Per truccarsi o per radersi

Il bagno è l’ambiente della casa dove curiamo il corpo, dove ci rilassiamo sotto un caldo getto d’acqua o immersi in una vasca colma di schiuma tonificante, dove magari facciamo ginnastica ogni mattina o dove cerchiamo di renderci più belli e più apprezzabili: è quindi della massima importanza che la luce sotto cui svolgiamo tutte queste funzioni sia la più appropriata, sia come qualità che come quantità

Innanzitutto va detto che la qualità della luce deve essere quella più apprezzata dall’occhio, che ama la luce calda ma non troppo: ideali sono le lampadine a incandescenza e quelle alogene, che percepiamo come più naturali perché più simili alla luce del sole, ma anche le lampade a risparmio energetico possono essere funzionali e confortevoli, purché scegliamo quelle a luce calda. Va inoltre considerata anche la miscelazione con la luce naturale, che alla mattina o durante la giornata è un fattore normale e variabile: anche per questo la luce calda è preferibile e non causa squilibri fra le due illuminazioni. La quantità deve essere differenziata in base alle funzioni: se per tutto l’ambiente possono bastare 75 lux, abbastanza uniformemente diffusi, fornite da una plafoniera o una sospensione, da faretti incassati o da lampade a parete, per il trucco o per la rasatura occorrono circa 500 lux, preferibilmente distribuiti da due sorgenti poste a lati dello specchio (in altre collocazioni fornirebbero ombre sgradevoli e poco piacevoli, mentre così riescono a illuminare perfettamente il viso): questa quantità abbondante è richiesta, nel caso del trucco, per compiere con la massima precisione questo importante rito quotidiano (e anche qui va tenuto conto della qualità, da valutare in relazione all’ambiente in cui poi si andrà: il trucco potrebbe cambiare totalmente se fatto con un tipo di luce e visto in ambienti con un altro tipo di illuminazione, con risultati non certo esaltanti…) e, riguardo alla rasatura, per avere sia la massima precisione che la totale sicurezza (i rasoi, anche moderni, possono tagliare…). Occorre poi un sapiente contrasto tra la luce di fondo e quella di accento: quindi non solo i 75 lux generali e i 500 accanto allo specchio, ma punti di attenzione di 150 lux nella zona dove si fa ginnastica e sulla doccia o sulla vasca, proiettati da spot opportunamente collocati. Va poi considerata la sicurezza: le lampadine devono essere riparate dagli spruzzi, che le farebbero esplodere, e anche per gli apparecchi illuminanti è bene scegliere quelli protetti da umidità e spruzzi, specie se collocati a meno di un metro dai rubinetti, se non addirittura quelli a tenuta stagna, collocabili ovunque (ma mai accessibili quando si è bagnati).

autore Roberto Summer architetto

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