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La Bisol ha sede in Pieve di Soligo, Treviso. Fin dal 1960, ha acquisito e sviluppato la tecnologia della zincatura a caldo dell’acciaio avvalendosi dell’esperienza nel trattamento dei materiali ferrosi; presenti nella tradizione familiare da generazioni. Opera con due impianti di zincatura a caldo, tecnologicamente fra i più avanzati e qualificati d’Europa, in grado di soddisfare le richieste della clientela per manufatti sia di piccole che di grandi dimensioni. Una linea di centrifugazione per i piccoli pezzi consente di coprire anche quell’area di mercato che richiede una più approfondita specializzazione. La Bisol opera in conformità agli standards nazionali ed internazionali nel rispetto delle norme EN ISO 1461, ASTM, ecc.
Grazie al know-how e al personale altamente specializzato, l’azienda collabora con importanti imprese nazionali ed estere. Le aziende del gruppo Bisol sono 7 e operano nel Nord Italia e in Austria. Complessivamente sono dotate di un’area coperta di 33.800 mq. e di 323.200 mq. di area scoperta.
IL CICLO DI LAVORAZIONE
Le varie normative prevedono un ciclo di lavorazione ben determinato, ciò nonostante l’esperienza aziendale e l’abilità personale dello zincatore hanno un ruolo determinante nel conseguire un ottimo risultato finale. La Bisol adotta il metodo di zincatura definito “a secco”. Il ciclo di lavorazione prevede diverse fasi: lo sgrassaggio, il decapaggio, il lavaggio, il flussaggio ed il preriscaldo che permettono di disossidare le superfici dell’acciaio preparandole ai trattamenti successivi. un’azienda come punto di riferimento La fase seguente è la zincatura vera e propria, la quale, attraverso un processo chimico metallurgico, consente la formazione di leghe corticali Fe/Zn e quindi il ricoprimento di un film di zinco purissimo atto a preservare per molti anni dalla corrosione i manufatti. Alcuni materiali richiedono altri trattamenti specifici quali la centrifugazione, il raffreddamento ecc. che possono essere eseguiti su richiesta del cliente.
IL RISULTATO FINALE
La zincatura a caldo è l’unico sistema che, contrariamente a qualsiasi altro trattamento, consente di ottenere risultati duraturi nel tempo e convenienti dal punto di vista economico. Il risultato estetico che ne deriva consente l’immediato utilizzo e la messa in opera del manufatto.
Il Ferro Battuto tra Gotico e Rinascimento
Le testimonianze riportate in questo volume sono frutto di una minuziosa ricerca, che offre al lettore una panoramica generale dei maggiori centri di sviluppo dell’arte fabbrile tra Gotico e Rinascimento. Questo primo volume si focalizza principalmente sull’arte fabbrile in stile Liberty sviluppata in Italia tra la fine dell’800 e la prima guerra mondiale. Particolare attenzione è stata rivolta nei confronti dei due centri italiani, Milano e Venezia ed ai tre artisti che in queste due città hanno lasciato viva testimonianza con le loro opere: Alessandro Mazzucotelli, Carlo Rizzarda e Umberto Bellotto
Il Ferro Battuto Liberty
Questa seconda pubblicazione è il frutto della ricerca storico-artistica svolta dalla Bisol nell’ambito del ferro battuto, come specchio delle tendenze artistiche dei tempi. In questo nuovo libro viene rivista l’arte del ferro battuto, nel gusto e nello stile Barocco e Rococò analizzando quel modo di costruire tipico del XVIII secolo. Un vero e proprio itinerario storico-artistico che tocca le principali regioni e città italiane.
Il Ferro Battuto Barocco e Rococò
In questo terzo volume si analizzano i ferri battuti dal XIII al XV secolo, cercando di scoprire quali siano le caratteristiche che contraddistinguono le arti di questo periodo, spesso bollato come “buio”.
In questa pagina, una piccola recensione sulla serie di volumi voluta dalla Bisol, concepita come una sorta di itinerario artistico di alcuni centri italiani che maggiormente, nel corso dei secoli, si sono caratterizzati per la fioritura del ferro battuto.
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