NUOVE LUCI s’ispirano all’arte

Bella e originale, sia vista dall’alto sia dal basso, la lampada a sospensione Ameba foto (1 e 2) è fedele al suo nome e si allarga orizzontalmente nello spazio con forme  allungabili all’infinito. È infatti composta da cinque diversi moduli assemblabili in infinite combinazioni, sempre con uno straordinario effetto finale. Le luci sono solo sul lato superiore, quello che difficilmente si vede; quindi dal basso la lampada
appare come una scultura moderna appesa al soffitto, un’opera plastica di notevole effetto decorativo. Anche la parte elettrica è di alto livello: infatti, quando si accostano i vari moduli, il passaggio della corrente risulta automatico e sicuro. È stata progettata dal noto designer internazionale Pete Sans (Produzione, Vibia).
Belt (foto 3) è una lampada da giardino che di giorno può essere scambiata per una scultura astratta. È composta da quattro lastre di acciaio a rapida ossidazione con finitura COR-TEN®, saldate tra loro in modo da comporre un parallelepipedo contorto.
Si potrebbe definire un monolite metallico, un dolmen rituale di una civiltà a vocazione metallurgica, ma è a tutti gli effetti una lampada: infatti, tra le fessure lasciate aperte dalle lastre d’acciaio, numerosi LED proiettano sul prato in modo asimmetrico la loro luce fredda in carattere con la scultura. Questa lampada è stata progettata dai designer spagnoli, dello Studio AIA Salazar – Navarro (Produzione, B.Lux).
Un designer brasiliano, Fernando Prato, ha disegnato una lampada da sospensione dalle generose dimensioni, la Bossa (foto 4), che normalmente è di 50 cm di diametro, ma può arrivare a 75 adeguandosi a ogni ambiente.
S’ispira al ritmo della bossa nova, ed è composta da due elementi illuminanti. Uno, in alluminio, che concentra la luce verso il basso e l’altro, in vetro smerigliato, che la disperde verso l’alto.
Con un semplice gesto della mano si può far risalire la calotta metallica e oscurare la parte vitrea che distribuisce la luce indiretta sul soffitto (Produzione, Lumini).