Orditura in legno delle falde di tetto

Si compone di correnti (morali 8×8 o fette 5×8 di quercia o cantinelle) sui quali si estende una superficie piana che può essere a:
1- tavolato, da impiegarsi specialmente per coperture con tegole alla romana, eternit, ardesia, cartone catramato e
coperture speciali metelliche. Normalmente si usano tavole di 2÷3 cm.
2- pianellato. Le pianelle in laterizio si impiegano particolarmente per coperture con tegole alla romana e con coppi canali; vengono appoggiate sui correnti contrastate allo slittamento da una pedagnola chiodata.

3- tavellinato. Le tavelline forate sono più leggere delle pianelle e permettono un interasse di 40 centimetri fra i correnti. Ha lo stesso impiego del pianellato.

4 -A ORDITURA DI LISTELLI O CANTINELLE
Si compone di correnti (morali 8×8 o fette di 5×8) sui quali si inchiodano le centinelle 4×4 parallele alla linea di gronda (interasse di cm 32÷36 l’una dall’altra per tegole marsigliesi). Si usa quando i puntoni delle capriate sono distanti tra di loro di circa tre metri. 


5- SENZA LA PICCOLA ORDITURA
Si compone di arcarecci (morali 8×8 o fette 5×8 di castagno o quercia) disposti direttamente sopra i puntoni parallelamente alla gronda, sui quali si dispongono le tegole piane in laterizio (tipo marsigliese) le lastre di eternit, o le lamiere ondulate.
L’interasse degli arcarecci varia a seconda del materiale impiegato per la copertura. L’impiego di questa armatura è consentito dal ravvicinamento (1÷2 m) delle incavallature ed è consigliabile per incavallature leggere.

Vedi anche: Case di montagna 77

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