C’è la scala: prima di tutto si manifesta l’elevazione. E la piscina si mostra nel suo essere oggetto architettonico e allo stesso tempo arredo dello spazio aperto. Quando sta a livello del prato, la piscina tende ad assumere le caratteristiche del piccolo lago privato.
Elevata sopra la terra, al di là della maggiore semplicità di installazione, la piscina offre la visione della massa d’acqua come qualcosa di scultoreo: il liquido diventa forma.
La struttura di questa piscina è studiata per essere montata fuori terra, interrata, seminterrata oppure appoggiata a un terrazzamento naturale o artificiale, su di un piano in cemento o in pavimento liscio con una portata minima di 1200 kg/m². I montanti del traliccio sono in acciaio zincato a caldo e verniciato a polvere con piastre di fissaggio a terra in acciaio inox.
I longheroni del traliccio sono in acciaio zincato verniciato a polvere. Gli elementi di regolazione e la bulloneria sono in acciaio inossidabile. La struttura per interro totale o parziale, prevede pannelli aggiuntivi e cavallotti supplementari di ancoraggio in acciaio zincato.
Nel complesso, un’idea che si fonda sull’autonomia strutturale della piscina: ne consegue una totale libertà nella scelta del luogo e del modo di installazione. Nel caso di piscine fuori terra o seminterrate – come quella qui mostrata – le pareti possono essere definite in modo tale da coordinarle al meglio con quanto le attornia.
La piscina resta ben visibile con la sua struttura, ed è amovibile, “reversibile” con facilità, pur essendo solida e permanente.
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