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TECNOLOGIA RISTRUTTURAZIONE DELLE COPERTURE
Gutta cavat lapidem dicevano gli antichi: goccia a goccia si scava la roccia. Alla lunga nulla resiste allo scorrere dell’acqua che dilava e asporta piccole porzioni di materiale. Così il tetto è, in un certo senso paradossalmente, la parte fondamentale dell’edificio: se questo è sano, tutto quanto sta sotto risulta protetto. Se il tetto fa acqua, le infiltrazioni s’insinuano nei pori delle strutture e comincia il loro inesorabile lavorio corrosivo.
Qualsiasi opera di restauro comincia dal risanamento del tetto: una volta che questo è stato messo in sicurezza si può procedere oltre e rivedere le altre parti del fabbricato. Di qui l’importanza di un’azienda che sappia muoversi con
cognizione di causa sia nelle tecnologie più aggiornate, sia nel campo del restauro, utilizzando soluzioni che ripercorrono i modi costruttivi antichi, come Equipe Trivellato di Novara.
Negli edifici di valore storico, questa operazione va compiuta non solo con alta capacità tecnica, ma anche con sensibilità storico artistica: là dove occorre sostituire porzioni di copertura, o addirittura rifare tutto il manto esterno, è
necessario usare materiali consoni con l’architettura esistente. Questi possono essere il rame che in breve si stabilizza con una patina di ossidatura esterna dalla caratteristica coloritura muschiata; coppi: nuovi o di recupero, tegole piane… o, laddove si può ricorrere a materiali più nuovi, l’alluminio, l’acciaio inox, il Rheinzink (lega di titanio e zinco): per fare solo alcuni esempi. Il problema, nell’intervenire sia in strutture nuove sia in edifici storici, è di avere la possibilità di operare a tutto campo, realizzando o consolidando la struttura portante, completando la coibentazione del tetto, per favorire il risparmio energetico e posando un manto di copertura capace di resistere nel tempo e di difendere dalle intemperie, scegliendo volta a volta tra i migliori prodotti esistenti.
(Per informazioni: <www.equipetrivellato.it>; Tel. 0321 468712)
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La chiesa parrocchiale di Suno (Novara) col tetto in coppi ristrutturato.
In alto, da sinistra: un tetto con coppi vecchi; coppi nuovi antichizzati; tetto con
tegole portoghesi in cotto.
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