Tratto da: Chiesa Oggi 47 Architettura e Comunicazione |
Lo splendore notturno delle Basiliche Milanesi | |
San Carlo
San Maurizio |
La simulazione degli effetti luminosi, così come il rendering, consente di elaborare progetti tridimensionali. Nel caso del progetto di illuminazione, permette di ottenere un’immagine, simulata ma perfettamente aderente alla realtà, del risultato che si otterrà quando sulle architetture sarà stato collocato il nuovo impianto. SAN CARLO La chiesa di San Carlo è costruita arretrata rispetto al Corso Vittorio Emanuele e preceduta da un pronao che si raccorda all’alto portico corinzio che definisce la piazza antistante. La massiccia costruzione offre alla vista di chi cammina lungo Corso Vittorio Emanuele solo il prospetto principale che costituisce il fondale di chiusura dello slargo omonimo. L’impianto di illuminazione è inteso a valorizzare i tre livelli su cui il complesso si sviluppa. Il colonnato esterno e il timpano sono illuminati da 2 proiettori Sill circolari con lampada OSRAM HQI-TS da 250 W posti sui palazzi laterali. Il tamburo viene illuminato da 3 proiettori. La cupola da un’unica postazione sulla copertura del palazzo opposto alla facciata della chiesa. Sulla lanterna è posta un’illuminazione dal basso di tutte le statue. SAN MAURIZIO La chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore fu costruita a partire dal 1503. Percorrendo Corso Magenta l’occhio non può non essere attratto dalla imponenza del complesso di San Maurizio, anche se l’assetto viario consente di cogliere l’edificio religioso solo di scorcio. Il progetto illuminotecnico ha posto l’accento sulla valorizzazione dei due lati della chiesa visibili da Corso Magenta, per dare un maggiore senso volumetrico all’edificio che altrimenti sembrerebbe costituito solo dalla facciata. È stato installato un palo di 12 metri in Corso Magenta con 6 apparecchi illuminanti OSRAM Halodium. Sui tetti di via Luini sono stati collocati altri 7 apparecchi e per dar luce al prospetto posteriore sono stati collocati 3 proiettori OSRAM TWIN BEAM sulla copertura piana che collega la torre romana al matroneo.
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