Siena

Visibile solamente da fine agosto a fine ottobre, durante tutto il resto dell’anno rimane coperto per preservarne la struttura originale e salvaguardarlo dall’usura del tempo, il pavimento del Duomo di Siena è un esempio unico di suggestive iconografie e decorazione marmorea. L’impresa decorativa del pavimento inizia a partire dal XIV secolo e si è conclusa solamente durante l’Ottocento. I cartoni preparatori per le 56 scene furono eseguite da vari artisti (alcuni esempi: Pinturicchio, Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Francesco di Giorgio Martini, Domenico Beccafumi) e la tecnica di realizzazione è quella del commesso marmoreo e graffito. Se inizialmente il lavoro procedeva in modo semplice con il passare del tempo ci si affinò a tal punto da realizzare scene che nulla di differente sembrano avere da vere e proprie opere pittoriche.

I soggetti che abbracciano tutto l’arco della vicenda umana realizzano simbolicamente un percorso all’interno della Cattedrale che parte dalla saggezza umana incarnata da Ermete Trismegisto, per passare a quella greco romana con la filosofia ed i vaticini delle sibille, dalle scene dell’antico testamento fino a quelle del nuovo per poi giungere alla Verità Assoluta rappresentata da Dio. Il Duomo di Siena è dedicato alla Vergine Assunta, regina e Patrona di Siena. La facciata realizzata da Nicola e Giovanni Pisano si presenta in tutta la sua brillante policromia composta di nicchie, rilievi, pinnacoli e colonne tanto da renderla una delle massime espressioni artistiche del tempo.

Il Duomo di Siena, la pavimentazione.

Ma l’aspetto più importante del Duomo lo troviamo all’interno, dove maestri come Nicola Pisano, Duccio di Buoninsegna, Antonio Federighi, Donatello, Pinturicchio, Beccafumi, Michelangelo e Bernini , solo per elencarne alcuni, hanno lavorato in tempi diversi lasciando ognuno di loro una testimonianza artistica di grande rilievo. Il Pavimento del Duomo è un esempio unico di decorazione a commesso marmoreo e diviene forse l’elemento più particolare della Cattedrale. La Libreria Piccolomini, stanza voluta da Papa Pio III in onore di suo zio Enea Silvio Piccolomini – Papa Pio II – è uno degli esempi più strabilianti di ciclo di affreschi, realizzati dal Pinturicchio, all’inizio del cinquecento. Il Duomo di Siena è sede anche del Santuario della Madonna del Voto figura estremamente cara ai senesi fin dalla storica battaglia di Montaperti del 1260, anno in cui i cittadini consegnarono alla Vergine Maria le chiavi della Città.

Per informazioni: Opera della Metropolitana di Siena – Piazza Duomo, 8 – www.operaduomo.siena.it

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