Rinnovare la tradizione

Un esempio di recupero dell’architettura di un ex spazio di lavoro, che riporta in vita antichi oggetti e originali strutture.

Example of architectural renovation for an old workspace that breathes new life into old objects
and original structures.

Un loft nella zona dei Navigli a Milano, ex laboratorio artistico di Arnaldo Pomodoro, ospita questa abitazione/studio disseminata di elementi rustici, testimoni di una ristrutturazione che ne ha mantenuto le peculiarità e che ha valorizzato alcune strutture preesistenti che tuttora caratterizzano l’intero ambiente. Vengono salvaguardati e riproposti oggetti antichi che il padrone di casa considera avere un’anima, come il lavello con sgocciolotoio di origine genovese in marmo trovato in un pollaio, o il tavolo fatto di assi di recupero con cornice esterna e legno anticato, oppure la mensola murata, una volta ruota di mulino. La cucina, progettata da La Chiave di Volta (esecutrice dei lavori) è in legno ad effetto muratura e presenta ante in massello anticato.

Nelle foto: Il lavandino in marmo è accostato ad un piano in piastrelle in cotto con decori in rilievo di produzione artigianale.
Armonia fra i diversi materiali: ferro battuto per le sedie, legno nelle travi del soffitto, cotto per il pavimento.
Progetto: Arch. Cesare Parea
Foto: Athos Lecce
The marble sink is combined with a terracotta tile top with handmade tiles in rilievo.
Balance of different materials: wrought iron chairs, beam ceiling, and terracotta floor.

Cenni storici – Il pavimento in cotto

Il cotto lombardo, di cui è rivestito questo ambiente, ha origini molto remote. Le prime testimonianze risalgono al periodo celtico e riguardano pavimentazioni rinvenute nei principali luoghi di culto. Usato successivamente per pavimentare palazzi e castelli ebbe grande diffusione in tutta la pianura padana. Nel periodo gotico rinascimentale con l’arrivo a Milano del Filarete e del Bramante, il Cotto Lombardo è protagonista nei più grandi cantieri dell’epoca. In generale, la caratteristica principale del cotto è la capacità di assorbire l’acqua in funzione dell’argilla impiegata, oltre che del tipo di finitura superficiale e della temperatura di cottura. Inoltre si caratterizza per: durezza, traspirabilità, ingelività e l’aspetto estetico (in funzione dell’argilla impiegata). Oggi il ricorso al cotto esprime l’esigenza di affiancare ai materiali più comuni, come cemento ed intonaci, una tonalità più calda e naturale, per alleviare l’artificiosità del costruito.

Il pavimento in cottoè un materiale versatile e durevole, ma poroso ed assorbente; richiede dunque l’intervento di personale competente e tecniche adeguate, solo così può resistere in maniera ottimale alle macchie, all’usura, agli agenti chimici ed atmosferici. Inoltre è consigliabile prevedere giunti di dilatazione in grado di assorbire le variazioni del pavimento stesso causate dagli sbalzi termici. Ancora oggi alcune realtà effettuano una produzione di pavimenti in cotto antico, pianelle, tavelle ancora in modo artigianale. Un’artigianalità che, oltre a garantire prestazioni fisio-meccaniche superiori, conferisce sfumature superficiali che fanno del singolo un manufatto unico. Questa unicità nasce fin dalle prime fasi della produzione quando l’argilla viene impastata in modo tale che il mattone fatto a mano risulta più poroso, continua durante il processo di essiccamento, fino ad arrivare alla lunga cottura portata oltre i 1000° C allo scopo di renderlo inattaccabile da gelo e calore.

A loft in the Navigli area of Milan, the ex workshop of artist Arnaldo Pomodoro, is the setting for this home-cum-studio.
It has a scattering of rustic items that bears witness to a renovation that has maintained the peculiarities and enhanced some of the characteristic structures. Old objects that the landlord feels have spirit, such as the marble Genoese sink with drip tray found in a chicken pen, the table made with salvaged wood with outer frame in antiqued wood, or the walled shelf that was once a mill wheel. The kitchen, designed by La Chiave di Volta (who carried out the work) is in wood and has antiqued solid wood panels.

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