Villa San Martino è la sede del quartier generale operativo del nostro attuale leader, dove amato, criticato, invidiato, attaccato violentemente, troppe volte ingiustamente (i difetti dei grandi si sa, sono la consolazione dei mediocri) è sempre pronto ad affrontare le avversità e i moneti difficili con ottimismo e generosità di energie. Un profilo abitativo che ne rispecchia tutta la personalità e le vocazioni.
Accolti nella sala centrale di conversazione che dà sul parco (sul ballatoio si affacciano le camere da letto del primo piano) è sistemato il bellissimo pianoforte a coda che il padrone di casa suona spesso virtuosamente (dato il senso musicale innato e da sempre coltivato fin dalla giovinezza) non disdegnando, se è con gli amici di accompagnarsi con il “suo bel canto” rasentando la professionalità. E’ mia convinzione personale che l’intelligenza creativa, l’intuizione, la rapidità di comprensione dei fatti e la relativa tempestività d’intervento per risolvere favorevolmente i problemi, sono facilitati dalla sensibilità musicale. Nell’importante sala da pranzo il tavolo è adeguato per grandezza ai pranzi ufficiali. Sempre ornato con raffinatezza è il luogo dove vengono consolidati gli accordi più importanti. Caratteristico della villa è che tutte le stanze sono comunicanti: la sala da musica ad esempio confina con un soggiorno neoclassico con un prezioso camino e con lo studio privato, immerso nel bianco e modernissimo, costellato di riconoscimenti e premi sportivi a cui tine particolarmente e ricordi privati. La dinamicità che è ben conosciuta dagli stretti collaboratori, è mantenuta da una buona attività ginnica esercitata in un grande ambiente attrezzato a ‘sporting’ privato con piscina e una zona relax dotata di nove televisori per poter controllare i programmi delle varie emittenti: “mens sana in corpore sano”, e qui, mi confida gli vengono le migliori idee! L’esterno è caratterizzato dal grande parco che circonda la villa (progettato dall’arch. Enrico Hoffer) che si estende fino al Lambro. Qui si aggirano liberi, fra le opere bianche di Pietro Cascella cerbiatti e altri graziosi animali. In un lato del parco vi è il sacrario di famiglia, dove già riposa il padre Luigi e poi la Cappella (settecentesca), dove ogni domenica si celebra la S. messa. Qui Silvio Berlusconi ritrova la bellissima moglie, Veronica Lario con i figli Barbara, Eleonora e Luigi rispettivamente di 16, 15 e 12 anni. La First Lady vive infatti nella villa di Macherio, residenza privata del Presidente del Consiglio, dove trascorre, gelosa della sua privacy, il resto della settimana. Villa San Martino è quindi la sede del quartier generale operativo del nostro attuale leader. Casa Oggi modi di vivere coerentemente alla filosofia di testata che la contraddistingue, ne ha tracciato un profilo abitativo che rispecchia tutta la personalità e le vocazioni di chi ci abita. Soprattutto emergono l’amore per l’arte, il recupero delle nostre migliori tradizioni, il rispetto della famiglia e degli amici, valori che hanno accompagnato da sempre questo personaggio ormai entrato nella storia e nel costume degli italiani; con la chiarezza, la semplicità e la sincerità che lo contraddistinguono.
La villa, oggi al centro della cronaca politica, ha una storia con radici lontane: se ne parla in documenti risalenti all’VIII secolo che descrivono due monasteri di suore benedettine ad Arcore, il primo dei quali dedicato a San Martino. Fu poi restaurato nel 1750 -1781 con probabilità dallo storico Conte Giorgio Giulini (1714 – 1781) di cui abbiamo traccia nelle sue “Memorie”. Divenuta villa dal ‘700 si arrichisce di tutte le caratteristiche dell’epoca sia nella struttura architettonica che nelle decorazioni di facciata e d’interni, di cui rimangono tracce ben conservate. A metà dell’800, per il matrimonio di Anna Giulini della Porta con Camillo Casati, la villa passò dai Giulini ai Casati e alla fine del ‘900 al ramo dei Casati Stampa di Soncino. Divenuta la dimora prediletta dell’uomo politico e liberale antifascista Alessandro Casati (morto nel 1955) da sempre ospitò più volte esponenti della cultura e della politica come Benedetto Croce, Tommaso Gallarati Scotti e il Senatore Piero Puricelli. La proprietà dei Casati Stampa termina nell’anno 1970 con quel Camillo Casati che fu protagonista delle cronache mondane dell’epoca. Silvio Berlusconi, divenutone il proprietario la restaurò tra il ’73 e il ’78 ad opera degli architetti Claudio Dini e Giuseppe Marvelli con un doppio obiettivo: conservare la parte più antica e ripristinare e ricostruire le parti neoclassiche.
Sono state risistemate le cucine nell’ala destra, al più antica che divide la corte nobile dalle case coloniche, che già esistevano quando il complesso era un convento; nei sotterranei sono state portate alla luce le meravigliose arcate di mattoni d’epoca medioevale per farne volta ad una ambiente adibito a “teatrino” con camerini per gli attori dove si esibiscono dinanzi a una platea che può disporre di un centinaio di posti. Uno spazio utilizzato anche per le conferenze stampa, sempre affollatissime. Accanto troviamo un cinema, un’enoteca e la sala bigliardo. Demolendo strutture fatiscenti si è poi recuperato uno spazio con colonne e volte a vela dove un tempo esitevano le scuderie: qui è sistemata la “quadreria” dove autentiche opere d’arte sono miscelate a perfette imitazioni. Nella sala centrale di conversazione, che dà sul parco (sul ballatoio si affacciano le camere da letto del primo piano) è sistemato il bellissimo pianoforte a coda. Caratteristico della villa è che tutte le stanze sono comunicanti: la sala da musica confina con un soggiorno neoclassico e con lo studio privato costellato di riconoscimenti e premi sportivi. Vi è poi un grande ambiente attrezzato a sporting privato con piscina e zona relax.
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