IL MONTE OLIMPO DEI LIGURI

A 7 km di linea d’aria dal mar Ligure, poco sopra Varazze il monte del Gran Dio Bego, il dio ligure delle montagne e dei metalli guarda lontano. Il Monte Beigua è un rilievo montuoso dell’Appennino ligure alto 1287 m s.l.m., che sorge sullo spartiacque ligure-padano. I Liguri popolo pre-romano e coevo etrusco, duemila-millecinquecento avanti Cristo dominavano gran parte di quella che è oggi l’Italia. Ai Liguri, sicuramente il più antico e indipendente popolo del Mediterraneo, molte antiche leggende si riferiscono alle più importanti etnie d’Occidente.
La più remota tradizione etnico-religiosa dei Liguri è il culto del Dio Bego.
Il Dio Bego era la personificazione dei poteri occulti della natura e nume tutelare della vita dell’intera collettività.
Il loro Gran Dio Bego nell’antica lingua bretone (da cui il termine deriva) beg significa punta, cima; da cui il nome attribuito all’attuale Monte Beigua, antichissimo santuario preistorico. Per tutti i popoli arcaici la montagna rappresentava un simbolo di potenza come pure di elevazione. Il Dio Bego li guidava nelle loro scelte e decisioni: il monte BEIGUA era il suo Olimpo. Ancora oggi si trovano nei pendii che portano alla cima del monte grandi pietre che portano incisioni magiche, insolite, uniche.
Petroglifi, graffiti rupestri uomini che alzano le braccia in alto a cercare la luce.
Questa montagna è a dieci chilometri dal mare tra Sassella e Urbe e nasconde il più grande giacimento di titanio che esista in Europa: più di quattrocento milioni di tonnellate di rutilo uno dei metalli più utili e preziosi all’industria, oggi! 400 milioni di tonnellate di Rutilo, la forma mineralogica con la quale si presenta il Titanio.
In Liguria, intorno alla Montagna Incantata, questo giacimento preziosissimo dorme da millenni in un ammasso di rocce che sono disseminate per una superficie di 500 metri per 1.800.
Un incontro recentissimo nella sala Blu di palazzo Pathè ha coinvolto studiosi, architetti e scienziati, per riconoscere quanto il titanio, il biossido di titanio offre in nuove applicazioni all’arte del costruire. (servizio a pag. 58/59)
Gli uomini graffiti sulle pietre devozionali al Dio Bego dei Liguri alzano le braccia, forse ci suggeriscono a cercare nella luce la nuova vita di queste montagne.
Un eco lontano che ci giunge dalla storia antica del nostro popolo ci invita e indica il Rutilo, il suo pregio il suo valore il biossido di titanio che appunto con la luce diventa fotocatalitico: anche le piastrelle della piscina diventano antibatteriche.
Il monte del Dio Bego ci invita a percorrere la nuova scienza a servizio della casa dell’uomo.

APPROFONDIMENTO
http://pro.dibaio.com/giacimento-nascosto

http://pro.dibaio.com/dio-bego

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