Sapore neoclassico in terra di Lucchesia

Sulle colline di Camaiore

Una coppia tedesca, che ama da tempo la Toscana, vede questa villa in abbandono dal sapore ottocentesco e decide di restaurarla per viverci stabilmente.

A German couple in love with Tuscany sees this derelict nineteenth century villa and decides to restore it to take up residence there.

Progetto: del geom. Stefano Lazzarini e dell’artista Lorenzo D’Andrea architetto e pittore
Servizio di: Luisa Carrara
Foto di: Athos Lecce
Testo di: Walter Pagliero

E’ da più di un secolo che molti stranieri subiscono il fascino della campagna toscana, vi soggiornano saltuariamente e poi, trovata la casa dei loro sogni, vi vengono ad abitare. Alla fine dell’800 i primi turisti d’alto livello si orientavano
sulle ville rinascimentali con giardini architettonici; poi, a cavallo del ‘900, vennero di moda i grandi casali e i giardini “spontanei”. Oggi anche il piccolo rustico recuperato ha il suo fascino; in questo caso si tratta di una dimora costruita nel ‘400 e tramandata di padre in figlio in una famiglia di proprietari terrieri agiati ma senza problemi di rappresentanza. Il suo restauro ha coinvolto due personaggi della zona: Stefano Lazzarini, specializzato nei recuperi, e Lorenzo D’Andrea.

Nelle foto: La decorazione delle pareti riprende i colori delle ville neoclassiche della zona: una misurata alternanza di
bianco, grigio e beige chiaro che profilano porte, finestre e pannelli decorativi.

The wall decoration uses the colours of the local neoclassical villas: a delicate balance of white, grey and light beige provides outlines for doors, windows and decorative panels.

For over a century, foreigners have been falling for the charm of the Tuscan countryside. First they come for the odd stay, then once they find their dream home, they take up residence. At the end of the nineteenth century, the first top class tourists set their sights on Renaissance villas with designer landscapes, then in the early twentieth century there was a craze for the large farmhouses with ‘spontaneous’ gardens. Today even the restored small farmhouses have their appeal. They are usually houses built in the fifteenth century and handed down from father to son in a family of well-to-do landowners who did not have problems of official entertainment. The restoration of this farmhouse has used the local services of Stefano Lazzarini, restoration specialist, and Lorenzo D’Andrea.

All’interno di un ambiente delineato da un trattamento decorativo di gusto neoclassico,
il classico divano bianco a L è particolarmente indicato.

Nelle foto: Divano “Victor” di Flexform
Sofa “Victor” di Flexform

In un mondo, quello della campagna intorno a Lucca, dove domina il rustico, si è deciso di andare contro corrente percorrendo la strada della raffinatezza sobria e un po’ algida: divani bianchi, quadri grigi, diafani lampadari di Murano semplici di linea. Ma tutto molto disegnato e rigoroso, compreso il bellissimo piano del tavolo da pranzo in marmo bianco graffito in basso rilievo. Unica presenza scura: il bel pavimento in cotto tenuto a cera e qualche lineare mobile antico. Le
appliques sulle pareti sono moderne, sobrie e danno la luce diffusa di un abat-jour. E’ una casa riposante, depurata sia dal gusto dei materiali corposi, sia dai barocchismi ottocenteschi.

Un raffinato cotto di recupero

In una villa toscana il pavimento in cotto è un obbligo di stile; se è antica, la patina dev’essere all’altezza della situazione. Quando quello originale non c’è più, è bene sostituirlo con un altro proveniente da qualche demolizione scegliendolo il colore e la patina giusta. In una casa così ariosa questo cotto rosso chiaro ci sta benissimo.

The countryside around Lucca has a prevalence of rustic farmhouses. Here a decision has been made to go against the trend in search of simple slightly cold elegance: white sofas, grey pictures, and delicate Murano chandeliers of simple design. Yet everything has been carefully designed, including the beautiful white marble top of the dining table in basso-rilievo graffito. The only dark shade used is the terracotta wax-polished floor and the odd piece of old linear furniture. The wall lamps are modern and simple and provide the same diffused light as a lampshade. It is a relaxing house that has neither heavy materials nor nineteenth-century baroque style.

In Edicola

In una stanza sono fortunatamente rimaste le decorazioni a trompe-l’oeil di metà ‘800: un elegante paesaggio stilizzato con lo sfondo di montagneazzurrine, come è facile trovare nella zona di Carrara. Per nulla togliere alla suggestione di questa pittura, si sono messi al centro solo
mobili molto semplici in ferro battuto e due animali esotici (sempre in ferro) disegnati dall’artefice di questi interni: l’architetto Lorenzo D’Andrea. La cornice del camino, tradizionale ma rigorosa, è
di marmo bianco. Le sedie in ferro e paglia hanno due grosse sfere sulla spalliera in ricordo di certi seggi rinascimentali. Il tavolo rotondo, per non essere troppo invadente, ha il piano in robusto cristallo.

Il gioco del trompe-l’oeil

Verità e finzione, quando per gioco si confondono tra loro, hanno un
effetto quasi di“spaesamento”, molto gradevole per l’occhio e per
la psiche che fingono di cadere in inganno senza perdere il controllo del reale. Questo è il segreto del trompe-l’oeil: darci l’illusione di una presenza verosimile (il paesaggio visto da una loggia) facendolo apparire come una cosa più sognata e decorativa che reale.

Lo stesso vaso di fiori dipinto proprio sulla cornice del camino, là dove si era soliti metterne uno di fiori freschi, vuole trarci maliziosamente in inganno; in realtà facilita la vita della padrona di casa, esonerandola da un compito spesso complicato da attuare.

Fortunately enough, in one of the rooms the mid nineteenth- century trompe-l’oeil decorations have been kept, representing an elegant stylised landscape with pale blue mountains; these are often found in the region of Carrara. Not wishing to take anything away from the appeal of this painting, only simple wrought iron furniture and two exotic animals (also in iron) designed by Lorenzo D’Andrea, who is also responsible for these interiors, have been placed at the centre. The fireplace has a traditional white marble frame. The iron and straw chairs have two large spheres on their backs that recall certain Renaissance chairs. The round table, so as not to be too invasive, has a robust glass top.

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