La giusta misura

L’obiettivo dell’architetto nel progettare questa villa nell’hinterland milanese è stato quello di proporre una serie di volumi compatti, una giusta misura all’edificato: soprattutto quando si cerca di coinvolgere il verde, di abbracciarlo, diventa facile cadere nell’errore di proporre una pianta eccessivamente libera, frutto di pura sperimentazione funzionalista e slegata dal contesto.L’architettura invece si organizza armonicamente in due corpi: uno, principale e padronale che adotta la misura compatta e definita degli edifici storici circostanti, l’altro che invece è destinato a diventare l’ala degli ospiti e che si presenta come un corpo basso, nascosto alla strada, a delineare un cortile interno, uno spazio nello spazio, più intimo e riservato.
Il cortile così definito diventa uno spazio di implosione del verde, un nucleo interno, che arricchisce il giardino di prospettive e significati nuovi.Non poteva mancare in questo spazio una bella piscina, realizzata con pannelli perimetrali in lega di alluminio laminati con vetroresina e fondo in cemento armato, rivestimento di vetroresina e bordi in beola grigia a finitura fiammata.Giovanni Ronzoni, architetto
Nel 1980 fonda lo Studio Ronzoni che comprende lo spazio operativo di Progettazione e uno Spazio Galleria, che ospita sculture proprie e una collezione in progress, eventi e installazioni.
Ha firmato ville ed edifici minimalisti, concept e realizzazioni di prestigiosi store nei centri storici di Milano, Monza, Perugia e Fukuoka (Giappone) e restyling di appartamenti. Parallelamente si occupa di Urbanistica e Paesaggio.
Recente è lo studio di fattibilità e del progetto esecutivo per il nuovo centro polifunzionale di Lissone.
La sobrietà è il manifesto dell’architettura proposta, che vuole essere silenziosa e preferisce lasciar parlare le voci già presenti nel luogo, senza sovrapporsi.
Da qui le forme essenziali, concepite secondo un linguaggio architettonico volutamente ultimo e subordinato.