Sotto il Monte Rosa con rigore


A Macugnaga, nel verde della Valle Anzasca

In questa abitazione di Macugnaga sapientemente ristrutturata nel rispetto delle tradizioni locali, possiamo riassaporare tutto il fascino della cultura Walser, da sempre profondamente legata all’ambiente alpino.

In this house in Macugnaga, expertly renovated with a respect for local traditions, we can savour once
again all the appeal of the Walser culture, which has always been profoundly linked to the Alps.

A cura di: Walter Pagliero
Foto di: Athos Lecce

Questa suggestiva abitazione si ispira, come tante altre case di Macugnaga, alla cultura alpina dei Walser: un’etnia di origine germanica, arrivata in Italia più di 800 anni fa, che ha mantenuto nel tempo le sue antiche tradizioni, i costumi
originali e il dialetto. Da sempre per le popolazioni Walser la casa, in quanto sede della famiglia allargata, è il cuore della comunità e assume una posizione centrale nella vita quotidiana. Su tali basi è stato fatto questo recupero, che ha
cercato di adattare l’antica struttura alle moderne esigenze abitative, rispettando sia le preesistenze architettoniche che l’originaria distribuzione degli spazi. L’edificio originale era tipico della tradizione costruttiva dei Walser.

Il candore dei divani spicca come un impegno personale
in un ambiente tutt’altro che tirato a lucido.

La sobrietà e un’eleganza tutta di testa (e non di sensi) sono le note dominanti di questo soggiorno.
Le forme sono quelle tradizionali e i colori non vistosi vanno dal giallo verdino (che ben si lega al legno delle pareti) fino a un marrone brillante assai gradevole.

Sobriety and a conceptual elegance are the dominant features of this living room. Shapes are traditional and colours are subdued, ranging from yellow or pale green (nicely matching the wood of the walls) to the very pleasant bright brown.

As with many other houses in Macugnaga, this attractive home also draws its inspiration from the alpine culture of the Walser, a people of Germanic origin that arrived in Italy more than 800 years ago and has maintained its ancient traditions, original customs and dialect. For the Walser people, the house has always been the heart of the community, a centre for the extended family, and it adopts a central role in daily life. It is with this in mind that the renovation has been carried out.

Queste scale, fatte per essere percorse anche
da bambini molto piccoli, sono le più massicce della zona e danno il senso della solidità familiare e sociale. Il tavolo è neogotico come si usa ancora sulle Alpi. La
sedia invece è dell’800.

These stairs, designed also to be used by very small children, are the sturdiest of the area
and they give a sense of the strong family and social fabric. The neo-Gothic table is still used in the
Alps. The chair dates to the 1800s.

Fatto senza elementi strutturali verticali, ma con tronchi massicci accatastati in orizzontale e congiunti tra loro da incastri. Solo il basamento è in pietra e su di esso poggiano (come nelle primitive palafitte) una serie di pilastri, questi sì verticali, che si raccordano alla costruzione in legno con un “cuscino” di pietre per tener lontani dalla casa sia l’umidità che i roditori.
I Walser sono un’enclave con una forte identità etnica: la religiosità e i costumi sono per loro punti di riferimento immutabili nei secoli. Una prova evidente è il pellegrinaggio annuale da fare a piedi dalle pendici del Monte Rosa fino in
Svizzera, nel Vallese, il loro luogo d’origine. Lì a Glis c’è il santuario della Madonna più venerata dai Walser e una cappella dedicata a San Theodulo, il santo appartenente alla loro etnia.
Solo conoscendo il loro retroterra culturale si può capire lo “stile Walser” in architettura, la sua arcaicità rigorosa, il solido ancoraggio a una realtà, anche climatica, spesso dura. Austerità e sobrietà sono le caratteristiche salienti dei loro
interni, che non concedono nulla alla dimensione del frivolo e della moda. Non è troppo dire che nelle loro case si respira un’aria, se non mistica, almeno religiosa, tipica delle famiglie numerose “allevate nel timor di Dio” come si diceva una
volta. Solidità e la praticità sono l’altra faccia del loro modo di concepire la casa, sempre realizzata in modo perfettamente funzionale.

It has tried to adapt the old structure to modern living needs, while respecting both its architectural features and the original distribution of space. The original structure was typical of the Walser building tradition. It is made without structural vertical elements, but with solid wood trunks piled horizontally and attached to each other by means of joins.
Only the podium is in stone, and standing on this (as with early palafittes) is a series of vertical pillars that link up to the wooden construction by means of a ‘cushion’ of stones that keeps both humidity and rodents away from the house. The Walser are a people with a strong ethnic identity. Their religion and customs have remained unchanged for centuries.
Evidence of this can be seen in the yearly pilgrimage on foot from the slopes of Monte Rosa to the Wallis in Switzerland, which is where they come from originally.

La cucina a legna

La vecchia “cucina economica” torna a essere il cuore pulsante della casa, e grazie alle tecniche evolute di combustione non solo permette di preparare squisiti piatti ma anche di scaldare tutta la casa senza inquinare l’ambiente. E il piacere di cuocere cibi genuini con tecniche tradizionali (niente come la cottura a legna, lenta e costante, accresce il sapore) ma anche con nuove tecniche di combustione che, unite a un’innovazione tecnologica, garantiscono un rendimento termico eccezionale.

Al contrario dei combustibili fossili (carbone, gasolio, gas) che contribuiscono all’effetto serra, la legna, se la si brucia in modo corretto, è ecocompatibile. Questo succede con la “doppia combustione”, dove nei fumi di scarico la presenza di monossido di carbonio si riduce al minimo. Inoltre, la legna è una materia prima assolutamente rinnovabile, perché ogni albero utilizzato è sostituito da uno nuovo di cui si organizza la crescita (tutti i grandi produttori di legname da tempo stanno mettendo in atto una gestione razionale del disboscamento). Così ci si assicura in modo naturale l’approvvigionamento di un combustibile in grado di mantenere pulita l’aria per i nostri polmoni. Süsler, distribuita da candy.

Sulla parete a Nord, dove non ci sono finestre, è stato appeso, come se fosse un arazzo, uno straordinario tappeto dell’800, sicuramente di famiglia come molti dei mobili qui impiegati. Ed è l’unico oggetto decorativo esibito. Se si va nella zona pranzo, ciò che si fa più notare è la funzionale lampada a saliscendi di forma molto semplice: più che alla crapula invita alla preghiera di ringraziamento.

On the north wall, without windows, is a remarkable rug dating to the 1800s hanging as if it were a tapestry; it is no doubt a family heirloom as with much of the furniture used here. It is also the only visible decorative object. If we move
to the dining area, what is most noticeable is the practical latch lamp with simple design: it invites thanksgiving prayer rather than a desire to eat.

Il vero protagonista di questa casa è il legno, che in mansarda con i suoi travoni semplici ma poderosi diventa quasi sovradimensionato. La camera da letto, anche se il soffitto è basso, risulta spaziosa ed è gradevolmente proiettata nello spazio esterno da due file di finestre ad angolo. Il copriletto a fiorellini su fondo bianco è di gusto più nordico che italiano, come anche il mobile a ribalta pieno di piccoli fiori: appartiene a una sensibilità dove il romanticismo ha ancora caratteristiche di delicata femminilità. Ma è l’unica realtà femminile in uno spazio abitativo piuttosto rude e maschile.

Il fascino degli interni Walser è dato soprattutto dalla loro robustezza
e semplicità costruttiva che dà un forte senso di protezione.

Le mantovanine arricciate alle finestre sono quelle tradizionali; tendono a uniformarsi al copriletto: a fiorellini nella camera principale e scozzesi in quella dei figli, entrambe rifinite con uno stretto bordo in tinta. Il massimo della frivolezza, in un contesto decisamente severo, si ha nel lampadario verde pino con i bracci rosa.

The small traditional crimped pelmets have a tendency to merge with the bed cover, which in the main bedroom has a pattern of small flowers and in the children’s room has a tartan motif; both are finished with a matching hem. In such
an austeresetting, the pine green lamp with pink arms is as frivolous as you will get.

Nell’altra camera da letto il tessuto squadrettato riprende l’austera tradizione alpina del “non colore” con un verde pino decisamente neutro. Tutti i mobili, essendo in un legno della stessa tinta di pareti e soffitto, tendono otticamente a scomparire. Anche i mobili da cucina, fatti nello stesso modo, si confondono con la struttura della casa, quasi che rendendo uniformi gli spazi si volesse affermare l’unità della famiglia e il suo uniformarsi alla comunità. E non mancano i camini, tutti molto semplici ed eleganti con un travone in legno sostenuto da due mensoline nello stesso materiale.
Poi, nella stube c’è la grande stufa in muratura che si amministra da una stanza a fianco.

La cucina, molto funzionale, nasconde la modernità dell’acciaio dentro ripiani in legno massello. Non mancano le tradizionali grandi pentole in rame, dove si cucinano secondo la tradizione vallese piatti robusti e saporiti ricchi di calorie.

The functional kitchen hides the modernity of steel inside solid wood shelves. There are plenty of large copper pans in which wholesome calorie-rich dishes are prepared in the Walser tradition.

La stufa, valida sostituta del riscaldamento tradizionale, si divide in due versioni: quelle in maiolica e refrattario, in cui la camera di combustione e i giri interni dei fumi sono realizzati con mattonelle refrattarie, che sfruttano integralmente la potenza termica della legna, mentre il rivestimento è di maiolica che accumula questo calore e lo cede lentamente all’ambiente, e quelle a ipocausto, in cui il focolare è una caldaia di ghisa che scalda le pareti della stufa rivestite di maiolica, che a loro volta scaldano le pareti adiacenti.

In entrambi i casi il calore è sano, economico, benefico. Le maioliche delle stufe di sono realizzate a norma “D” con una cura artigianale di tutto il processo produttivo, dall’impasto
delle argille alla colatura nelle forme, dalla prima cottura alla decorazione realizzata a mano, dalla smaltatura alla cottura definitiva, fino al controllo finale di qualità; Ermanno Vandini.

There, in Glis, is the Walser’s most venerated shrine of the Madonna, and a chapel dedicated to Saint Theodulus, patron saint of the Wallis. Only by knowing their cultural background can we understand the ‘Walser style’ in architecture, with its rigorous antiquity and its firm anchorage to an often harsh reality, also in terms of climate. Austerity and sobriety are the salient features of their interiors, which concede nothing to frivolity and fashion. It is not too much to say that you breathe an air, if not mystical, then at least religious in their houses. This is typical of large families ‘brought up in the fear of good’ as they used to say. Solidity and practicality is the Walser interpretation of the house, which has always been made to be perfectly functional.

MACUGNAGA: VERBANO-OSSOLA, AI PIEDI DEL MONTE ROSA

La natura è stata generosa nel concedere a questa regione singolari opportunità per trascorrere il tempo libero a contatto diretto con l’ambiente: fiumi e torrenti sono pescosi, infiniti sentieri di varie difficoltà conducono verso punti panoramici o interessanti borghi tutti da scoprire. In nessun luogo come in ossola la tutela dell’ambiente assume i contorni di una fusione tra uomo e natura. Se il parco nazionale della valgrande costituisce una meta obbligata per gli esperti che amano avventurarsi negli ambienti selvaggi, l’oasi faunistica ai piedi del monte rosa è luogo ideale per safari fotografici.

Il pensiero va anche alla grande opera di ingegneria che è il traforo del sempione, alla ferrovia vigezzina che unisce attraverso un bellissimo tracciato l’italia e la svizzera, alle cave di marmo rosa di candoglia, utilizzato per la costruzione del duomo di milano. I musei della miniera d’oro di macugnaga e dello spazzacamino a santa maria maggiore sono alcuni tra i segni che ricordano le attività e l’operosità del passato. Terra naturalmente ricca e generosa, l’ossola è celebre per le sue sorgenti, da tempo sfruttate a scopo terapeutico.

 

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