La Cina sta vivendo una urbanizzazione esplosiva e tale problematica deve essere affrontata con particolare sensibilità tenendo l’opportuna considerazione per le risorse naturali e umane.
La Norvegia, presente all’Expo 2010 di Shanghai con il padiglione denominato “Powered by Nature”, dà il suo contributo per un programma teso alla soluzione delle problematiche connesse alla intensa attività di urbanizzazione mediante la presentazione di progetti architettonici che hanno quale obiettivo la facilitazione della sostenibilità sociale, il risanamento di aree pubbliche ricreative e la realizzazione di strutture urbane che ben si armonizzano con l’ambiente.
Il padiglione è composto da quindici “alberi” assemblati che creano una “foresta” sensoriale e multifunzionale; un paesaggio complesso che incoraggia l’attività fisica e sociale promuovendo, nel contempo, i principi sostenibili.
La struttura è costituita da legno e bambù. La tecnologia che viene utilizzata per depurare l’acqua, fornire il condizionamento dell’aria e l’energia solare diviene parte integrante dell’esposizione.
Un futuro sostenibile non è il ri-utilizzare materiali ma una consapevolezza e comprensione dei cicli di lungo termine. Al di là di questo intendimento il padiglione è composto da un edificio prefabbricato di quindici “alberi” costruiti in legno. La struttura ad “alberi” consente a ogni componente di essere autonomo e combinato con gli altri componenti. Dopo l’Expo ognuno degli alberi dell’esposizione potrà essere facilmente smantellato e riallocato.
Diversi esempi sono un’installazione di un parco, di un campo giochi o un punto di socializzazione. Le comunità locali sono invitate a definire un appropriato utilizzo futuro delle singole componenti al termine dell’Expo 2010.
L’intenzione del progetto era di creare un nuovo complesso attraverso la connessione sinergica delle differenti discipline, culture e processi di sviluppo. Questo nuovo complesso è espresso quale paesaggio evocativo ed eterogeneo che combina la cultura, il commercio la tecnologia e l’arte norvegese e cinese. Ci sono varie forme di interazione ed esperienze così come interpretazioni della natura norvegese in relazione allo sviluppo urbano. Ogni albero funziona simultaneamente quale costruzione, rivestimento, infrastruttura (aria condizionata, fornitura d’acqua ed energia, illuminazione ecc.), arredo, campo giochi e dispositivo per la fornitura di informazioni. Tutte queste funzioni sono intrecciate in una struttura multifunzionale.
La scelta del legno lamellare per la costruzione principale è stata fatta per diminuire l’impatto ambientale.
Come materiale rinnovabile, il legno porta benefici all’ambiente mediante l’immagazzinaggio dell’anidride carbonica consentendone, ove necessario, la facile assimilazione in nuovi cicli. Ogni “albero” è costituito da un tetto in tessuto, quattro “rami”, un “tronco” e delle “radici”. I componenti dei quindici “alberi” possono essere agevolmente “impacchettati” per consentire l’utilizzo ottimale e il facile trasporto. Una tipologia di legno recentemente sviluppata in Cina, GluBam – bambù lamellare incollato, sarà utilizzata per le strutture di supporto secondarie, l’esposizione e la maggior parte delle superfici del padiglione. Il tetto del padiglione è una sorta di vela realizzata in membrana. Il tessuto ripara dai raggi del sole e nel contempo distribuisce una luce diffusa facendo risparmiare l’energia per l’illuminazione interna. Il tessuto riduce il corpo strutturale ed è facile da trasportare per un nuovo utilizzo.
Il padiglione segue una concezione di basso impiego di energia. I pannelli solari, la raccolta dell’acqua e la regolazione dell’aria sono tutti integrati nell’architettura e fanno parte dell’esposizione. La Norvegia è in prima linea per quanto riguarda la tecnologia per la depurazione dell’acqua e questi sistemi sono utilizzati per depurare l’acqua piovana raccolta sul tetto del padiglione.
Questa tecnologia è resa visibile e comprensibile al pubblico che è invitato a sorseggiare acqua fresca e potabile dai rubinetti. Il sistema di ventilazione utilizza energia naturale (effetto camino più vento).
In Norvegia le attività naturale e culturali sono strettamente correlate. L’esibizione è tesa a mostrare i differenti aspetti di questa importante relazione tramite i progetti e i film che vengono mostrati nello spazio sotto gli “alberi”. Le radici degli “alberi” sono modellate in modo da consentire l’associazione con quattro caratteristici paesaggi norvegesi: la costa, la foresta, i fiordi e l’artico.
Le caratteristiche spaziali e le qualità intrinseche di questi paesaggi sono alla base del design delle zone interne del padiglione. Anche l’infrastruttura è integrata nelle radici con camere di ventilazione collegate con pareti di glubam perforate secondo modelli che si adattano ai differenti paesaggi. Tutti gli elementi sono prefabbricati e ricavati da tavole di bambù spesse tre centimetri.
L’intero padiglione sarà una forte esperienza sensoriale utilizzando una combinazione di stimoli visivi, tattili, uditivi e fisici che creano scenografiche sequenze spaziali.