Relax

Servizio di: Nausicaa Ferrini

Sono spazi rasserenanti che inducono al sogno, al relax e alla meditazione quelli proposti da Lisa Skolnik nel libro “Sleeping Spaces”. Attraverso una collezione di fotografie di interni ed esterni l’autrice pone l’accento sull’importanza dell’arredo per abbandonarsi al piacere del riposo.

Sono poche le certezze nella vita; una di queste, che trova tutti d’accordo, è il bisogno e il piacere di dormire. Lisa Skolnik autrice di “Sleeping Spaces” edito da Rockport fa riflettere sul fatto che passiamo quasi un terzo della
nostra vita dormendo e che quindi è necessario privilegiare i luoghi deputati al sonno e al riposo. Come? Sfogliando le pagine del volume si rimane incantati di fronte a splendide fotografie di interni, ambientazioni studiate ad hoc per ottenere il massimo relax. Occorre davvero poco per creare spazi rasserenanti che influiscano positivamente sull’umore; è importante trovare la giusta collocazione degli elementi d’arredo a cominciare dal letto, studiare la scelta dei colori e abbinarli ai tessuti; tendaggi e addobbi aumentano la sensazione di raccoglimento necessaria per abbandonarsi al sonno.

Nelle foto: Ci sono stanze più adatte di altre dove creare un’atmosfera intima e raccolta. Le camere da letto in mansarda sotto i tetti a spiovente offrono uno spazio riservato ideale per rilassarsi; un arredo basso ed orizzontale completa l’opera.
Il letto è assoluto protagonista, incastonato in una nicchia fra pareti “sagomate”. Candore e luminosità si diffondono nella stanza, quasi un “santuario” del sonno.
Secondo l’ideale estetico giapponese la serenità nasce anche dalla contemplazione della natura; le finestre della
camera da letto sono occhi aperti sull’esterno, sul mutare delle stagioni. Per elevarsi spiritualmente l’arredo deve essere essenziale, lo spazio quasi vuoto.

Nelle foto: Lo spazio del relax è denso di creatività; una chaise longue, un tavolino, una lampada delineano un’area di lettura.
Una camera da letto uniforme ed eterea. Il verde delle piante arricchisce l’arredo con freschezza e poesia.

Nelle foto: Potrebbe essere definito un “pensatoio”, una stanza studio per riflettere e rigenerarsi. L’autrice Lisa Skolnik sottolinea nelle pagine del suo libro l’importanza di creare all’interno della propria casa uno spazio di sosta, come questo, dove poter leggere un libro, o sorseggiare in totale relax un bicchere di cognac, oppure stare
semplicemente senza fare niente, e oziare…
Una camera da letto in stile orientale. Il letto è formato da una piattaforma bassa che richiama alla mente il tatami.
Anche i pannelli alle pareti sono reminescenze del pannello “Shoji”. Le tende a listarelle enfatizzano l’orizzontalità dello spazio.

Nelle foto: Un panorama mozzafiato invoglia a fermarsi a contemplarlo. Perché allora non disporre nelle vicinanze un lettino dove sedersi o sdraiarsi? L’estetica orientale insegna.
Il pannello dai colori sgargianti è posto dietro al letto per non turbare il sonno durante la notte, mentre ha una funzione “energizzante” di giorno.
Luce e colore insieme creano un bagliore rasserenante in grado di scaldare la stanza più minimalista.

In Edicola

Nelle foto: Lisa Skolnik dopo avere mostrato con scenografiche ambientazioni come arredare al meglio una stanza della propria casa per trarne il massimo relax, sposta l’attenzione sugli spazi esterni. All’aperto, su una spiaggia in riva al mare, è ancora più semplice godersi qualche ora di pace. Complice un lettino pieghevole, qualche cuscino e una coperta. Basta davvero poco…
Cosa c’è di più rilassante che addormentarsi facendosi cullare dal dondolìo di un’amaca?

Nelle foto: In vacanza, rinunciando alle comodità degli alberghi, si può creare un giaciglio da sogno all’interno di una tenda, prendendo esempio dai nomadi beduini. Riti arcaici come l’accensione del fuoco e il contatto
con la natura, conducono la mente ad uno stato di vero benessere.
Una stanza da letto a cielo aperto. L’intreccio di canne di bambù crea un leggero riparo e un tessuto appeso ai sostegni aumenta la privacy.

Tutte le immagini di questo servizio sono tratte dal volume: Slepping spaces di Lisa Skolnik, Edito da Rockport Publishers

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