Padre e figlio tra musica e creatività


Essere felici a casa propria

Un bilocale a Milano

La casa giovane e scanzonata di un art director single, ma già padre di tre figli.

"All’idea che il compositore crede di aver attinto qualche cosa di artistico corrisponde il fatto che quella musica non offre gran che a chi ascolta. Io ho un altro atteggiamento: anche se la maggior parte della gente non ama quello che faccio, quelli a cui piace si divertono, non la consumano perchè arte, ma perchè ci provano gusto." Frank Zappa

“L’importante è stare bene con se stessi e con i miti che aiutano a vivere” – questa è la filosofia della casa e dei suoi abitanti: un quarantacinquenne reduce da due esperienze matrimoniali e un figlio adolescente che si affaccia curioso
alla vita. “Lo stile arriva dopo, è un prodotto residuale della felicità (quando c’è, ma c’è spesso) e va legato alla memoria e alla vita vissuta, non al negozio e al Salone del Mobile.

Il soppalco si integra armonicamente e crea una zona letto

Tutti i mobili qui presenti hanno una storia, vengono da abitazioni precedenti e spesso sono stati manipolati con amore, ridipinti, riassemblati in modo personale.

Quando un grafico s’impagina la casa

“Impaginare” l’arredamento è cosa ovvia per un art director, abituato a mettere le immagini nel loro posto migliore e a farle andare d’accordo anche quando litigano. In una casa d’inizio secolo che sorge in un quartiere semicentrale di Milano i pavimenti sono spesso a piastrelle esagonali colorate e le finestre non grandi, ma strette e alte. Il pavimento è allegro ed è stato mantenuto; per la luce si è fatto ricorso al solito trucco degli architetti razionalisti: pareti e soffitti tutti bianchi, che non solo riflettono all’infinito i pochi raggi di sole, ma sono lo sfondo ideale per oggetti colorati e disparati che solo così riescono ad amalgamarsi.

Giornata Perfetta

Proprio una giornata perfetta
bere sangria nel parco
e poi, più tardi, quando fa buio
tornare a casa

Proprio una giornata perfetta
dar da mangiare agli
animali nello zoo
e poi, più tardi, anche
un film e poi a casa
Oh, è una giornata così perfetta
sono contento di averla
trascorsa con te
Oh, una giornata così perfetta
mi fai venir voglia di restare con te
mi fai venir voglia di restare con te

Proprio una giornata perfetta
i problemi messi da parte
turisti solitari è così divertente

Proprio una giornata perfetta
mi ha fatto dimenticare me stesso
ho pensato di essere un altro
una persona migliore
Oh, è stata una giornata
così perfetta sono contento
di averla trascorsa con te
Oh, così perfetta questa giornata
mi fai venir voglia
di restare con te mi
fai venir voglia
di restare con te….

Testo di Lou Reed
Album:
Transformer-1972.

I ritratti e gli strumenti

Essendo il padrone di casa un patito della fotografia, le foto qui ci sono e si comportano come quadri, ma senza la presunzione di fare arte con la A maiuscola. Hanno la stessa funzione che nelle case normali hanno le foto delle persone care: sono punti di riferimento della memoria, numi tutelari di una vita che è cresciuta e continua a crescere con loro.

CURIOSITA’

Il creatore dei I Simpson, Matt Groening, è un grande
appassionato e fan di Zappa: espliciti riferimenti al musicista ed ai
suoi testi possono essere ritrovati sia ne I Simpson che nella striscia Life In Hell, box nella pagina a fianco.

Gli Elio e le storie tese hanno dichiarato in diverse occasioni che Frank Zappa era e rimane il loro principale ispiratore e modello musicale.

La canzone Smoke On The Water dei Deep Purple è ispirata ad un concerto di Zappa finito in un grave incendio a Montreux, in Svizzera nel 1971.

Sulle pareti ci sono infatti le immagini dei figli, ma anche personaggi pubblici come Lou Reed, Frank Zappa e un guru conosciuto durante un pellegrinaggio mistico alla kumba mela.

Con originalità e personalità "musica e fotografia"

Qui è fondamentale l’arte di saper mescolare tutto ciò che si ama.

Stanno sulla parete con lo stesso spirito con cui è posata sul tavolo, sempre pronta all’uso, l’amica tromba di
tante serate jazz con amici; e non poteva mancare la preziosa chitarra “Gibson”, un simbolo prim’ancora che uno strumento.

VIAGGI E MEMORIA
I viaggi, se fatti bene, arricchiscono e non vanno dimenticati. Vivere in una casa come questa, cordiale e non presuntuosa, significa anche viaggiare nella memoria, nel tempo e nello spazio di vari continenti. L’Africa di una maschera per danze rituali presa in Senegal, oppure l’ippopotamo scolpito in un durissimo legno del Kenia, l’Asia di un cappello tibetano che invita al tracking, l’America di un manifesto autentico di Frank Zappa, la Berlino mitica degli anni ‘60 di Lou Reed.

Felice convivenza di design milanese e arte orientale

FUMETTI: LIFE IN HELL

Quella matita alla scuola di Frank Zappa

Una matita cinica e abrasiva si aggira attorno alle nostre coscienze.
Quella matita è impugnata da Matt Groening. Nato a Portland,
Oregon, nel 1954, dopo i primi disegni al college e la laurea, sbarca
a Los Angeles, dove tra il ’79 e l’85 tira avanti curando una rubrica
dal simpsoniano nome di "Sound (???)" per il Los Angeles Readers.
Questo stesso settimanale, nel 1980, inizia a pubblicare le strisce di
"Life in Hell". L’aspetto grafico dei deliri dei conigli Binky e Sheba e
di Akbar e Jeff, i due amici (amanti?) col fez, prende spunto per
ammissione di Groening dalla copertina dell’album "Hot Rats" di
Frank Zappa. Molto prima di diventare il creatore di Homer,
Groening progettava infatti di diventare il biografo di Frank Zappa,
immagazzinando 500 pagine di note e 1500 di ricerche.

In questa casa non va dimenticata un’altra presenza: la cultura dell’industrial design, che a Milano si respira con l’aria (anche se non troppo buona) e col panettone (industrializzato anche quello). Disseminati in modo strategico tra i mobili di famiglia e quelli presi per divertimento al mercatino, fanno bella mostra di sé alcuni pezzi classici del disegno industriale: il televisore portatile di Brion Vega, la lampada da terra cromata di Magistretti, il tavolo tondo di Eero
Saarinen, una lampada membranosa di Wünderkammer (e qui siamo scivolati nel gusto fantasy). In compenso è
presente anche la tradizione decorativa orientale con un bellissimo kilim preso in Afganistan.

 

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