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Piante e condizioni termiche
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Ogni pianta abbisogna dunque di un trattamento individuale che tenga conto della sua origine, e anche delle condizioni termiche del posto. Se temperatura, luce e acqua rappresentano i tre punti fondamentali da curare per pensare di tenere in casa delle piante, è anche vero che la disposizione ha la sua importanza. Una delle possibilità più semplici, ma di buon effetto estetico, è la coppa che contiene diverse specie raggruppate. In tal caso sarà bene mettere insieme piante che hanno la stessa crescita per evitare che quelle più lente vengano soffocate da quelle più vigorose, e ancora occorrerà rispettare lo spazio vitale di ciascuna in conformità dei bisogni in fatto di luce, di temperatura, di umidità, di composizione di substrato. Si possono evidentemente piantare insieme dei vegetali più o meno della stessa altezza, nel quale caso si può rompere la monotonia dell’insieme con una o più pietre. Un bell’effetto può essere ottenuto anche con dei grossi blocchi (travertino, tufo calcareo o eruttivo) piazzati in una vasca che contiene dell’acqua. Non bisogna dimenticare che le piante d’appartamento, soprattutto le più delicate, vanno acquistate nella tarda primavera, quando le condizioni degli appartamenti sono abbastanza simili a quelle delle serre dei vivaisti; in tal modo si ambientano gradualmente e non riscuotono danni. Al contrario, nel periodo invernale, una pianta trasferita da una serra a un appartamento si trova a dover affrontare improvvisamente condizioni molto diverse e rischia di morire, se non viene ben curata nel primo periodo. Dopo questi pochi suggerimenti, giacché non è a noi in questa sede che spetta di fare un vero e proprio trattato o manuale sulle piante, ci preme invece di incoraggiare tutti, assolutamente tutti, a riempire la casa di verde, a diventare se proprio non dei maniaci, certamente dei grandissimi appassionati di piante in casa perché coltivarle è sempre un piacere, vederle star bene è una soddisfazione e sistemarle accanto alle cose che più amiamo è una gioia.
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CAMELLIA JAPONICA (Camelia, Theaceae) Proveniente dal Giappone e dalla Corea, varia in altezza dai 2 ai 6 metri, con un diametro da 1,5 a 4,5 metri. Le foglie sono cuoiose, lucide e acuminate all’apice. Fiorisce da febbraio a maggio ed è piuttosto sensibile al freddo. Preferisce i climi temperati e la posizione d’ombra. è consigliabile la coltivazione in serra fredda.
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ANTHURJUM SCHERZERIANUM (Anturio, Araceae) Viene dall’America Centrale, ha un’altezza che varia dai 25 ai 50 cm e un diametro sui 30/40 cm. Le foglie sono lanceolate, verde scuro, con spate cuoriformi e spadice ricurvo, di colore rosso o aranciogiallo. Temperatura ideale: 13°C In casa meglio tenere i vasi su vassoi pieni di ghiaietto, che deve essere sempre molto umido.
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“FICUS” IMPERAT Elegante e insuperato, il “vecchio” benjamin è una pianta ideale per qualsiasi ambiente. In questo caso è un arredo determinante in un punto di passaggio che diversamente sarebbe decisamente “nudo”. Merita uno sguardo pieno di affetto.
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TANTA LUCE Quando si ha la fortuna di avere un soggiorno con delle grandi vetrate da cui arriva tanta luce, sarebbe folle non pensare a una bella fioriera destinata ad accogliere ogni sorta di piante, da seguire e da amare come un bene inestimabile.
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IN GABBIA Sembra destinata a dei piccoli volatili, e invece ospita una bella pianta fiorita che si sdoppia nel grande specchio di un ingresso importante. È senz’altro un’idea da copiare: la nostra pianta preferita sarà più preziosa “imprigionata”.
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POST MODERN Un angolo pranzo in bianco e nero, dal tono vagamente post modern, con pavimento in parquet e ricche
tende rigorosamente bianche. La cascata verde di una delle tante varietà di edera smuove e rallegra piacevolmente tutto l’insieme.
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CISSUS (Vitaceae) La specie “antarctica” è la più diffusa e viene dall’Australia. Le foglie, verde scuro, lucide, ovalioblunghe, a margini dentati, sono acuminate all’apice. Richiede una temperatura invernale sui 10°C e un ambiente ventilato privo di correnti d’aria.
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UN ANGOLO VERDE
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