Opinion leader, Pietro Membri


di Loredana Santandrea

"L’amministratore eserciti tutta
la propria professionalità per
far capire ai condomini
che si tratta di garantire la sicurezza."

Dr. Pietro Membri

Il tema della sicurezza torna prepotentemente al centro del dibattito, dopo che nel settembre 2009 è entrato in vigore il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico in merito al Miglioramento della sicurezza degli impianti ascensoristici anteriori alla direttiva 95/16/CE (Decreto del 23 luglio 2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 del 17 agosto 2009). La responsabilità dell’attuazione dei provvedimenti contenuti in tale norma, ricade anzitutto sulle spalle degli amministratori di condominio: se l’Italia è il Paese col maggior numero di impianti ascensore (com’è noto, quelli realizzati
prima del 1999 sono oltre 700 mila), questo deriva dal fatto che la stragrande maggioranza dei condominii ne è dotata.
Il decreto è stato preparato dal Ministero dello Sviluppo Economico, retto dall’On. Claudio Scajola, anche grazie alla partecipazione di diverse Associazioni del settore ascensoristico: produttori di impianti e installatori.
Se l’ascensore è un “mezzo di trasporto” domestico per eccellenza sicuro, questo è dovuto alla sua corretta manutenzione. Ora si evidenzia come, oltre alla manutenzione, fondamentale sia anche l’aggiornamento tecnologico
degli impianti.
Con il Dr. Pietro Membri, Presidente dell’ANACI (Associazione Nazionale Amministratori di Condominio Italiani),
parliamo dell’azione che gli amministratori di condominio saranno chiamati a svolgere nel corso dei prossimi anni per
l’attuazione delle nuove norme.

Qual è l’atteggiamento dell’amministratore professionista di fronte ai contenuti del D.L. 23 luglio 2009?
Si tratta indiscutibilmente di un provvedimento finalizzato alla messa in sicurezza di tutti quegli impianti che necessitano
di interventi strettamente occorrenti ad evitare ogni rischio di incidente, nell’interesse del condomino, del condominio e quindi dell’amministratore che lo rappresenta.

Quale prevede possa essere al riguardo l’atteggiamento dell’amministratore nei confronti dei condomini?
Certamente anche in questo frangente il ruolo dell’amministratore non sarà facile, visto che i condomini proveranno
ad osteggiare qualunque spesa, propensi a ritenere che il loro impianto di ascensore è già sicuro così com’è, e quindi, ogni intervento suppletivo deve ritenersi fuori luogo o comunque in qualche modo procrastinabile.

Un pregevole ascensore d’epoca:
ben manutenuto e aggiornato resterà
sempre sicuro e attuale.

In che modo quindi l’amministratore riuscirà ad indirizzare l’assemblea di condominio verso l’osservanza del disposto di legge?
L’amministratore deve esercitare tutta la propria professionalità, la propria cultura e sensibilità, per fare comprendere
ai propri amministrati che si tratta anzitutto di osservare la legge, oltre che di un atto conservativo e/o manutentivo di
un loro impianto, che deve garantire la migliore sicurezza ad evitare pesantissime responsabilità civili e/o penali nel
caso di incidenti.
L’amministratore deve inoltre dimostrare di essere a conoscenza delle tipologie degli interventi richiesti o prescritti,
secondo quanto previsto dalle Tabelle AB- C, dovendo in primis saper discernere tra quegli interventi più urgenti da altri
che possono esserlo meno.
Solo in questo modo potrà al meglio tutelare gli interessi dei condomini, permettendo loro di evitare spese non
indispensabili.

Quindi l’amministratore deve acculturarsi
Al riguardo si sono già tenuti diversi convegni in Italia organizzati dalle locali Sezioni ANACI nei quali tale importante
aspetto è stato affrontato proprio per tale motivazione.
Posso anticipare che l’ANACI, congiuntamente all’ANACAM, si sta muovendo per organizzare un convegno a carattere
nazionale, dopo avere atteso che, dall’entrata in vigore del nuovo decreto, si fossero potute meglio focalizzare e chiarire certe questioni tecnico operative ed interpretative; ciò allo scopo di potere entrare più concretamente ed obiettivamente nel merito degli aspetti operativi.
Il convegno quindi coinvolgerà tutte le parti interessate e cioè: proprietari (condomini), amministratori, ascensoristi,
organismi di controllo pubblici, i privati, associazioni dei proprietari, dei consumatori, oltre che un magistrato che possa fare comprendere ad ognuno, per i rispettivi ruoli, quali pesanti responsabilità ricadrebbero su chi non osservasse un atteggiamento responsabile.

Quindi sarebbe quanto mai utile che anche i condomini siano ben informati sulle spese che sono chiamati a sostenere
Così come gli amministratori professionisti, sostengo che anche i condomini debbano essere documentati, acculturati,
responsabilizzati, così da permettere all’amministratore di confrontarsi su una tematica già nota, con conseguenti
migliori e pratici risultati.
Per quanto ci riguarda, come sopra detto, ai nostri convegni rendiamo sempre partecipi quelle categorie rappresentative
degli interessi dei condomini-consumatori.

In quale rapporto deve trovarsi l’amministratore con la ditta manutentrice dell’impianto?
Premesso che la ditta manutentrice viene prescelta dal condominio e quindi di fiducia dello stesso, l’amministratore deve
comunque esercitare una attività di controllore delle proposte, della loro corretta e chiara formulazione e quindi dei preventivi, affinch&eacut
e; vengano al meglio tutelati gli interessi dei propri rappresentati.
Per fare ciò quindi, è necessario interfacciarsi con il manutentore per focalizzare bene quanto viene proposto, confortato
nel contempo dalla prescrizione dell’organismo di controllo.
Anche in quest’ultimo caso, a mio parere un amministratore professionista deve sapere fare affidamento su un serio e
professionale organismo di controllo.

 

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