Sospesi tra terra e cielo


Sulle terrazze di Bordighera un luogo di benessere da cui si gode un magnifico panorama in un’esotica atmosfera.

Il Bio Relais per un week-end lontano e un po’ selvaggio.
Nascosto come un approdo segreto.

Progetto di interni Manuel Poggi
Servizio e testo Romina Emili, architetto
Foto Athos Lecce

Se siamo fortunati, talvolta scopriamo luoghi che appartengono a chi li ha creati e che, nel diventare di qualcun altro, non perdono qualcosa.
Luoghi con una volontà di essere così forte da far sembrare il cielo più stellato che altrove, la notte più dolce e chiara che mai, il vento più deciso e carico di sogni e fantasie.

Il Relais arricchisce la sua dimensione di singolare relax con la presenza di vasche idroterapiche posizionate in modo tale da godere di una suggestiva vista sulla riviera, protette da vetrate. Vasca, Busatta Piscine; gazebo “Royal”, Uno Più, cuscini Coincasa.

Biografia

Nasce nel 1973 a Sanremo.
Frequenta l’Istituto Nautico a Imperia e successivamente
la Scuola del Fumetto a Milano.
Sviluppa la passione per il disegno della figura dal vero e per il nudo frequentando l’atelier di Enrico Lui a Milano, che diventa il suo maestro. Nasce e si sviluppa in questo periodo la passione per il cinema, il teatro e la musica, che accompagnano Manuel nella sua ricerca artistica e in tutti i lavori che dimostrano la sua spiccata manualità. Il Relais è una delle sue creazioni più compiute.

Archi, pietra locale e intonaco bianco
per uno spazio in stile mediterraneo.

Il Bio Relais Sauvage è la creazione più riuscita di Manuel Poggi, giovane artista che tra le terrazze di Bordighera ha realizzato tre splendide suite per accogliere ospiti eleganti e sognatori.
Pinoli, torta al cioccolato e zollette di zucchero sulla tavola in salotto, vento forte, falchi lontani e grandi limoni che cadono ovunque sul pavimento in terrazza accolgono il visitatore in uno spazio diverso e lo colpiscono nelle emozioni. “L’idea si è sviluppata come un domino, lentamente, aggiungendo e sottraendo di continuo” ci racconta Manuel che parla con noi vestito integralmente in bianco, indossando un cappello nero che gli regala un’interessante aria dandy-chic.

Suite “stile mediterraneo”. Il basamento sul quale poggia il letto è rivestito di tavole verniciate in legno impermeabilizzato e da piccole pietre affogate nel cemento.
Angolo cottura e soggiorno: arredi acquistati presso il negozio “Il Salvagente” di Sanremo.

“Ho voluto dare un significato alla nostra casa di famiglia, una torre di campagna di fine Ottocento, già ampliata da mio padre, diventata troppo grande e dispersiva per me e mia madre. Ho così pensato di creare tre distinti spazi che rappresentassero il lirismo della vacanza”. Il risultato sono tre suites distinte negli stili e nelle atmosfere, per
visitatori che si ritagliano due giorni da sogno: lo stile veneziano ricco e voluttuoso della prima, il mediterraneo
elegante della seconda e la segretezza della terza suite, chiamata grotta.

Oro, ottone, specchi, volute e drappeggi modellano
una ricca e seduttiva scenografia in stile veneziano.

Suite “stile veneziano”.
Tessuti e drappeggi in cotone e lino; pavimento in monocottura.
lampade in bronzo stile Art Nouveau; vasca Busatta Piscine, sotto una strutturina in ferro e policarbonato che filtra i raggi UV.

Un nome pensato per rafforzare l’idea che attraversa trasversalmente tutti e tre gli spazi cioè “vivere in un guscio”. “Ho pensato di raggiungere la stanza segreta piccola piccola in fondo alle piramidi”, racconta Manuel. Il risultato
è un misto di timore e meraviglia. Realizzati con molti dei materiali di scarto della ristrutturazione in corso, sorprende che i dettagli architettonici e decorativi degli interni ci appaiano così interessanti e raffinati: la spiccata manualità del
proprietario e l’innato e difficile senso artistico che ne caratterizzano la personalità e l’animo sono stati i motori mai spenti della realizzazione di tre vere e proprie scenografie. Manuel ha rivestito di cemento e pietra i tubi dei ponteggi
trasformandoli in eleganti colonne in bianco e oro; ha preso un armadio e l’ha smontato tramutandolo nella testata e nel baldacchino di un grande letto; ha dipinto in oro sullo scotch di carta nei bagni e decorato le pareti.

Come un anfiteatro verso la cavea, la grottasi apre
improvvisamente per realizzare una grande prospettiva sul mare.

Finitura delle pareti in calce bianca e pezzi di marmo. Le cappe dei due camini diventano grosse radici fino al soffitto.

Ha creato fiori e volute modellando lo stucco bianco e utilizzato lenzuola di lino e cotone per creare morbidi drappeggi alle finestre sul mare.
“C’è un negozio a Sanremo, Il Salvagente, dove la gente lascia cose in conto vendita.
Ecco, quel negozio fa quasi sempre al caso mio. Ci sono mobili originali mescolati a mobili di recupero che io reinterpreto in una nuova scena. Quella che si delinea nella mia testa”. L’ospite sorride di fronte alle trovate originali e divertenti del proprietario, giocoso nella sua capacità di ribaltare gli usi di materiali e oggetti per farli rivivere di una vita nuova. Ed è proprio il gioco il lasciapassare, quel sorridere di fronte all’invenzione che ti fa improvvisamente sentire a tuo agio dove non sei mai stato prima.

Qualità dell’intervento

Centralità del progetto: originale lettura di mobili e oggetti e creativo utilizzo dei materiali.
Grande manualità del progettista.
Innovazione: due vasche idroterapiche sono coperte da una struttura leggera in ferro e policarbonato di nuova generazione, che filtra i raggi UV, garantendo la trasparenza.
Uso dei materiali: legno, resine, cemento, piastrelle in monocottura per i pavimenti.
Rivestimenti con ciottoli e piccole conchiglie.
Gesso per le decorazioni. Ferro.
Nuove tecnologie: Le vasche idroterapiche effettuano cromoterapia e sono tutte dotate di un dispositivo che brucia l’ossigeno e non consente lo sviluppo di batteri. L’acqua impiegata dalle vasche per idroterapia viene convogliata in campagna per l’irrigazione delle colture.

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