Tra storia e modernità


Lungo i portici nel centro di Lodi

L’alternanza bianco-rosso e bianco-nero segna e caratterizza lo studio di architettura entro un “open space” ricavato in un edificio sulla piazza storica, dominata dalla cattedrale.

The alternation between red and white and white and black distinguishes and characterizes the architecture studio set in an “open space” created inside a building on the historical square dominated by the cathedral.

  • Progetto di: Studio di Architettura Rozza
    Foto di: Francesco Morgana

Il loft dove ha sede lo studio degli Architetti Lucia e Stefania Rozza è situato all’interno del tessuto storico, nel cuore di Lodi, di fronte al Duomo, in una delle più belle piazze d’Italia caratterizzata da portici e dall’ unitarietà stilistica
degli edifici che vi si affacciano. Una zona ricca sotto il profilo storico, ma chiusa per quanto riguarda l’apertura degli spazi. La planimetria generale dell’ edificio si sviluppa intorno ad un grande atrio centrale a doppia altezza
coperto da un’ampia cupola di ferro e plexiglass; ed è proprio all’ultimo piano di questo stabile che si trova lo studio d’architettura.

IN PRIMO PIANO: la hall di raccordo tra lo studio di Architettura Rozza e lo Studio di ingegneria attiguo. Gli ambienti sono separati da pareti su cui si alternano il rosso scuro e il bianco.
A SINISTRA: vista esterna.

THIS IMAGE: the hall linking the studio of the two architects and the adjacent engineering studio. The two areas are separated by a wall on which red and white alternate.
IMAGE ON THE LEFT: outside view.

L’idea progettuale da cui è nato lo stato attuale è quella del loft inteso come grande spazio aperto – open space, mentre prima della ristrutturazione la sua pianta si articolava in tanti piccoli locali separati da corridoi e disimpegni dando origine ad una distribuzione interna molto frammentata e buia. Ecco che l’esigenza di incrementare la luminosità fa sì che l’intero progetto venga caratterizzato dalla realizzazione di un ampio lucernaio in vetro che sovrasta la copertura, studiato in modo da poter avere una resistenza statica congrua ai pesi d’esercizio, come ad esempio le forti nevicate. La sua costruzione si avvale tecnicamente di un sistema di puntoni e tiranti progettati al fine di distribuirne i carichi verso le travi in legno che coronano la struttura; e dall’impiego di vetri antisfondamento , antigrandine ed autopulenti.

The loft that houses Lucia and Stefania Rozza’s architecture studio is situated within Lodi’s historical framework, right in the heart of the town, facing the cathedral, on one of the most beautiful squares in Italy characterized by porticos and the unitarity of the buildings that look onto it.
This area is rich from a historical point of view yet closed with regard to the openness of the spaces. The general plan of the space revolves around a large double- height central atrium covered by a vast dome in iron and Plexiglas and it is precisely on the top floor of the building that the interior design studio is situated.
The project lead to the creation of an open-space loft whereas before the restructuring took place the space consisted of many little rooms broken up by corridors and other rooms that open from one into the other thus creating a fragmented distribution of the space within.

Lo studio d’architettura si sviluppa su due piani suddividendo i suoi spazi in modo razionale, evidenziando la scansione delle pareti attraverso un bi-cromatismo giocato su un’ alternanza del colore bianco accostato sia col rosso che con
il nero e dalla scelta di una pavimentazione molto chiara. Il desiderio di luminosità è l’esigenza oggettiva dell’intero progetto che si anima in una sapiente evoluzione di scelte cromatiche e di trasparenze architettoniche. E’ seguendo
questa ideologia che per la zona reception si utilizza l’abbinamento bianco-rosso accentuando l’effetto del chiarore naturale, mentre per i collegamenti verticali viene progettata una scala ad alto impatto visivo realizzata in acciaio e vetro.
L’apice progettuale, però viene raggiunto riservando alla zona adibita sia a sala riunioni che all’attività operativa dello studio l’ampia area sottostante al lucernario dove il binomio bianco/ nero si abbina piacevolmente con la struttura
in acciaio e vetro mentre una parete completamente vetrata di 11 mq incornicia una pittoresca vista dello skyline dei tetti di Lodi. La luce regna incontrastata raggiungendo l’obbiettivo che si erano prefissati gli architetti Lucia e Stefania Rozza.

La scala che conduce all’open space al livello superiore: in vetro così da esaltare la trasparenza e l’ampiezza dello spazio. A sinistra, i disegni della stessa scala.

This image: the stairwell that leads to the upper level is made from glass to highlight the transparency and spaciousness of the area.
On the left: the design of the stairwell.

Il grande lucernario illumina l’open space del livello superiore dello Studio di Architettura, che si sviluppa su due piani. Struttura in acciaio e vetri spessi garantiscono isolamento e resistenza alla pressione della neve in inverno, consentendo allo stesso tempo all’ambientesottostante di essere inondato dalla luce diurna
A sinistra: immagine del corridoio di ingresso all&#
8217;edificio che è stato totalmente ristrutturato dallo Studio Rozza, e che ospita diverse altre attività, tra cui anche negozi.

The vast skylight illuminates the upper level of the architecture studio that is spread over two floors.

STUDIO DI ARCHITETTURA ROZZA
La sede dello Studio Rozza si trova entro un edificio ristrutturato dallo stesso Studio sulla storica piazza della Cattedrale di Lodi.
Lo Studio, i cui titolari sono agli Architetti Stefania e Lucia Rozza, si è costituito in forma associata (l’Arch. Ferruccio Rozza aveva iniziato la sua attività professionale nel 1955) e opera nel settore dell’edilizia (residenziale, civile, industriale), nei lavori pubblici (civile, religiosa e ospedaliera), nell’arredo urbano, negli arredi di interni, nell’urbanistica, e dispone di attrezzature informatiche con cinque stazioni grafiche. Tra i lavori realizzati: Consorzio Provinciale di Milano, nuovi complessi e uffici in via Ripamonti; insediamento residenziale in piazza Vittorio Emanuele II e nel centro storico di S. Angelo Lodigiano; nuovo caseificio a Casalpusterlengo; III e ultimo blocco dell’Ospedale Maggiore di Lodi (in collab.); studio di fattibilità per un parco urbano a Spino d’Adda; diverse ristrutturazioni e restauri di edifici storici.

From here stems the necessity to increase the brightness and light coming into the space that characterizes the entire project by creating a vast glass skylight that rises above the location and is designed to be able to resist all kinds of weight such as the heavy snowfalls during the winter.
From a technical point of view the construction makes use of struts and tie-beams designed to distribute the weight along the wooden beams that encircle the structure where the glass is unbreakable, antihail and self-cleaning.
The architecture studio is spread across two floors subdividing the spaces in a rational manner and highlighting the scansion of the walls by alternating the colour white placed alongside both red and black and through the choice of a very pale-coloured/bright flooring.
The quest for brightness is the driving force behind the entire project that comes to life in a studied choice of colours and architectural transparencies.
It is by following this ideology that for the reception area the red-white colour combination is used highlighting the effect of natural light while as a link to the upper level a stairwell with a strong visual impact was designed made from iron and glass.
The design apex is reached however by allocating the area destined both for meeting rooms and studio work space.

 

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