PERSONALITÀ INTENSA, TRA ARTE E DESIGN


Un progetto d’interni fortemente caratterizzato nei volumi, nella scelta dei materiali, nei colori.

Progetto architettonico di Gottardo Virdis, architetto
Progetto d’interni di Carlo Forti, architetto
Servizio e testo di Romina Emili, architetto
Foto Athos Lecce

Siamo a casa di Angelo, un medico fiorentino stregato dalla Sardegna, da anni definitivamente trasferitosi a Pittulongu e operativo all’ospedale di Olbia. Il design e l’arte di questa bella villa si uniscono ad un ricercato lavoro di artigianato
locale e danno vita ad ambienti sapientemente collegati, definiti in ogni dettaglio.

Il pavimento in resina bianca è l’elegante e luminoso
appoggio di uno spazio che cerca la vastità.

Divano “Flap, Edra; camino “Gyrofocus”, Focus, distribuito da Celsius Italia; chaise longue, Alias; tavolo basso, Cappellini;
pavimenti in resina, Gobbetto;
porta in ferro su disegno, ispirata a un portale del ‘500; scala ellittica, con finitura in resina su pavimento e pareti;
decorazioni in ferro di Gianni Zippi (Olbia).

Una chiara ispirazione di origine teatrale traduce in spazio il gusto dei proprietari, interpretato da un’équipe di architetti (Carlo Forti per gli interni, Gottardo Virdis per la struttura architettonica e A. Selvaggio nella fase di cantiere) che hanno lavorato nel rispetto dei loro ambiti, per un risultato corale. L’abitazione ruota tutta attorno ad una zona giorno di forte impatto visivo. Il soggiorno si apre in un vero e proprio abbraccio verso il visitatore, e gioca, con un disegno di pareti curve, a creare un effetto di quinta teatrale all’elemento “vivo” della sala: il camino.

La pietra della campagna sarda (di origine granitica), tagliata in
grossi e irregolari conci, è struttura esterna e rivestimento interno.

Cucina “Grand chef”, Boffi; tavolo “Tulip” di Eero Saarinen, Knoll; pavimento in resina, Gobbetto;
divani bianchi, Cinova; tavoli in legno di importazione (Mongolia); poltrone esterne “Little Albert” di Ron Arad, Moroso.

Nell’immagine piccola, l’esterno dell’abitazione, per la quale è stata utilizzata, come rivestimento, una pietra locale (provenienza Alà dei Sardi) lasciata a vista all’interno della cucina.

Un modello storico e rivoluzionario nella sua concezione tecnica e spaziale. Il percorso della casa è chiaramente circolare, gli ambienti si affacciano con energia sul soggiorno.
La cucina è un ambiente “ruvido”, che si manifesta nel contrasto tra il solaio in legno, la parete in pietra viva del luogo, tagliata in conci grossi e irregolari, e in pezzi di design contemporaneo espressi da basi e colonne tecniche. I grandi divani sono sempre bianchi, femminili e sinuosi: scelti per sostare e guardare agli oggetti e al
mare come si guarda ad uno stato d’animo. Una casa che è la ricerca profonda di un centro, di un punto nevralgico dal quale l’energia si diparte per diventare luce e leggerezza sul perimetro, verso l’aria della Sardegna. Gli infissi
scorrevoli in alluminio si aprono completamente alla violenza della luce esterna.

Biografia

ANGELO VANNINI, medico
Nato a Firenze nel 1955, Angelo Vannini si laurea in Medicina con una
specializzazione in Chirurgia Generale e poi Ginecologia. Di mamma
sarda, frequenta la Sardegna da bambino, quando andava con i genitori a
trovare i nonni. Riconosce di esserne da sempre innamorato. Si sposa a
Firenze con Susanna, e decide nel 1989 di trasferirsi con lei (anche lei di
mamma sarda), ad Olbia, dove entrambi vivono e lavorano tutt’ora.
Se non avesse fatto il medico, Angelo confessa che sarebbe diventato un
architetto, vista la sua seria passione per il design contemporaneo e l’architettura tutta. Ama la bellezza, la musica, l’arte antica e quella contemporanea.
Ama profondamente la lettura e, soprattutto, ama il mare, il profumo
della Sardegna, la natura, la pietra delle campagne che circondano Olbia.

QUALITÀ DELL’INTERVENTO

Centralità del progetto: realizzare uno sviluppo fluido degli ambienti, che trovino nella zona living un centro propulsore.
Innovazione: le pareti curve hanno un ruolo di quinta e direzionano nelle prospettive volute. Sono in muratura, intonacate e rasate.
Tecnica: spatolatura.
Uso dei materiali: pavimento in resina bianca, travi in legno, rivestimenti in pietra a vista del luogo e finiture in resina.
Nuove tecnologie: sistema di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria ed integrazione del riscaldamento.

È uno spazio dove si amalgamano
con equilibrio contrasti decisi.

In giardino, una grande piscina dalla linea curva domina il panorama, in compagnia di grandi pietre/sculture.
La pietra è stata raccolta sul campo e tagliata in cantiere.
Contrasti forti in camera da letto. Decisa l’impronta del legno a soffitto e pavimento, con il blu della quinta che rivolge
il letto verso il mare.
Lampade da terra in cotone bianco di Marcel Wanders e letto, Cappellini.

Luminosità e interconnessione spaziale sono i cardini di un progetto che offre ottiche e volumetrie aperte. I muri lineari talvolta si staccano e diventano quinte curve e colorate. È una casa dove gli occhi corrono liberamente a inquadrare fughe di volumi forti e viste sul mare.

 

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