TECNICA NAVALE PER IL TETTO

Nella descrizione del progetto, Coop Himmelb(l)au evidenzia anzitutto che la realizzazione ha richiesto meno di un anno. L’edificio è piccolo (la chiesa contiene 50 persone), ma senza dubbio la forma così particolare ha comportato un’importante opera progettuale e realizzativa.
Elemento germinale è stata la concavità della copertura di un ossario medievale che si conserva nel villaggio. All’idea della forma concava si è aggiunta la ricerca di lucernari che evidenziassero luoghi significativi nell’aula: da qui ha preso forma la copertura che appare come un triplice vorticare raggelato sulla superficie di un’onda.

La forma dell’altare riprende volute simili a quelle delle superfici del tetto: si manifesta come congiunzione tra cielo e terra. Confronto tra il profilo dell’ossario (non lontano nella cittadina di Hainburg) e la copertura della chiesa, posta su 4 piloni di supporto.
La sezione trasversale della chiesa e dell’edificio comunitario (2 ingresso, 1 chiesa). Il terreno è di 420 mq, la parte costruita copre 289 mq; nella chiesa trovano posto 50 persone; il volume della chiesa è alto 10 m, il campanile è di 20  m.
Il progetto è del 2008, l’inizio cantiere dell’agosto 2010 e l’inaugurazione dell’aprile 2011.
Ingresso e facciata principale (si intravede all’interno la parete in pannelli di legno forata a formare una croce di luce).

APPROFONDIMENTI
Guarda il video su youtube: pro.dibaio.com/hainburg-chiesaUn elemento decisamente nuovo nel contesto delle case di Hainburg, villaggio adagiato sulla riva del Danubio. Ma in fondo proprio lo scorrere placido del fiume e i profili delle cuspidi del vicino campanile, oltre che dell’ossario, indicano come l’edificio religioso si distingua in particolare per l’elaborazione dei suoi elementi più elevati. Entro il contesto, il segno della contemporaneità è dato da questa nuova interpretazione del tetto, che è prefabbricato e poggia su una struttura prefabbricata.
Il movimento della copertura, che scende morbidamente sul lato, rimanda un poco a quello di un copricapo basco, ed è evidente anche la citazione della Cappella di Ronchamp. Tuttavia qui l’interpretazione è genuina e non ha nulla a che vedere con l’imitazione… C’è piuttosto il gusto di far assurgere a espressività plastica un apparato tecnologico prefabbricato.
Progetto: Coop Himmelb(l)au
Design Principal: Wolf D. Prix
Project Architect: Martin Mostböck
Design Architect: Sophie-Charlotte Grell
Project Team: S. Baites, D. Bolojan, V. Coaloa, J. Hugo, V. Kilian, M. Neumann, M. Jelinek Strutture: Bollinger Grohmann Schneider ZT GmbH 
Foto: Duccio Malagamba (courtesy Coop Himmelb(l)au)Già in altre occasioni Coop Himmelb(l)au ha fatto ricorso a tecnologie marinare. Qui il tetto è stato preparato in un cantiere navale del Baltico, in quattro lastre di acciaio saldate in loco. Il tetto è stato posato su quattro piedritti d’acciaio, all’interno rivestito in legno e intonacato. Le tamponature in cemento, vetro e legno completano l’ambiente disegnando una croce di luce in facciata.
Anche il campanile, alto 20 metri, è stato realizzato in acciaio con tecniche marinare, e il suo profilo ricorda un poco quello di un albero maestro di una barca a vela. Un’analogia consona all’architettura della chiesa.

APPROFONDIMENTI
Guarda il video su Youtube
pro.dibaio.com/concerto

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