PER UN’ARCHITETTURA DI QUALITÀ


PADOVA SI CONFERMA CENTRO DELLA CULTURA INTERNAZIONALE

Premio Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin” – IV edizione.

IL GIAPPONESE KONISHI HIKOHITO VINCE IL PREMIO INTERNAZIONALE CON IL PROGETTO DI UN CASALE NELLA PIANURA RURALE DI HOKKAIDO.

Servizio di Caterina Parrello, architetto

 

È l’architetto giapponese Hikohito Konishi, con il progetto di una farmhouse caratterizzata da grande “umiltà e semplicità”, il vincitore della quarta edizione del Premio Internazionale “Barbara Cappochin”, il concorso per progettisti e costruttori che privilegiano la cultura della qualità nell’architettura, promosso dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova insieme alla Regione del Veneto e al Comune di Padova, in collaborazione con l’Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A) e il Consiglio
Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (C.N.A.P.P.C.).

PER SAPERNE DI PIÙ SULL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA

Tutte le opere partecipanti saranno esposte a Padova fino a marzo 2010 nella
Mostra del Premio Internazionale di Architettura: un grande “Tavolo dell’architettura” allestito in Piazza Cavour e progettato dall’ospite d’onore di questa edizione della Biennale, l’architetto Zaha Hadid. Un modo non convenzionale per avvicinare il pubblico ai linguaggi a volte poco immediati dell’architettura contemporanea. Al Teatro Verdi di Padova si terrà la cerimonia ufficiale di premiazione di tutti i vincitori.

A seguire un concerto di Noa, cantante israeliana che ha fatto della musica uno strumento di pace.
La BIENNALE DI ARCHITETTURA “BARBARA CAPPOCHIN” contempla in ogni edizione l’esposizione di un architetto contemporaneo di fama mondiale. Quest’anno il suggestivo Palazzo della Ragione di Padova, ospiterà la mostra dei progetti di Zaha Hadid, un vero e proprio allestimento curato personalmente dall’artista. (A destra render dell’allestimento della mostra curato dall’architetto Zaha Hadid

"Il Premio, che si inserisce all’interno dell’omonima Biennale – ha sottolineato Giuseppe Cappochin, presidente della Fondazione “Barbara Cappochin” e dell’Ordine degli Architetti di Padova – mira a valorizzare l’architettura di qualità come obiettivo che, oggi più che mai, tocca non solo le dimensioni del costruire e dell’abitare, ma anche lo stesso
vivere nelle città. Tutti i diversi “attori” coinvolti – progettisti, architetti, costruttori… – hanno la responsabilità sociale di lavorare insieme affinché le nuove sensibilità che permeano l’architettura si traducano in progettualità e soluzioni concrete".
430 i progetti presentati nelle diverse categorie (architettura pubblica, residenziale, commerciale e del paesaggio) e in concorso per i quattro riconoscimenti: il “Premio Internazionale Barbara Cappochin”, il “Premio speciale per la cura degli elementi di dettaglio”, il Premio speciale“Medaglia d’oro Giancarlo Ius” e il “Premio Provinciale”. Ad assegnarli una giuria
internazionale di nove membri, tra i quali Kengo Kuma, architetto ospite d’onore della Biennale nel 2007.

1 Progetto vincitore sezione internazionale Arch. Konishi Hikoito. 1a Esterno – 1b Interno
2 Progetto vincitore sezione per la cura degli elementi di dettaglio Arch. Giorgio Semeraro
2a Esterno – 2b Interno
3 Progetto vincitore medaglia d’oro Giancarlo Ius, Arch. Francisco Mangado.
4 Progetto vincitore sezione provinciale Arch. Lucio Bonafede.

REALIZZATE tra il 1° luglio 2006 e il 30 giugno 2009, le opere portano la firma di architetti di tutto il mondo e si collocano in 50 diversi Paesi: dall’Italia al Giappone, dall’Argentina all’Australia, a Singapore, India, USA, Ecuador,
Brasile, e ancora Finlandia, Svezia, Islanda, e poi Burkina Faso, Marocco, Sud Africa…, a dimostrazione del respiro internazionale dell’iniziativa.
LA GIURIA, riunitasi a Padova lo scorso luglio, ha dunque assegnato il Premio Internazionale a Hikohito Konishi, per la realizzazione di Aikoku Farmhouse, un casale progettato per una famiglia di coltivatori che da quattro generazioni
vive nel villaggio Aikoku del nord del Giappone. L’opera – in cui la Giuria ha riconosciuto "le due qualità di base più significative: semplicità e umiltà" – nasce dalla richiesta del committente di riunire in un’unica costruzione spazi conviviali
e spazi in cui i numerosi membri della famiglia possono vivere la loro vita privata. Considerato uno dei leader dell’architettura giapponese, Hikohito, con i suoi esterni raffinati e minimali e gli interni progettati per valorizzare spazi e luce naturale, è stato nominato nel 2006 tra gli “architetti nazionali eccellenti” dall’Istituto Giapponese d’Architettura.
All’interno della stessa sezione, le Menzioni d’onore sono state conferite a Riccardo Vannucci, padovano, con l’opera“CBF: centre pour le bien – être de femmes”, realizzata nel Burkina Fasu, al tedesco Gerhard Wittefeld co
n
“Mercedes Salzburg, driving me crazy” (Austria) e a Juan Miró, statunitense, con il progetto “Trail Restroom”.

Anche il Premio speciale per la cura degli elementi di dettaglio, è andato a un’opera residenziale campestre, “Casa De Masi”, progettata dal padovano Piergiorgio Semeraro, opera che nasce come trasformazione di una casa di campagna di Lecce da edificio anonimo e senza qualità a luogo d’incontro fra arte e architettura. La casa ospita, infatti, un’importante collezione di opere d’arte la cui installazione, sia all’interno del fabbricato che nel giardino, è parte integrante e fondativa nella concezione dello spazio domestico. Menzione d’onore all’inglese Charlotte Skene Catling per “The dairy house” e
all’australiana Sperling Laraine, che ha progettato “Watercube – National swimming centre” di Pechino (Cina).
La Medaglia d’oro Giancarlo Ius – istituita quest’anno in onore dello scomparso architetto, amico e grande sostenitore della Biennale, per premiare l’opera di architettura maggiormente innovativa sotto il profilo del risparmio energetico e dell’utilizzo di energie rinnovabili – è stata assegnata allo spagnolo FranciscoMangado per “Spanish Pavilion Expo Zaragoza 2008”.

Infine, a Lucio Bonafede è andato il Premio provinciale per il “Ponte Balestra” di Cittadella (Padova), che in modo particolarmente elegante e delicato unisce la città nuova al borgo antico delimitato dalle mura. Menzionati della sezione: Pietro Leonardi per la realizzazione di “una casa unifamiliare” a Noventa Padovana, e Aurelio Galfetti che con il “Net Center” ha cercato di qualificare la periferia patavina.

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