Tra le quinte di ardesia, brilla la fiamma

Un grande attico nei giardini di Roma.

Grandi spazi interni in collegamento visivo e spaziale con quelli esterni sono organizzati dalle quinte di ardesia multicolor.

Progetto di Massimiliano Vinci, architetto
Servizio di Luisa carrara
Testo di Roberto Summer
Foto di Athos Lecce

In questo bello e spazioso attico affacciato sui giardini del laghetto dell’EUR, a Roma, la forza espressiva del progetto architettonico sta nella relazione tra le strutture che compongono lo spazio: il visitatore viene accolto dalla visione prospettica del grande salone dove tre elementi scultorei, le quinte, rivestite di ardesia multicolor, creano molteplici funzioni senza interrompere il collegamento visivo tra l’interno e la vasta terrazza esterna.
La prima quinta, quella che separa l’ingresso dall’angolo conversazione, cuore della casa, sorge quasi magicamente dal pavimento in tavole di ciliegio e ospita il camino; questo è un cilindro metallico laccato in una mordida tonalità d’avorio antico, sospeso al soffitto, che emerge plasticamente dalla quinta di ardesia; sotto di esso, il fuoco si origina da un braciere di acciaio sospeso alla parete e sembra quasi ardere dal basamento in massello di acero canadese, quasi fosse la fiamma olimpica che, accesa dal tedoforo, si lancia dal tripode verso il cielo: una visione alquanto scenografica e originale.

Le linee curve si raccordano a quelle rette, le diagonali alle ortogonali
in un’armonica scansione di spazi e di volumi

Accanto al camino, l’angolo conversazione è costituito dai bellissimi divani progettati dal grande maestro dell’architettura Le Corbusier e prodotti da Cassina. La zona pranzo vive attorno a un tavolo laccato in rosso cinese a cui fanno corona le sedie disegnate da Charles Rennie Mackintosh, un classico ottocentesco sempre attuale; l’illuminazione è affidata alle sospensioni. Accanto, il volume irregolare del bagno di servizio.

La vasta terrazza è arredata da numerose fioriere sospese in acciaio, la più grande delle quali crea un giardino pensile di cactus e di roccia che si accosta, scenograficamente completandola, alla zona del pranzo e dei divani, di sobria eleganza. Il segno architettonico principale, tracciato dal progettista,è la mancanza di gerarchie tra i volumi, in un mirabile equilibrio tra elementi difformi, evidenziati dall’uso di materiali naturali

Pavimento di ciliegio e muri di ardesia sono in perfetta armonia.
Lo sguardo spazia dal pranzo verso il camino. Ancora uno scorcio della zona pranzo in terrazzo, tra il verde. Tra interno ed esterno dell’abitazione non ci sono separazioni visive ma solo grandi vetrate, così da permettere la visione del fuoco del camino da ogni angolo, anche da fuori.

Tra cucina e salone, accanto all’elemento volumetrico rivestito di ardesia nera che funge da diaframma visivo, un semplice tavolo rotondo in acciaio inox, circondato da sedie color aragosta, è dedicato alla prima colazione: materiali e colori sono gli stessi che contraddistinguono la cucina, e si fa notare lo stacco dei pavimenti, rovere sbiancato per
questa zona e ciliegio per il salone, mentre una parete di vetro da terra a soffitto costituisce il passaggio verso la scala che conduce al piano superiore, destinato alla zona notte e relax di tutta la famiglia.

Il diamante nero. Così i proprietari hanno chiamato il volume irregolare, dalle pareti inclinate totalmente rivestite di ardesia nera, che fa da filtro visivo e spaziale tra pranzo e cucina e che cela al suo interno il bagno di servizio: unamaniera insolita e molto originale per collocare una funzione molto utile ma molto difficile.

Quando il camino
è su misura, come in questo caso, il camino può essere realizzato su misura, per meglio conformarsi all’idea di architettura del progettista o alla sensibilità estetica del proprietrario: ovviamente, prevalgono i criteri estetici su quelli funzionali (il camino sarà sempre al centro dell’attenzione e calamiterà tutti gli sguardi con lo spettacolo delle fiamme, ma non potrà contribuire più di tanto al bilancio termico dell’ambiente e sarà utile soprattutto nelle mezze stagioni).

Naturalmente vanno rispettati i fondamentali: presa d’aria collegata con l’esterno, canna fumaria rettilinea di lunghezza e di sezione proporzionate al focolare, comignolo sfociante al colmo. Per gli accessori si va sul sicuro, con il porta attrezzi in legno e acciaio, elegante e discreto. Texpack

 

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