Un angolo luminoso a Milano
Come vive presenze, gli elementi di arredo si pongono a vivacizzare l’ambiente: il soggiorno è luogo di spensieratezza e di fantasia.
Arch. Alberto Salvati Foto di: Athos Lecce Testi di: Leonardo Servadio Art director: Vanna Pareschi
Un mondo di trasparenze, di traslucide sembianze che il colore rievoca come un segno fuggevole, come uno squillo cromatico che pacatamente risuona nell’ambiente. Il soggiorno di questa casa milanese è pensato per trasportare altrove chi vi abita: un viaggio con la fantasia. Il marmo chiaro del pavimento è luogo di riflessi, algida superficie dal colore del ghiaccio su cui scivolano le immagini di sedie arlecchino, di porte dense di rossi e di verdi, di specchiature gialle e verdi alle pareti. E i tavoli sono lastre di cristallo che sembrano presenze in transito, quasi non volessero ostacolare in nulla il luogo. Lo spazio, piuttosto ampio, si inoltra attraverso elementi che segnano una specie di foresta di simboli: serpenti policromi si inerpicano verticali, alberi stilizzati si parano qui e lì alla vista. L’ambiente si fa interessante, nella misura in cui, senza nascondere nulla, pure riesce a determinare ambiti differenti, ad accennare a percorsi possibili.
Il senso dei materiali e colori come pura arte visiva
La grande poltrona in tela policroma diventa quasi un’amaca: è all’insegna della spensieratezza questa interpretazione dello spazio domestico che coinvolge in cavalcate trionfali di mondi sognati
La varietà cromatica suggerirebbe alla fantasia di un bambino infiniti giochi: l’esploratore della jungla, il predone della foresta, il mercato nel caravanserraglio… Ma si può supporre che qualsiasi cosa possa sollecitare all’immaginario infantile, le suggestioni implicite in questo soggiorno riconducono a visioni di solatio tepore, a estivi piaceri di meridiano splendore. Il disegno aiuta a liberare la fantasia, e il soggiorno è il luogo più adatto per questo esercizio di luce.
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