Spazi open da un sottotetto


Ristrutturazione di un sottotetto – progetto di Humusstudio

Dalla ristrutturazione di un sottotetto è nata una casa che si apre verso l’esterno.
Le facciate a vetrate continue sono infatti la chiave di lettura di questo intervento che porta la firma di Humusstudio.

Architettura tra innovazione e tecnologia. E’ l’idea di progetto degli architetti Andrea Ludovico Borri e Luke Ledermann, in collaborazione con Giancarlo Conti, per il recupero di un sottotetto in uno stabile in stile berlinese del 1937, in zona Fiera a Milano.

Humus è un giovane studio con
sede a Milano che si occupa
principalmente di architettura e
design. L’attività di ricerca si
realizza in collaborazione con
tre studi che hanno sede a
Barcellona, Como e Londra. Al
Salone Internazionale del Mobile
di Milano presenta una porta
per interni in bencore e resina.
Andrea Borri

Dietro un intervento così particolare deve esserci un concept di progetto molto forte. A cosa vi siete ispirati?
I principi guida sono molto essenziali, nonostante l’attento studio tecnologico e strutturale. L’idea nasce dal voler dare ad un sottotetto la giusta dignità di casa-abitazione che trova nelle facciate a vetrate continue una sua peculiarità. Il motivo del nastro si ripete nei terrazzi che corrono lungo l’intero perimetro dell’appartamento, lasciando aperto lo sguardo verso la città.

In cosa consiste l’innovazione di cui si parla?
L’innovazione vera e propria sta nella scelta di una struttura portante a ragno, certamente atipica per questo tipo di interventi, che poggia esattamente sui pilastri perimetrali sottostanti dell’edificio, evitando così nuovi pesi strutturali su una soletta che in passato non era stata pensata per ospitare uno spazio abitabile. A questo scopo, le vetrate continue sono arretrate e letteralmente agganciate alla carpenteria sovrastante che, lasciata volutamente a vista, si porta verso l’esterno accentuando il continuum con l’interno. (nella foto 1. la veduta del terrazzo esterno con il particolare della carpenteria che sorregge l’intera struttura).

Questo attento studio strutturale, trova rispondenza anche nello sviluppo degli spazi interni?
L’essenzialità del progetto trova espressione anche nelle scelte stilistiche e compositive degli interni (foto 2. e 4.), dagli arredi di design ai materiali tecno utilizzati per le finiture e i rivestimenti, come le resine colorate spatolate per i pavimenti interni (di diverse tonalità di grigio), ed esterni (di colore rosso mattone), o come la miscela di cemento a quarzo e fibre poliuretaniche per il rivestimento del bagno (foto 3.).

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