Un grande attico nei giardini di Roma. Grandi spazi interni in collegamento visivo e spaziale con quelli esterni sono organizzati dalle quinte di ardesia multicolor. Progetto di Massimiliano Vinci, architetto In questo bello e spazioso attico affacciato sui giardini del laghetto dell’EUR, a Roma, la forza espressiva del progetto architettonico sta nella relazione tra le strutture che compongono lo spazio: il visitatore viene accolto dalla visione prospettica del grande salone dove tre elementi scultorei, le quinte, rivestite di ardesia multicolor, creano molteplici funzioni senza interrompere il collegamento visivo tra l’interno e la vasta terrazza esterna. Le linee curve si raccordano a quelle rette, le diagonali alle ortogonali Accanto al camino, l’angolo conversazione è costituito dai bellissimi divani progettati dal grande maestro dell’architettura Le Corbusier e prodotti da Cassina. La zona pranzo vive attorno a un tavolo laccato in rosso cinese a cui fanno corona le sedie disegnate da Charles Rennie Mackintosh, un classico ottocentesco sempre attuale; l’illuminazione è affidata alle sospensioni. Accanto, il volume irregolare del bagno di servizio. La vasta terrazza è arredata da numerose fioriere sospese in acciaio, la più grande delle quali crea un giardino pensile di cactus e di roccia che si accosta, scenograficamente completandola, alla zona del pranzo e dei divani, di sobria eleganza. Il segno architettonico principale, tracciato dal progettista,è la mancanza di gerarchie tra i volumi, in un mirabile equilibrio tra elementi difformi, evidenziati dall’uso di materiali naturali
Pavimento di ciliegio e muri di ardesia sono in perfetta armonia.
Lo sguardo spazia dal pranzo verso il camino. Ancora uno scorcio della zona pranzo in terrazzo, tra il verde. Tra interno ed esterno dell’abitazione non ci sono separazioni visive ma solo grandi vetrate, così da permettere la visione del fuoco del camino da ogni angolo, anche da fuori.
Tra cucina e salone, accanto all’elemento volumetrico rivestito di ardesia nera che funge da diaframma visivo, un semplice tavolo rotondo in acciaio inox, circondato da sedie color aragosta, è dedicato alla prima colazione: materiali e colori sono gli stessi che contraddistinguono la cucina, e si fa notare lo stacco dei pavimenti, rovere sbiancato per Il diamante nero. Così i proprietari hanno chiamato il volume irregolare, dalle pareti inclinate totalmente rivestite di ardesia nera, che fa da filtro visivo e spaziale tra pranzo e cucina e che cela al suo interno il bagno di servizio: unamaniera insolita e molto originale per collocare una funzione molto utile ma molto difficile. Quando il camino
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