Semplicità e trasparenza


La felicità in un bilocale

L’appartamento di una ragazza sportiva

Per vivere in uno spazio piccolo, dove non manca niente, tutto dev’essere funzionale.

Foto di “Bejart”
Testi di W. Pagliero

Una ragazza single in una grande città conquista uno spazio tutto suo che l’avvolge come un guanto senza inutili sprechi di spazio. E’ un interessante tema d’arredamento che ha affascinato gli architetti razionalisti fin dall’inizio
del loro movimento, negli anni ‘20.

Il quadro come sintesi estetica

Muri e tende di un bianco assoluto, aiutati da un pavimento in legno chiaro, danno all’appartamento un massimo di luminosità che valorizza, tra l’altro, i colori accesi dei dipinti.

Oggi una ragazza che lavora, vive da sola e sa cucinare ha bisogno innanzitutto di una cucina con annessa zona pranzo, pensata per sé e per ricevere gli amici; se poi lo spazio è poco si aggiunge anche un angolo per la conversazione, quel che una volta si chiamava pomposamente il salotto.
In questo caso l’idea geniale è stata quella di fare una cucina ad isola in modo da avere alle spalle una parete attrezzata dove mettere tutto quello che serve, dai piatti al tostapane. Con l’aggiunta di due sgabelli, questo corpo centrale diventa anche un buffet dove servire un aperitivo o del fingerfood.
La cappa è minimale, molto chiara e non ingombra. Le sedie sono pieghevoli e possono scomparire. Ma i grandi quadri
sono da salotto importante, non da casalinga affannata sui fornelli. C’è anche un tocco di belle époque: la kenzia, che
protende sul divano i suoi rami decorativi.

Il bianco diffuso esalta
i tocchi di colore

I libri vogliono farsi leggere!!

E’ incredibile come in così poco spazio siano presenti anche delle prospettive a canocchiale (dalla camera al salotto
e viceversa) che sapientemente hanno come sfondo quadri di natura morta stilizzata, quasi dei trompe-l’oeil.
Il letto è tessile, molto morbido, in carattere con le vaporose tende di voile che danno morbidezza alla luce. E la morbidezza e il candore si possono interpretare come segno di femminilità, di una femminilità
accogliente, razionale e trasparente. Perché questa è una casa dove non c’è nessuna trappola seduttiva insincera.

La poltroncina e il divanetto posti intorno al letto parlano di una simpatica abitudine: quando arrivano molti amici, per
accoglierli tutti, si utilizza anche la camera da letto.
Nel bagnetto vi sono due lavandini (indispensabili per una single non votata alla santità), separati da un mobiletto con le tendine, come si usava nelle case di campagna.

Un elemento che si ripete, quasi un leit motiv formale ed elegante, è un mobile bianco con ripiani, che fa da libreria in
camera da letto e da credenza nella zona pranzo. Davanti, con disinvoltura, ci sta anche una scala, che porta al letto soppalcato. Il letto in questo contesto è giustamente bianco e minimale.

 

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