Magnifici paesaggi verdi, infinite distese di palme da cocco lambite da fiumi e lagune, in una regione come il Kerala permeata dalla grande tradizione storica e spirituale dell’ayurveda, non potevano che ispirare l’arte dei giardini. Servizio di Rossella Mombelli, architetto Foto: K. Shore Il giardino ayurvedico prevede piccoli muretti a forma circolare con vasetti di piante curative e terapeutiche; una sorta di giardino dei profumi orientale da cui attingere erbe ed essenze per il nostro benessere. Secondo la più antica medicina del mondo, l’ayurveda, piante ed alberi sono fondamentali per la vita dell’uomo. In primo luogo il Regno Vegetale attraverso la fotosintesi, le piante ricevono energia luminosa dal sole, la convertono nell’energia chimica dei legami molecolari dei carboidrati e infine la trasmettono sotto forma di cibo al Regno Animale. Ogni erba o pianta può avere un notevole effetto positivo sulla nostra vita e sulla nostra salute. La salute viene infatti considerata dai saggi che cinquemila anni fa concepirono i sistemi indiani di meditazione, lo yoga e l’astrologia, come armonia tra il corpo, la mente, lo spirito. Tale ciclo vitale si accorda mediante i cinque elementi (Spazio o Etere, Fuoco, Acqua e Terra) al ciclo della natura. Dato che l’arte fondamentale della medicina ayurvedica è il saper ripristinare e mantenere un’integrità armoniosa, il giardino come l’ambiente in cui viviamo è molto importante. Le piante sono importanti non solo per le loro proprietà terapeutiche, ma sono anche fondamentali per creare armonia negli esseri umani. Vastu ovvero lo Yoga dell’abitare da una serie di prescrizioni e regole che ci richiamano alla mente quelle date dal feng-Shui, filosofia cinese del vivere. Ogni pianta è in grado di purificare l’aria in maniera diversa rispetto ad altre. Ogni pianta ha un suo influsso sulla vita umana che può essere positivo o negativo; in ogni caso, Vastu prescrive di piantare alberi in posizione tale che fra le 9.00 e le 15.00 sulla casa non cadano ombre. Inoltre, è tassativo non piantare vicino alla casa quella specie di alberi con radici lunghe e contorte, in quanto potrebbero danneggiare i muri esistenti. Immerse nel verde di una collina a terrazze, esempi di tipiche case keralesi, tradizionali in legno con un patio centrale e un portico. Porte ed infissi, colonne e decori sono stati intagliati secondo la più antica tradizione della lavorazione indiana del legno. |