SULLE NOTE di Bach


IL CUORE DELLA CASA DELL’ARCHITETTO SIMONIS È UN SALOTTO CLASSICO, ELEGANTE, VISSUTO, DOTATO DI FORTE PERSONALITÀ. OGNI SINGOLO OGGETTO È SCELTO CON CURA, HA UN SENSO, CI RACCONTA UNA STORIA.

C’ è sapore di cultura in questa casa milanese. Si legge nella scelta dei mobili, dei colori, degli oggetti. Traspira dall’atmosfera che si respira nei soggiorni, che sono due, molto diversi l’uno dall’altro, ma che fanno chiaramente parte di un disegno unico. Quello in queste pagine è senza dubbio il cuore della casa. È uno studio-biblioteca, la stanza preferita dall’architetto. Il locale è semplice e squadrato, tipico della casa anni ’20-’30: la palazzina è di quegli anni. Nel salotto non c’è il televisore, ma ci sono molti libri, e un impianto hi-fi ultramoderno. Qui sopra un’immagine della sala da pranzo vista dal salotto. Le statue che si intravedono rappresentano soldati prussiani della fine del ‘700 e simboleggiano protezione.

A sinistra, un primo piano della libreria. Di fianco al divano, una poltrona Frau in pelle marrone Appartamento a Milano. Realizzazione arch. Giovanni Simonis. Servizio di Jolanda Barera. Foto Athos Lecce.

Sopra e a destra, due fotografie del soggiorno al piano seminterrato. Gli oggetti sono legati da un’idea di coerenza. La collezione di casette è richiamata dalle stampe al muro che rappresentano interni o esterni di abitazioni rustiche.

Di sera si legge, si discute seduti sul sofà, con un calice di buon vino sul tavolino e con le note di Bach, Chopin, Brahms… in sottofondo. Giovanni Simonis è un appassionato di musica classica. Dietro all’angolo del relax, c’è l’angolo della scrittura, una scrivania di noce antico, e quello della cultura, la libreria. La libreria e assolutamente imponente. Larga quasi quattro metri, ricopre in orizzontale e in verticale una parete intera. Ma la struttura sembra quasi sparire per dare risalto ai libri, che sono centinaia, di vari argomenti: arte, storia, letteratura e arredano in un modo incredibile. Più di quanto non potrebbe fare una statua. I tromp l’oeil color grigioazzurro sulle pareti danno una sensazione di spazio e arricchiscono l’ambiente. Il soggiorno al piano di sotto (quello di queste pagine) è più semplice e intimo. Era una cantina buia e triste, ora è un locale dedicato alle festiciole e alle grandi cene dove, nei giorni normali, domina incontrastato il silenzio. È molto gradevole soprattutto d’estate, perché rimane fresco. L’arredamento è scelto rispettando le leggi della coerenza. Contiene interessantissimi pezzi di antiquariato minore dalla piattiera in noce dell”800, alle collezioni dell’architetto. Ci sono modellini di case, alcuni molto vecchi, dell’inizio ‘900. Sul pavimento un tappeto caucasico degli anni ’50 da colore e calore all’ambiente. Sul tavolino, oggetti antichi prevalentemente del 700 e dell’800. Gli appassionati di montagna potrebbero passare delle ore a esaminarli, sono i vecchi strumenti della tradizione pastorale. Dagli stampi per burro e per pane al mortaio, al porta cotiche…

 

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