Nuovi stili di vita senza frontiere

Nuovi stili di vita senza frontiere
Art Direction e testo: Rita Ghisalberti Foto: Fabrizio Gini

Abitazione

Il sottotetto di una villa d’inizio secolo, affacciata sul Lago Maggiore, è stato trasformato da un sapiente intervento di ristrutturazione, in una mansarda essenziale, moderna e confortevole. L’architetto Marco Fumagalli, ha sfruttato al meglio le potenzialità di questo ambiente per realizzare il proprio studio a casa. Il risultato è uno spazio abitativo armoniosamente distribuito, funzionale e flessibile, adatto alle attività domestiche e professionali.

Studio

La porta si apre su un piccolo ingresso disimpegno, che guarda sullo spazio aperto e mansardato della zona giorno. La pianta quadrata e la preesistenza di un camino centrale ha consentito una distribuzione razionale ma anche suggestiva dei diversi ambienti. Soggiorno, zona pranzo, cucina e studio professionale si susseguono lungo due percorsi a L che si snodano intorno al volume centrale del camino a doppio affaccio. La zona lavoro è allestita con scrivanie, scaffali, tavoli per riunioni, postazioni computer e archivi.

IL RACCONTO PROGETTUALE

L’obiettivo progettuale era di integrare nello stesso spazio le funzioni quotidiane dell’abitare con l’attività professionale per ottenere un ambiente domestico e lavorativo flessibile. Nel piccolo spazio multifunzionale circa (60 mq) c’era inoltre la necessità di creare una barriera ottica fra le attività pubbliche (lavoro) e quelle private (relax). Giochi di trasparenze, ottenuti con pannelli in vetro Visarm, bianco latte, delimitano le visuali e creano un gradevole effetto luminoso. Materiali naturali semplici, grezzi, come legno e vetro sono accostati in giochi di pieni e di vuoti, opacità e luminosità, colore e calore, e disegnano con semplicità le linee pure, essenziali e grafiche di questo spazio geometrico complesso. La cucina, la sala da pranzo e il soggiorno si fondono con lo studio, l’entrata e il corridoio. Le finiture fanno risaltare i pezzi d’arredo, molti dei quali sono prototipi, realizzati su disegno dell’architetto. L’altezza centrale del soffitto ha permesso di creare un’area intermedia soppalcata che inquadra la prospettiva dell’ingresso e offre uno spazio in più per l’archivio o per un momento di relax. La geometria pulita del soppalco nasconde una complessità costruttiva interna, costituita da tubolari a sezione quadra di ferro rivestiti da medium density, rifinito a nuvolato. La separazione tra casa e studio è affidata alla parete in legno a L che prende vita dal camino. Un unica interruzione: un taglio luminoso dovuto all’inserimento di una lastra di vetro acidato di 5 mm di spessore. La pavimentazione continua è in larice. L’illuminazione è molto controllata e funzionale (gestita attraverso punti luce) per quanto riguarda la zona lavoro ed è volutamente soffusa nella zona privata. Il paesaggio si manifesta gradualmente con scorci inquadrati del panorama. La casa è ricca di soluzioni che la rendono pratica e comoda. Un esempio: la scelta delle veneziane per occultare la cucina sono una necessità che conferisce piacevolezza estetica all’ambiente.

LA SCELTA DEL COLORE

Uno dei segni distintivi del progetto è l’accurata attenzione riposta in ogni dettaglio. La scelta del colore del volume del camino è stata fatta mediante simulazioni al computer.

I materiali low-price, sono stati scelti per la loro economia, impiegati grezzi (ovvero senza nessun tipo di finitura) e tinti sul posto. Le finiture in grigio sono state effettuate con vernici ferro micacee, quelle usate per le cancellate, che hanno un effetto metalizzato. Sono vernici a basso costo su materiali poveri quali truciolare e medium density. Il grigio, della parete d’ingresso, delle porte e di parte degli arredi, dona equilibrio all’ambiente e permette di apprezzare appieno la forma, il colore e lo spettacolo del camino centrale. La tonalità rosso rubino lucido del camino crea un ambiente caldo e vibrante.

L’ aria fresca che circolando all’interno dell’intercapedine lambisce il corpo caldo del focolare e ne assorbe il calore che cede poi per convezione all’ambiente in modo naturale, gradevole e uniforme. Questo secondo sistema d’aria è convettivo e sfrutta la camera d’aria calda che si crea all’interno del camino. La diffusione dell’aria calda avviene dall’alto, con l’espulsione dell’aria dalle griglie che si trovano nella parte superiore del camino, senza sollevare ne polveri ne batteri. Grazie agli sportelli con apertura a scomparsa verso l’alto, il camino può essere utilizzato come focolare aperto o chiuso.

 

 

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