La geometria non basta più e ricomincia, anche se timidamente, la ricerca formale sugli oggetti. S’inizia con le textures delle griglie, sempre più inventate e fantasiose.
Ci sono vari modi di reinventare le forme, nell’arredo come altrove, e lo si può fare rimanendo fedeli al funzionalismo. Per esempio, se in una poltroncina da conversazione ci piace appoggiare il braccio o il gomito sul bracciolo, nulla ci vieta di ispirarci alla buccia di limone tagliata a spirale (vedi foto a destra): anche con tale forma la seduta può essere al posto giusto, il bracciolo anche e il metodo razionale è salvo. Un altro modo, più “drammatico”, di inventare nuove forme è quello di prenderne di vecchie e deformarle mentalmente, come nelle librerie nella pagina a fronte.3. “Toolbox” è un contenitore componibile a cassetti, con numeri progressivi che fanno da maniglia, in lacca opaca, in noce, rovere e wengé. Un’ispirazione “office”di Pietro Arosio per EmmeBi.
4. Insolito il sistema di sedute di altezze diverse “Decoboco” e le librerie “Target” con moduli di appoggio formati da piccole croci, Arketipo.
5. Luna crescente per “Primo quarto” una libreria destrutturata di Giuseppe Viganò per Saba Italia.