Serramenti. Qualità e tecnologia.

Il mercato del serramento rappresenta oggi in Italia, un settore ad alta qualificazione tecnologica, che può contribuire in modo incisivo ad abbattere i consumi energetici delle nostre abitazioni. Cogliamo l’occasione dell’incontro con il Sig. Piero Mariotto, Direttore di A.N.F.IT.
l’Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy, (Associazione nata il 28 Maggio 2011 con lo scopo di tutelare la qualità della finestra in PVC prodotte in Italia) per approfondire il tema del serramento in PVC.

Buongiorno, il PVC oggi é conosciuto come materiale altamente prestazionale, per quanto riguarda l’isolamento termico ed acustico. In riferimento al criterio della sostenibilità ambientale può chiarire le caratteristiche di questo materiale?
Oggi il serramento in PVC è riconosciuto tra i prodotti che hanno le migliori prestazioni termiche ed acustiche, ma l’aspetto più rilevante è che ne rappresenta anche quello con il miglior rapporto prestazioni/prezzo.
Riguardo la sostenibilità ambientale sappiamo che i prodotti per l’edilizia sono stati divisi in due grandi categorie: quelli buoni, legno, acciaio, qualche volta l’alluminio, il sughero, il cotto, e quelli cattivi cioè i prodotti di sintesi perché derivati dal petrolio.
Ma la verifica dell’impatto ambientale dei vari prodotti di qualsiasi comparto industriale non può né deve essere un fatto emozionale: deve piuttosto avvenire attraverso specifiche normative che in campo ambientale si estrinsecano attraverso gli LCA (Life Cicle Assessment o “ciclo di vita dei prodotti”) dei singoli materiali utilizzati.
Nel caso dei serramenti l’assemblaggio dei profili, della ferramenta e dei vetri dovrebbe essere verificato da “certificazioni di prodotto ambientali” quali l’EPD (Certificazione Ambientale di prodotto, attualmente certificazione volontaria in Italia ed in Europa) che tiene conto degli LCA dei singoli materiali per verificare il “carico ambientale” della loro successiva lavorazione. Come dicevo prima l’impatto ambientale è misurabile, per cui tutti i prodotti possono partecipare alla green economy che si sta venendo a creare, ognuno con i propri pesi e misure, costi e disponibilità dei materiali ma senza pregiudizi.E i costi energetici per la produzione e il riciclo/smaltimento? Come si colloca il PVC rispetto ad altri materiali utilizzati per produrre dei serramenti, presenti oggi sul mercato?
Nel 2003 il prof. G.L. Baldo del Politecnico di Torino è stato incaricato, per conto del Prof. M. Levi del Politecnico di Milano (Dipartimento di Chimica, Materiali ed Ingegneria Chimica “Giulio Natta”) di effettuare valutazioni LCA di imballaggi plastici per alimenti, di tubazioni in materia plastica per il trasporto di acqua potabile e di finestre in PVC per l’edilizia.
Da questo studio, che è disponibile presso il PVC Forum, si è evidenziato che anche nel settore ambientale il Serramento in PVC misurato dagli indicatori relativi al consumo di energia durante le fasi di produzione e le emissioni di CO2 nel suo ciclo di vita, risulta vincente quando messo a confronto con i suoi diretti concorrenti.
Per quanto riguarda poi il depauperamento delle risorse ambientali non rinnovabili ricordo, che il consumo di petrolio relativo alla produzione delle materie plastiche non supera attualmente il 4/5% dell’intero consumo mondiale, dove il restante viene utilizzato per l’autotrazione, l’approvvigionamento energetico industriale, il riscaldamento ed il condizionamento degli edifici.La marcatura europea CE, oggi sinonimo di qualità, diviene fondamentale per tutelare il consumatore. Ci può illustrare lo stato del mercato relativo al settore dei serramenti in PVC oggi in Italia?
Tutti i serramenti venduti in Italia hanno l’obbligo di essere marcati CE. La marcatura CE dovrebbe essere sinonimo di sicurezza ma, attenzione: la marcatura CE non è uguale a Qualità! Per esempio la marcatura CE non obbliga i serramentisti ad utilizzare vetri di sicurezza, dove previsti, nonostante in Italia sia obbligatorio montarli (UNI 7697) e nonostante in un serramento l’80% della sua superficie sia vetro, ma se pensiamo alle porte finestre che hanno una grande superficie vetrata sappiamo bene quanto la resistenza al vento sia fondamentale!

Cinque buoni motivi per installare un serramento in PVC in riferimento a: caratteristiche di isolamento, sostenibilità, durabilità, manutenzione e costi.
Nel serramento in PVC sono riassunti i migliori valori relativi ad ogni punto specificato.
1. Relativamente all’isolamento sia termico che acustico a parità di spessore del profilo e di vetrocamera utilizzato il PVC ha sempre le migliori prestazioni per le caratteristiche
intrinseche al materiale stesso che è naturalmente isolante perché non conduce il calore, nel campo termico, ed essendo un pluricamera rompe l’onda sonora aumentando di molto le prestazioni di isolamento acustico.
2. Il serramento in PVC è un prodotto sostenibile come ampiamente dimostrato dal suo LCA, ed è riciclabile al 100%.
3. Nel serramento in PVC costruito nel rispetto delle norme queste garantiscono la durabilità nel tempo delle prestazioni dichiarate dai serramentisti; per esempio nel caso dei profili in PVC, che rappresentano la struttura principale del serramento, l’applicazione della norma garantisce che il profilo mantenga le proprie caratteristiche prestazionali per almeno un cinquantennio.
4. La manutenzione dei serramenti in PVC non è un problema: basta la normale pulizia con detergenti d’uso comune. Altro discorso riguarda la ferramenta, che come in qualsiasi altro tipo di serramento va periodicamente lubrificata.
5. Acquistare un serramento in PVC significa avere il miglior prodotto a livello prestazionale al minor costo rispetto ai serramenti costruiti con materiali concorrenti (alluminio e legno).Dopo vent’anni di esperienza d’impresa nel campo delle costruzioni sportive e stradali approda al mondo dei serramenti in PVC, settore nel quale opera da tredici anni come consulente esperto in campo normativo. Certificatore energetico, ha collaborato con IIP, ANIT, ed ha partecipato ai gruppi di lavoro UNI per la revisione delle norme in campo termico ed acustico.
Formatore per l’ITC CNR e per i Collegi Geometri. Attualmente Direttore di A.N.F.IT. e  consulente Profine Italia.

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