Sicurezza per i volumi di S.Francesco ad Assisi


Luoghi di silenzio e di raccoglimento, di studio e ricerca, le biblioteche possono occasionalmente diventare anche vittime di furti e incendi: per ovviare a questi rischi sono stati studiati diversi e articolati sistemi di sorveglianza. Ed è nata anche la prima fondazione italiana tesa a diffondere la cultura della protezione della cultura.

Nel 1904 un incendio distrusse 150 mila volumi della Biblioteca Nazionale di Torino. Nel 1987 un prezioso codice ebraico del XV secolo, unico esemplare al mondo, di proprietà della Biblioteca Ambrosiana di Milano, fu trafugato con scaltrezza: sono due esempi dei rischi che anche i libri possono correre, dati da Massimo Rodella, consigliere per la
cultura della prestigiosa istituzione milanese. E il Prefetto dell’Ambrosiana, Mons. Franco Buzzi, ha ricordato che ogni anno dagli scaffali della Biblioteca di Oxford scompaiono centinaia di volumi. Anche i libri sono oggetto di furti – in particolare i volumi antichi di pregio e le stampe, che sono custodite accanto ai testi. Se ne è parlato nel maggio 2008, nella cripta sotto la sala Federiciana della Biblioteca Ambrosiana, un luogo di valore emblematico: infatti, se oggi è usata per le conferenze, all’origine fu concepita come recesso sicuro in caso di conflitti. L’occasione è stata la presentazione del progetto di messa in sicurezza dei nuovi locali destinati alla Biblioteca del Sacro Convento di Assisi. 130 mila volumi tra i quali 27 manoscritti del XII secolo, 709 codici medievali, 700 incunaboli, 6000 cinquecentine, 13 mila edizioni del XVII secolo e migliaia di altri testi musicali, storici e religiosi: un patrimonio raccolto in diversi ambiti
del convento, troverà la sua dimora unica, organizzata, strutturata e protetta nell’area ex Stallone: gli spazi che un tempo accoglievano i cavalli, sotto le cui volte alte 8 m saranno realizzati soppalchi doppi per ottenere 3 livelli su cui ospitare tutti i pezzi della preziosa e ampia raccolta. La Fondazione Enzo Hruby si è assunta l’onere della protezione di
questa nuova biblioteca, in cui confluiranno, oltre alla libreria del Convento, anche il fondo antico della Biblioteca comunale di Assisi e la Biblioteca della Società Internazionale di Studi Francescani. La Fondazione, nata nel 2007, ha lo scopo di promuovere la cultura della sicurezza, per la salvaguardia dei beni – pubblici o privati – di “interesse
artistico, monumentale, storico, paesaggistico.”

La base del Convento di S. Francesco ad Assisi.
La biblioteca sarà nella parte bassa, dove un
tempo erano ospitati i cavalli.
Sotto: la sezione, nello spazio delle arcate si
pongono due soppalchi. A destra, la pianta
della nuova biblioteca.

Il sistema offerto al Convento di Assisi è articolato in 3 impianti cablati antintrusione e antincendio con 159 tra rivelatori di fumo e apparecchi di videosorveglianza, esterni e interni. Dentro il locale dell’ex Stallone sono installati contatti magnetici autoprotetti e rivelatori volumetrici a infrarossi, a doppia tecnologia, con avvistatori acustici e trasmissione dei segnali di allarme. I sistemi antintrusione, antincendio
e videosorveglianza sono integrati tramite un software di gestione unico. È un esempio di come anche beni culturali che fanno parte del patrimonio della Chiesa possano essere protetti con efficacia grazie alle strumentazioni ad alta tecnologia.

A destra, dall’alto: un incontro per pianificare l’intervento
(si nota il padre guardiano, Enzo Coli); il locale ex Stallone.

(un ampio servizio sul restauro del sagrato della Basilica di S. Francesco ad Assisi è stato pubblicato su
CHIESA OGGI architettura e comunicazione n. 72/2005
).

 

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