Una casa mediterranea

La cultura del costruire “architettura mediterranea” può essere definita come l’insieme di saperi e di tecniche che garantiscono la simbiosi tra architettura e natura. Essa si manifesta attraverso i caratteri ambientali, che rappresentano le relazioni precise tra le caratteristiche del sito e l’orientamento degli spazi pubblici e degli edifici, tra le particolarità della struttura, dell’involucro, della distribuzione degli spazi (isolamento, aperture, sporti, sistemi di chiusura mobili, ecc.) e i flussi ambientali (calore, radiazione, vento).
Il progetto della “Domus Benedictae” di Giuseppe Fallacara affronta il tema dell’efficienza energetica come consapevole risposta alle necessità di comfort ambientale in relazione al clima mediterraneo, con l’obiettivo di minimizzare l’uso delle componenti impiantistiche.
Il progetto non può non considerare il contesto ambientale e culturale in cui nascerà l’edificio, soprattutto perché nell’Italia meridionale le problematiche del comfort estivo hanno un ruolo ugualmente determinante rispetto a quelle invernali.Situata sull’antico tratto Barletta – Grumo, nella località di Corato (Bari), a metà dell’asse che virtualmente congiunge Castel del Monte con la Cattedrale di Trani, Domus Benedictae, è una casa unifamiliare, e fa parte del panorama murgiano di cui ne interpreta il fascino e le forme costruttive tipicamente mediterranee.
Il progetto della Domus Benedictae afferma il suo essere nella modernità pur fondandosi sui valori della tradizione.
È una casa che ri – legge e re – interpreta i principali temi costruttivi della tradizione pugliese in chiave nuova: volumi semplici e compatti, colore bianco calce, scale esterne a profferlo, spazio voltato, materiali lapidei locali, infissi e persiane di legno, pergolati sospesi per piante rampicanti…

APPROFONDIMENTO

USA IL LINK PRO: AGGIUNGI LA STRINGA CHIAVE E SCOPRI GLI APPROFONDIMENTI:
ES. http://pro.dibaio.com/Turismo sostenibile
http://pro.dibaio.com/atelier-fallacara

PUNTA IL TUO SMARTPHONE, INQUADRA IL QR, SCATTA E SCOPRI NUOVI CONTENUTI.

Uno degli aspetti più importanti della casa si riferisce alla sua tecnica costruttiva: un’intelaiatura in calcestruzzo armato consente di sostenere in alto e riprendere le spinte di una grande volta portante in tufo, cuore centrale della casa. In questo spazio centrale quadrato, la grande volta di tufo (8,5×8,5m) corona il salone a doppia altezza che ordina, divide e collega simmetricamente la zona notte con la zona giorno. L’edificazione della volta, realizzata secondo gli originari precetti dell’arte, è un omaggio all’importante tradizione costruttiva salentina. La volta si identifica con il nome di “lamia a squadro” (con lucernario centrale), e rientra nella più ampia classificazione delle “volte a stella” esprimendo in sè tutte le volte canoniche: la crociera, il padiglione, e la vela.
La distribuzione degli spazi interni tiene conto del loro utilizzo durante la giornata: la sala centrale voltata è collocata sul fronte sud in modo da sfruttare nel periodo invernale gli apporti gratuiti della radiazione solare; sul lato nord sono posizionati la cucina e lo spazio dell’ingresso, mentre nella camera da letto, con un lato rivolto verso il nord, è stata pensata una nicchia che funge da spazio cuscinetto con l’ambiente della camera.L’esposizione a sud della grande vetrata consente una maggiore captazione dell’energia solare in inverno, in quanto i raggi solari, essendo più bassi, penetrano direttamente nell’abitazione, mentre nel periodo estivo, essendo il sole più alto, i raggi solari si rifrangono sul portico creando un cono d’ombra. Ad integrazione dei sistemi passivi di riscaldamento e raffrescamento dell’edificio sono stati previsti sistemi attivi a pavimento radiante (soggiorno) e soffitto radiante (camere da letto), che entrano in funzione quando le condizioni di comfort interno lo richiedono. La produzione di acqua calda sanitaria è garantita da pannelli solari termici, orientati a sud perfettamente integrati nella copertura. È stato previsto un sistema di raccolta delle acque piovane in una cisterna ipogea posta in giardino; con l’ausilio di filtri meccanici, l’acqua viene depurata per essere riutilizzata per scopi irrigui.

APPROFONDIMENTO

Usa il link per avere approfondimenti tematici
Punta il tuo smartphone oppure digita il linkpro seguito dalla stringa chiave
Es: http://pro.dibaio.com/pavimento-radiante
http://pro.dibaio.com/Turismo sostenibile
<Video, schede web, approfondimenti, dettagli prodotto e altro ancora>

GIUSEPPE FALLACARA, architetto
Laureato in Architettura è dottore di Ricerca in Progettazione architettonica per i paesi del mediterraneo. È ricercatore dal 2005 presso il dipartimento ICAR 14 della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari dove è docente di Progettazione Architettonica e Storia della Stereotomia. È ricercatore associato al dipartimento GSA (Geometria, Struttura, Architettura) Ecole d’Architecture Paris – Malaquais. È correlatore di numerose tesi di laurea seguite dal Prof. Claudio D’Amato, sull’aggiornamento dell’architettura in pietra da taglio che rappresenta il principale filone di ricerca teorico/pratico su cui si basa tutto il personale approfondimento progettuale. È Visiting Researcher nelle Università di Roma, Ferrara, Parigi, Lione, Madrid, Lisbona, Budapest Washington, Melbourne, Blidà.

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)