L’ottimizzazione del processo progettuale

Il concetto di sostenibilità ambientale applicata all’oggetto edilizio fa oramai parte del senso comune, si è anzi esteso all’intera filiera di produzione delle singole componenti.
L’equazione della sostenibilità è diventata sempre più complessa ma la sua soluzione non è nell’adozione di standard assunti in modo acritico (riferiti all’edificio o alle singole componenti) ma risiede nelle scelte progettuali: la centralità deve tornare al progetto ed alla consapevolezza di progettisti e committenti.
L’edificio virtuoso a Trento è inefficiente a Palermo, non esiste una formula magica valida ovunque. È necessario evitare ai tecnici di disperdere tempo ed energie per operazioni spesso inutili e non controllate, in modo che possano dedicarsi ad una più meditata azione progettuale.
I produttori di materiali e componenti, per mezzo del web, rendono disponibili infinite banche dati con soluzioni sui pacchetti da impiegare per l’involucro edilizio e schede tecniche sui materiali. Ma come orientarsi in questo mare magnum?
È per queste ragioni che il consorzio Stile 21 ed il Consorzio Ferrara Ricerche, mediante il coinvolgimento del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, hanno sviluppato uno strumento di orientamento nella scelta delle soluzioni tecnologiche per la costruzione di edifici in legno.
Il Wood Digital Tutor, è molto di più di un catalogo on-line.
Si propone come una vera e propria guida alla scelta, prevedendo una serie di step successivi in cui il progettista specifica la zona climatica, la zona sismica, il sistema costruttivo da impiegare (X-LAM, Platform o misto), il nodo da cui partire per l’approfondimento (parete-solaio, parete-copertura), scegliendo infine il tipo di finitura.
Alcune animazioni mostrano le fasi di montaggio ed alla fine, dopo qualche minuto di navigazione, il progettista può scaricare il nodo completo in 2d (in formato dwg e pdf comprendente il riassunto delle performance termiche, acustiche e di resistenza al fuoco) ed in 3d navigabile, per esplorare la complessità del giunto nello spazio e rendersi conto delle eventuali problematiche di posa.
Il materiale che viene reso disponibile è quindi il frutto di una selezione che tiene assieme molte delle variabili dell’equazione di sostenibilità ed il progettista attinge ad una banca dati di oltre 450 combinazioni che, se proposte senza alcun filtro di selezione, contribuirebbero alla confusione generale. Al contrario, fornire ai tecnici uno strumento utile e di guida alla scelta vuol dire contribuire ad ottimizzare il processo progettuale. I risultati ottenuti sono il frutto di una virtuosa collaborazione tra il mondo della produzione e quello della ricerca e della formazione che fa da ponte tra il primo ed il mondo delle professioni. Troppo spesso Università, industria e professioni sembrano parlare linguaggi differenti laddove l’unica chiave per lo sviluppo risiede nel trasferimento dei saperi, nel saper comunicare i valori dell’innovazione, sapendo intercettare le esigenze di tutti gli attori del processo.Carlo Bughi, architetto libero professionista, professore a contratto presso la Facoltà di Architettura di Ferrara. Coordina le attività di gruppi di lavoro, guidati da Marcello Balzani nell’ambito delle attività del Consorzio Ferrara Ricerche e del Laboratorio TekneHub del Tecnopolo dell’Università di Ferrara afferente alla Piattaforma Costruzioni Rete Alta Tecnologia Regione Emilia-Romagna Piattaforma Costruzioni, per il trasferimento tecnologico nei rapporti Università/impresa/professioni. Cura con Giuseppe Dosi il sito www.faftram.it per la didattica multimediale per studenti e professionisti.

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