Tradizione alpina rivisitata

Progetto: Pierpaolo Court, architetto Località: Bousson (TO)
Materiali: Il camino ha una trave antica di recupero. La stufa in pietra ollare mod. TLU 2450/1 è prodotta da Tulikivi
e ditribuita da Eurotrias.
Testo: R. Summer
Art Director: M. L. Carrara
Foto: A. Lecce

IL CARATTERE DI OGNI AMBIENTE È DEFINITO DALLA PROPRIA FONTE DI CALORE

Risale al 1718 questa casa di montagna con stalla e fienile, attentamente recuperata nelle sue strutture fondamentali, come le volte in pietra, ora intonacate in delicato color salmone, o le travi di conifera o i muri solidi e di forte spessore
o le aperture originali, il tutto amorosamente restaurato. Nell’ambiente di soggiorno protagonista è il camino, vero fulcro della casa, composto da antiche travi di rovere come spalle e mensola e da lastre di pietra, recuperate da una casa
quattrocentesca in demolizione, come piano del focolare e come fondi laterali. Importanti anche le stufe: una cucina a legna nell’angolo cottura e una stufa in pietra ollare nella zona del pranzo.

Sotto la scala, vicino alla zona pranzo, è stato ricavato un angolo relax con una stufa in pietra ollare che domina e riscalda l’ambiente. Ecco le sue peculiarità. Ha una storia antica la pietra ollare, risale infatti a circa 2,8 miliardi di anni fa, in seguito a grosse pressioni e alle alte temperature presenti al di sotto della crosta terrestre. La steatite, nome geologico della pietra ollare, è composta da magnesite e talco, e questo la rende sia facilmente lavorabile sia inattaccabile dalle intemperie, per cui è un materiale da costruzione di primaria importanza (particolari architettonici,
pavimenti, rivestimenti), sia infine molto resistente al fuoco e nello stesso tempo capace di immagazzinarne il calore meglio di ogni altro materiale, grazie anche al suo elevato peso specifico: per questo da tempi immemorabili
è usata per costruire stufe e per questo una stufa di pietra ollare, dopo la fase iniziale di entrata in temperatura,
irradia calore fino a 24 ore di seguito.
La steatite viene estratta delle cave in blocchi da 3 metri cubi, poi ridotta in massi da 10 tonnellate, infine tagliata in
lastre che vengono poi sagomate per costituire le parti delle stufe: tutto il processo è automatizzato e non comporta
l’uso di prodotti chimici. Le stufe di pietra ollare Tulikivi, distribuite da Eurotrias, hanno un nuovo sistema di combustione con aria primaria e secondaria, che consente di sfruttare in pieno l’energia termica della legna, e un sistema di canali laterali che convoglia i fumi verso il basso (in contro corrente), così che cedano tutto il loro calore alla massa della stufa, con un rendimento che varia tra il 90 e il 95%. La steatite poi accumula questo calore e lo cede gradualmente per irraggiamento (detto radiante o ad infrarossi), che è stato dimostrato essere molto più sano e piacevole per l’organismo umano: non c’è movimento dell’aria e quindi niente polvere, l’aria non si secca e si respira meglio. Il calore radiante è in tutto simile al naturale principio delle radiazioni solari, di importanza fondamentale per la funzionalità del nostro corpo, e sopperisce, durante l’inverno, alla mancanza di radiazione solare, contribuendo a migliorare la circolazione sanguigna, a normalizzare la pressione ed a facilitare l’eliminazione delle scorie.

Il fuoco e la pietra per un calore radiante che riscalda e contribuisce
a diffondere un’atmosfera accogliente in tutta la casa

1. A collegare la zona giorno a piano terra e quella notte superiormente provvede questa semplice ed essenziale scala con struttura muraria candida e con gradini di pietra recuperati da una casa quattrocentesca.
2. Nell’angolo cottura si fa notare un antica cucina in ghisa, del primo Novecento, ancora funzionante a legna per preparare cibi sani ed appetitosi. Sopra un’ampia cappa realizzata in legno.
3. Vista in primo piano della stufa in pietra ollare: è il modello TLU 2450/1 prodotto da Tulikiwi e distribuito da Eurotrias. Tra le caratteristiche: il forno di ampie dimensioni dotato di una camera di combustione separata da quella della stufa per offrire una maggiore flessibilità d’uso. Il suo design si distingue per le due mensole che sottolineano la rientranza delle porte e per gli elementi verticali che ne slanciano la linea.

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