Progetti

progetto di Andrea Llupacchini, architetto

Amore per la bellezza e cura per il dettaglio sono alla base della nuovissima soluzione estetica studiata per le pergole “Classique” e “Grillage”. Si tratta della forma Deco che prevede la disposizione di capitelli su pali opportunamente lavorati e la raffinata sagomatura dei profili esterni presentati dalle travi portanti. Unopiù

Se per scultura intendiamo quel qualcosa capace di trasmettere un insieme di emozioni e sensazioni, utilizzando degli elementi semplici come i materiali, le forme, la luce, le reciproche contrapposizioni plastiche, tensioni e rarefazioni, contrasti ed assonanze spaziali, ecc…, possiamo arrivare a sostenere che lo spazio verde può essere interpretato come una scultura amorfa, che non viene osservata passivamente dall’esterno, ma vissuta intensamente ed attivamente immergendosi nello spazio temporale e divenendone immediatamente parte integrante. L’idea che è alla base del progetto è quella che vede il giardino come prosecuzione dello spazio interno, o addirittura concepire il giardino stesso, come uno spazio interno. Il tutto considerando la possibilità di essere sfruttato per isole, per zone, per funzioni, contemporaneamente od in maniera separata. Le richieste del committente erano fondamentalmente quelle di organizzare lo spazio in maniera suggestiva, tenendo conto delle esigenze di un piccolo rimessaggio per le automobili, e permettendo di assolvere a tutte quelle attività che si potrebbero svolgere in un ambiente domestico e di rappresentanza. Gli strumenti utilizzati per manipolare a fin di bene la natura, sono stati quelli canonici, cioè tutta quella gamma di esperienze che ci derivano dalle culture più antiche e più evolute nel concepire questi spazi, come ad esempio quelle orientali. L’uso di materiali naturali differenti come la pietra o il legno; di superfici piane o curvilinee; dell’acqua, ecc…., il tutto miscelato in un gioco sapiente di luci ed ombre che rende grande fascino allo spazio, mantenendone le caratteristiche di flessibilità compositiva e funzionalità ideativa. Il progetto tiene conto nel suo complesso di un insieme di numerosissimi elementi compositivi, forse apparentemente anche troppi; in realtà la forza del progetto stesso è proprio in questo. Considerando, infatti, il percorso che va dallo studio delle essenze arboree e della loro complessa articolazione sino all’uso esasperato dei materiali. Le contrapposizioni spaziali tra elementi rettilinei, elementi curvilinei, superfici materiche piane o curve, verde, luci, ombre, acqua, ecc…., tutto volto a ricreare uno spazio al limite del metafisico con un retro altamente funzionale. Il tutto articolato per isole: relax, lettura, barbecue, pranzo, ospiti, prato, parcheggio, ecc…. Quindi il concepire il giardino inteso come spazio scultoreo, dove la scultura è rappresentata dallo spazio stesso, rappresenta secondo il progettista una delle possibili direzioni di avanguardia contemporanea della progettazione di questi ambienti.

LE PAVIMENTAZIONI sono state articolate su quattro differenti tipi distinti per forma, materiale, colore e funzione. La prima pavimentazione in esame è quella del percorso sinuoso che dalla zona parcheggio arriva sino alla zona pranzo esterno, collegata direttamente con gli interni dell’abitazione: questa è stata realizzata con delle pietre di fiume suddivise in piccoli blocchi dalla forma plastica e fantasiosa. Idealmente il percorso suddetto si prolunga oltre, in una specie di area chiusa, che acquista una sua valenza e dignità di luogo appartato, ma concatenato. La seconda pavimentazione è quella della zona carrabile (quindi strettamente legata alle caratteristiche di resistenza all’usura, alla facile drenabilità ed alla semplice manutenzione). Il terzo tipo di pavimentazione è posizionato subito all’esterno dell’abitazione ed è composto da una superficie ottenuta dalla frantumazione di blocchi di porfido amalgamati in pasta di cemento con giunti non stuccati. La quarta ed ultima tipologia delle pavimentazioni ideate, è quella delle isole dedicate (spazio pranzo legato alla preparazione al barbecue), anch’essa realizzata in pietre di fiume con differente grandezza degli inerti, disposizione geometrica su direttrici principali degli inerti stessi e colore ottenuto per pigmentazione delle stuccature in malta di cemento.

Barbecue a tre o cinque fuochi (rispettivamente € 620,00 e € 775,00) dotato di due ruote che ne consentono pratici spostamenti. Ha struttura in legno naturale ed è fornito già completo di girarrosto e telo di coperture in PVC.
“Lazy Susan” è un tavolo tondo con piano di pietra peperino rosa o grigio, dotato di un pratico elemento girevole e costituito da una solida base di ferro zincato e verniciato.
La copertura ombreggiante “Gipsy” realizzata in acrilico di colore bianco ripara dal sole e dall’umidità. Può resistere a venti fino a 50km/h.

LA COPERTURA DEL PARCHEGGIO è stata concepita come una struttura portante a sbalzo in tubolari d’acciaio (a sbalzo in modo da non avere piastrini che limitassero la capacità di manovra delle auto); su tale struttura è stato appoggiato un secondo livello costituito da lastre in policarbonato alveolare removibile (per la pulizia e manutenzione), inserite all’interno di binari centinati collocati sui tubolari portanti. Infine il terzo ed ultimo livello di questo pacchetto sandwich di copertura è costituito da un grigliato predisposto per consentire a delle piante rampicanti, di andare a costituire lo strato naturale di finitura superficiale della parte esterna. Il risutato finale è quello di una copertura verde con la reale funzionalità di un riparo dagli agenti atmosferici. Tutta la pavimentazione sottostante alla suddetta area parcheggio è costituita da elementimodulari carrabili.

Le “florpanche” sono realizzate con elementi di pino impregnato, dotate di piedini regolabili per il livellamento. Sono disponibili nella misura di m1x1 in più altezze e con varie possibilità di sedute. Da € 821,00
“Covercar” disponibile nelle profondità m 4,50 5,78 possono essere forniti oltre che con coperture permanenti in legno e guaina, anche con poperture ombreggianti in stuoie di bambù e telo. Da € 914,00. Sono prodotti da Unopiù


LA DORSALE ATTREZZATA
è realizzata da una serie di tanti piccoli setti di dimensioni variabili in altezza e larghezza, con la sola costante dello spessore che ne renda la leggibilità del continuum. Questa dorsale rende innanzitutto inquietante per fascino lo spazio che subisce delle compressioni e dilatazioni eccezionali, delimitando allo stesso tempo, una sorta di confine o muro contenitivo del fronte dedicato a verde a cespugli e rampicanti. Parallelamente, però, costituisce una dorsale attrezzata sulla quale ci si può sedere, posizionare delle fioriere o dei vasi, riquadrare degli scorci prospettici, inserire delle sculture per esterni, ecc… Fondamentale comunque è la funzione aggregativa che viene assorbita dalla dorsale nel caso per esempio di party, con amici o più persone ospiti, in quanto la possibilità di sedersi che si sviluppa lungo tutta l’estensione maggiore del giardino, ne definisce una lettura funzionale. L’insieme delle illuminazioni naturali ed artificiali rende altissima suggestività all’insieme. Sia la dorsale che i setti sono realizzati con una finitura superficiale in listelli sottilissimi di travertino bocciardato disposti in ricorsi orizzontali con fughe a perdere, che esaltando l’effetto dell’orizzontalità rendono più efficace il riscontro plastico delle curvature ed il fascino dell’uso della pietra naturale rivisitata in chiave moderna.

I GRIGLIATI IN LEGNO sono appoggiati tra la dorsale ed i setti secondo delle forme molto semplici di matrice rettangolare, volti a contrastare morfologicamente tutto il mondo curvilineo sinora descritto. Tali grigliati possono essere attrezzati con delle coperture telate o cotuire l’appoggio per piante rampicanti che risalendo sui setti realizzino una sorta di continuità orizzontale e verticale.

I SETTI IN MURATURA: una delle esigenze imprescindibili del progettista è stata quella della presenza e dell’articolazione dello spazio attraverso l’uso di diaframmi. Gerarchicamente il tutto è stato concepito intorno ad un doppio ordine di diaframmi: i setti in muratura e la dorsale attrezzata. Queste superfici che per forma ed articolazione spaziale, assumono anche grazie alle bucature in esse ricavate, un forte valore scultoreo. Ma attenzione, questi setti non sono solamente superfici effimere volte ad articolare e deformare lo spazio, esse in realtà rivestono una plurima valenza funzionale, sia nel sostenere dei grigliati sia per altri accorgimenti appresso descritti, come ad esempio sedute, fioriere, ecc… Le bucature realizzate all’interno di questi setti sono state generate dallo studio prospettico degli scorci, in modo da offrire delle viste suggestive e differenti, in base ai diversi punti di vista. La superficie diviene così, una sorta di cornice ad un quadro ritagliato nello spazio e composto dallo spazio stesso nella sua mutabilità e variabilità temporale.

LE SCHERMATURE nate dall’esigenza di dover coprire in qualche modo alla vista, dei locali tecnici come ad esempio la piccola centrale termica ed un piccolo magazzino attrezzi, ha spinto il progettista ad ideare una struttura schermo in palline di legno tenute assieme da una struttura a scomparsa in acciaio inox. Il bris soleil curvilineo lascia intravedere la continuità spaziale senza permettere però di distinguere tra le sagome se esiste un ordine o un disordine o un brutto e un bello. Il gioco di connessioni e correlazioni trova in questa stratificazione tridimensionale in legno naturale l’ennesimo spunto e strumento di articolazione ed elaborazione spaziale.

“Obelischi, vasi e piedestalli in ferro” naturale ossidato con finitura trasparente satinata creano, grazie al leggero intreccio delle loro aeree strutture, scultorei effetti decorativi per particolari ambienti.
Da € 201.00, Unopiù

L’OMBRA E L’ACQUA che rappresentano la dimensione ascetica degli spazi verdi di cultura orientale, in questo progetto divengono elementi variabili fondamentali dei quali l’insieme sin qui descritto non può fare a meno, presenza non invadente ma allo stesso tempo basilare per tutto il meccanismo ideativo. L’acqua è collocata in una posizione strategica che permette la sua vista dall’interno dell’appartamento (pensiamo al gioco di riflessi che con luci naturali ed artificiali rende vibrante la parete curvilinea in listellare di travertino). La superficie si raddoppia in altezza grazie alla specularità del piccolo specchio d’acqua collocato nel cuore del prato. L’ombra (cioè le tonalità modulate della luce), è leggibile e variabile in ogni singola parte del progetto, nelle bucature dei setti, nei grigliati, nel portico esterno, ecc. Gli ombrelloni sono un elemento di rottura, di precarietà, in contrasto con lo spazio in apparenza finito e costruito del giardino; tessuti chiari, grandezze diverse, possibilità di oscillare nell’innesto del basamento.

 

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