Reggio Calabria – Bova


DIOCESI DI REGGIO CALABRIA – BOVA
Concluso l’inventario dei beni

È tra le poche diocesi italiane che hanno concluso l’inventario informatizzato dei beni ar tistici e storici mobili, promosso a livello nazionale dalla Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e subito ha fatto di tale operazione uno strumento di promozione culturale.
Cofinanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena l’inventariazione è stata avviata nell’anno 1997 e ha visto impegnati catalogatori e fotografi, coordinati negli anni dal Direttore dell’Ufficio Beni Culturali diocesano e, in qualità di responsabile scientifico, dal Prof. Arch. Renato Laganà.
Il risultato è una ricca e cospicua banca dati composta da 18.016 schede relative a dipinti, sculture, oreficerie e manufatti tessili databili tra XI e XXI secolo e custoditi in 239 edifici di proprietà ecclesiastica (chiese parrocchiali e sussidiarie, il Seminario, il Palazzo arcivescovile).
Alla presentazione, presieduta nel giugno scorso da S.E. Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo di Reggio Calabria – Bova e introdotta e moderata dal can.
Antonio Foderaro, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria, sono intervenuti Mons. Luigi Renzo, Vescovo delegato per i Beni Culturali dalla Conferenza Episcopale Calabra; l’Ing. Paolo Martino, direttore dell’Ufficio BCE della CEC; il Dr. Fabio De Chirico, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria.

La presentazione dell’avvenuta inventariazione e,
a destra, un momento della presentazione della
successiva mostra di argenti a Reggio Calabria.

Mons. Giancarlo Santi, Presidente della Fondazione Sant’Ambrogio di Milano ha relazionato sul tema Forme di valorizzazione pastorale e culturale dell’Inventario CEI-OA, mettendo in evidenza che l’inventario, anche se realizzato "a tappeto", consente di avere un patrimonio di conoscenze composto di testi e di immagini che, "grazie alle mille risorse dell’informatica", può essere consultato non solo dai responsabili dei beni inventariati (parrocchie e diocesi)
ma anche dagli enti pubblici e da un pubblico molto vario.
Le sue schede possono inoltre essere arricchite, aggiornate, approfondite, periodicamente verificate, incrociate e messe a confronto le une con le altre e diverranno ancora più stimolanti allorquando si concluderanno gli altri inventari già avviati (biblioteche ecclesiastiche, archivi ecclesiatici, chiese) che consentiranno di gestire i dati raccolti in forma integrata.
Il can. Domenico Marturano, attuale Direttore dell’Ufficio Beni Culturali diocesano, ha illustrato le linee guida del progetto mentre l’Arch. Renato Laganà ha messo in evidenza il valore scientifico della schedatura e la D.ssa Lucia Lojacono, Vice-Direttore dell’Ufficio Beni Culturali diocesano, ne ha esplicitato i contenuti.
Due eventi hanno attuato quanto auspicato nel convegno. Il primo a Bova, tra il 14 ed il 17 agosto, nella sede del Comune, con la mostra Il bello, il sacro, l’antico. L’Inventario dei beni culturali ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova: gli argenti sacri di Bova.
Il secondo evento, nell’androne del Palazzo Arcivescovile di Reggio Calabria, tra il 13 ed il 16 settembre 2008, ha avuto come tema Il bello, il sacro, l’antico, il nuovo. Argenti sacri del XX secolo nell’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova.
In entrambe le esposizioni, attuate nell’ambito delle iniziative promosse dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato di Reggio Calabria, sono stati allestiti pannelli didattici ed esposti argenti sacri.

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Pubblicato in FARE

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