Ripensare alle origini

Testimonianze – Ripensare alle origini

Un convegno, organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bari, ha consentito di esaminare in profondità l’evoluzione storica della piazza della chiesa.

La Giornata di studio "Sagrati d’Italia" è stata organizzata a Bari martedì 13 luglio 2004, presso la sede dell’Ordine degli Architetti, nel quadro della preparazione per il I° Nazionale di Idee di Architettura "I Sagrati d’Italia". Le relazioni svolte, succinte ma allo stesso tempo esaurienti, hanno dato un quadro significativo dell’evoluzione e della situazione del sagrato. Riportiamo di seguito ampi stralci delle tre relazioni.

Il significato del sagrato nella liturgia cristiana
Don Antonio Sacco

(…) Soprattutto nel culto ebraico dell’Antico Testamento, riconosciamo i prodromi dell’esperienza liturgica cristiana, anche se la comunità apostolica evitò ogni analogia terminologica che potesse sminuire o confondere l’assoluta novità del Vangelo di Gesù Cristo. Per quanto riguarda il nostro argomento, ci interessa soprattutto la densità emotiva spirituale che il pio israelita viveva tanto nel desiderio di recarsi al Tempio di Gerusalemme, quanto nel realizzare il suo sogno giungendo a vederlo.Tale desiderio ed emozione, li troviamo descritti nei Salmi:

Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti!
L’anima mia languisce e brama gli atri del Signore.
…Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi!
…Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende degli empi.
(Sal 84)

Quale gioia quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme!
(Sal 122,1-2)

Notiamo che tanto il desiderio, quanto l’emozione reale si concentrano sul momento e sul luogo dell’arrivo: l’atrio, le porte. Infatti, la realizzazione di questo profondo anelito a vedere il Tempio comportava, spesso, un lungo viaggio per salire a Gerusalemme dopo molti giorni di cammino attraverso monti, deserto e pericoli d’ogni genere.

Sagrato e contesto urbano
Prof. Arch. Rocco Carlo Ferrari

(…) A Bari, conservano un vero sagrato le due grandi Chiese della città antica, la Cattedrale e S. Nicola. In particolare è S. Nicola a presentare un vero sagrato, reso riconoscibile dalle mura, e dalla porta che lo collega alla città.

L’architettura del sagrato nel tempo
Arch. Francesco Lepore

(…) Con la Nota Pastorale della Conferenza Episcopale Italiana "La progettazione di nuove Chiese" del 18/02/93 (n.20 e n.21) si pone grande attenzione al significato dello spazio architettonico del sagrato…

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