Parlano di un tempo lontano, gli armadi dipinti, quando l’arte documentava un modo di vivere. Nell’opera dell’antiquario si distinguono coloro che sanno andare a scovare i pezzi rari. La ricerca è il punto di partenza: la manualità nel trattare le superfici è la seconda. Ma se manca la capacità di individuare mobili antichi che valga la pena di riportare in auge riscattandoli dall’oblio e dalla muffa, l’abilità manuale finisce per riversarsi su elementi intrinsecamente di scarsa qualità. Armadi dipinti, qualcosa che ormai nessuno forse si sognerebbe di realizzare. Ma si trovano ancora: risalgono all’800, al ‘700. Vengono da zone anche appartate: ricordano un’arte diffusa in epoche diverse dalla nostra. Questa completezza nell’approccio al restauro, cioè il congiungersi di capacità di ricerca e di abilità manuali e squisitamente tecniche, è ravvisabile in antiquari di eccellenza come Alberto Sacco Sonador.
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