SICUREZZA dell’ABITARE – 1° Edizione – 2010

Raffaele Sirica ha svolto un ruolo importante nella vita culturale, sociale e politica della società contemporanea. Un ruolo che lo ha visto impegnato su molti fronti e che certamente costituisce un riferimento per tutti gli uomini liberi, per coloro che credono nel valore delle istituzioni, per i soggetti che si pongono in un atteggiamento propositivo per un futuro auspicabile e desiderabile.
Insomma per tutti gli individui che si impegnano per una società più giusta, per una città più vivibile e sicura, per uno sviluppo dei valori etici sia nel campo delle professioni che in quello della formazione e dell’immissione dei giovani nel complesso mondo del lavoro.
Raffaele si è battuto perché venisse promulgata la attesa legge sulla qualità architettonica, ritenendo tale passaggio strategico per allineare il Paese agli standard qualitativi europei.
Rilanciare il concetto di qualità diffusa del costruito, dell’architettura, vuol dire rilanciare politiche basate sui valori: cioè utilizzare l’architettura come strumento per risolvere concretamente le crisi sociali e territoriali in atto.
Se è vero – come è vero – che le città, gli edifici, nelle forme tradizionali dell’agglomerazione e del costruire consumano e inquinano, occorre fare ricorso all’enorme potenziale del patrimonio tecnologico, non per produrre architetturespettacolo, effimeri monumenti alla vanità di qualche archistar, ma per promuovere i luoghi di un nuovo progetto: quello delle città ecocompatibili.
Centri urbani – cioè – sviluppati secondo una concezione che tenga conto di alti standard in materia di protezione ambientale, risparmio energetico, salvaguardia delle identità locali e, soprattutto, sicurezza, intesa nell’accezione più ampia del termine.
Proprio per dare evidenza e concretezza a questi temi il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che Raffaele Sirica guidò dal 1998 al 2009, ha indetto la prima edizione del Premio di Architettura Raffaele Sirica – SICUREZZA DELL’ABITARE con l’intento di avviare un processo che, con cadenza periodica, faccia il punto sullo stato dell’arte di questa delicata e importante tematica applicata sia alla nuova edificazione sia agli interventi sull’esistente; ciò tanto per quanto attiene le opere realizzate quanto per quel che concerne i progetti di idee.
Il positivo riscontro registrato in questa prima edizione del premio lascia ben sperare in un futuro sempre più ricco di proposte e di idee tese ad affrontare il complesso delle tematiche ritenute strategiche per delineare scenari insediativi adeguati alle esigenze poste dalla contemporaneità: dal ciclo di vita del manufatto edilizio alla ricerca di un rinnovato equilibrio ambientale; dalla mitigazione dei rischi (sismici, idrogeologici, dovuti alla vetustà e assenza di manutenzione degli edifici) a una concezione del progettare e costruire orientata a esplorare nuove frontiere nel campo della sostenibilità..
Credo che l’istituzione di questo premio sia uno dei migliori modi possibili per onorare la memoria di Raffaele Sirica in quanto egli è stato sempre un grande assertore dell’importanza del rilancio del concorso di progettazione come momento di confronto, come opportunità che dà a tutti la possibilità di emergere, come momento di sana competizione in grado di stimolare l’attivazione di energie e idee per migliorare sempre di più la qualità delle proposte e delle prassi necessarie a imprimere qualità ai processi di costruzione e modificazione dell’ambiente, dai più piccoli ai più estesi.

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