradizioni culturali dell’architettura; solo recentemente si assiste ad un recupero dei modelli antichi.

La creatività del gruppo trova ispirazione nell’architettura delle hacendas e residenze messicane. Guillermo Almazán e Gerardo Varela, entrambi laureati all’Universidad ibero-americana, hanno fondato nel 1992 il Grupo Inmobiliario ALCO. Enrique Paras, anch’esso laureatosi nella stessa università, si è recentemente unito al gruppo, apportando il suo particolare stile. L’attività del gruppo ha focalizzato l’attenzione principalmente sulla progettazione di residenze individuali; si è inoltre spinta a sviluppare progetti a costi contenuti, edifici per uffici, per il commercio e l’industria. Ogni progetto sviluppa appieno aspetti finalizzati a fondere un’architettura d’avanguardia con le origini e le forme dell’architettura tradizionale messicana. Capire e soddisfare le richieste della committenza costituisce l
’elemento fondamentale della composizione architettonica.

L’architettura messicana contemporanea è contraddistinta da geometrie semplici che devono
essere elaborate nella fase progettuale; materiali e colori utilizzati nella composizione degli spazi,
contribuiscono a conferire il carattere regionale.

Nelle foto: viste della casa Jiménez, Cuernavaca, Morelos. Il patio, elemento caratteristico dell’architettura messicana,
espande gli spazi interni verso l’esterno. Il richiamo alla tradizione è presente anche nella scelta dei materiali
impiegati quali il cotto delle coperture, l’intonaco delle facciate, il legno dei serramenti, la pietra dei rivestimenti.

View of the Jiménez, Cuernavaca, Morelos house. The patio, a characteristic feature of Mexican architecture, draws
out the interior towards the exterior. The echo of tradition can also be felt in the materials used such as the terracotta roof tiles, the plaster on the facades, the wooden doors and windows, and the stone coverings.

Il patìo

Derivato dal peristilio delle case greche e romane, introdotto in Spagna dagli Arabi, si è poi diffuso in America Latina con la colonizzazione. Sistemato spesso a giardino, con fontane o vasche al centro, è circondato da portici e loggiati su cui si aprono gli ambienti della casa. Rivisitato con forme più semplici, il tema è anche utilizzato nell’architettura contemporanea.
Il contesto culturale insieme alle condizioni climatiche della zona hanno contribuito alla
diffusione di questo elemento architettonico. Caratterizzante gli ambienti interni e gli spazi esterni tra cui si colloca, è realizzato con una copertura in legno e tegole di cotto, aggettante dall’edificio, sostenuta da colonne e con pavimentazione in materiale lapideo. I materiali tradizionali sono naturali, facilmente reperibili in zona. Il patio delimita uno spazio fresco in ombra dove si svolgono piacevoli momenti di ritrovo e di relax. Divani e tavoli con sedie in legno o in ferro arredano l’ambiente utilizzato anche per pranzi all’aperto. Richiamando l’antica
origine, l’elemento “acqua” è presente nella zona prospiciente il patio, con la piscina. L’architettura è strettamente relazionata al paesaggio naturale. Il verde, l’acqua e le zone in ombra create dal patio, costituiscono un riferimento quasi costante delle residenze messicane.

Composizione indissolubilmente legata ad interpretazioni e linguaggi dove semplicità ed eleganza confluiscono in uno stile particolare, improntato su una forte riconoscibilità artistica del gruppo. L’uso dei materiali diffusamente impiegati nelle tecniche costruttive tradizionali del Messico, come la pietra, il legno, il calcestruzzo nelle finiture, il cotto delle
tegole, è predominante nell’attività progettuale dei tre architetti.Le architetture del gruppo di architetti sono caratterizzate da elementi e da linguaggi ben riconoscibili e ricorrenti. La sobrietà dei volumi e delle forme richiamano gli elementi semplici dell’architettura messicana. I patii e le aperture delle facciate nel rispetto delle proporzioni e dei giochi
tra pieni e vuoti, consentono un contatto visuale e fisico con la natura e trasmettono un equilibrio armonico tra interno ed esterno. La scelta dei materiali naturali quali legno, pietra, cotto, muratura riconfermano la volontà di mantenere un forte legame alla tradizione. Le bianche cromie delle facciate esterne e degli ambienti interni fanno rivivere e atmosfere delle hacendas e residenze messicane.

Nella foto: , interni del salone e della sala da pranzo della casa Almazán,
Mexico City. Risalta l’utilizzo del legno negli arredi, nella copertura a falde e nei serramenti, e della pietra nella pavimentazione.

The living room and dining room in the Almazán house, Mexico City. Of note is the wood used for the furniture, the pitch roof, and the doors and windows, in addition to the stone floor.

Every project seeks to make full use of avantgarde architecture combined with the origins and forms of traditional Mexican architecture. Understanding and meeting customer needs is a fundamental part of architectural design, and is linked to an expression of simplicity and elegance, which is the group’s artistic hallmark. The architects use traditional Mexican construction materials such as stone, wood, concrete, and terracotta for the tiles.

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