Nel rispetto della tradizione


Nell’antico borgo montano di La Thuile, in Val d’Aosta

Dalla demolizione di un vecchio rudere il progetto di un nuovo chalet con materiali e stili che richiamano la tradizione

From the demolition of an old ruin, the project for a new chalet using traditional materials and styles.

Servizio e testo di Maria Galati, architetto
Progetto architettonico di Eddy Cretaz, architetto
Progetto arredamenti Danilo Motovert, architetto
Foto di
Sarah Angel Bezzecchi

Nell’antica Vallis Digna, nel borgo di La Thuile (AO), un piccolo chalet si mostra in tutta la sua bellezza. È difficile pensare che, fino a poco tempo prima, quella graziosa casa di montagna era un vecchio rudere. Il progettista, l’architetto Eddy Cretaz, definisce il suo intervento “un esercizio di stile”, poiché, anche se i materiali ricordano le case della tradizione valdostana, esso è stato radicale. In questo lavoro l’architetto ha fatto sì che la tradizione e il moderno camminassero di
pari passo.
Se da un lato ha prediletto lo stile e i materiali tradizionali, dall’altro ha inserito nel progetto elementi nuovi: le finestre leggermente a nastro e più alte rispetto alla consuetudine; l’inserimento di capriate e dormienti a filo muratura in pietra, per generare lo stacco della copertura; aperture vetrate dietro le capriate, allineate su due livelli.

La presenza di materiali della tradizione: legno, pietra e velluti, conferiscono all’ambiente
quel calore tipico delle vere case di montagna

L’uso di materiali naturali d’eccellenza, quali il legno e la pietra, risultano poveri senza l’abile mano dell’artigiano
che, con la sua maestria, riesce a realizzare dei veri capolavori, utilizzando tecniche di posa e trattamento dei materiali,
capace di conferire agli spazi quella “patina” di vissuto e di antico, per tramandare quei valori fondamentali della nostra
tradizione.

The use of first-class natural materials such as wood and stone is set off by the skilled hand of the craftsman. He is able to create real works of art using material laying and treatment techniques that give spaces a feel of having been used, thus promoting the key values of Italian tradition.

La tradizione e il moderno vanno di pari passo: le aperture vetrate, un tempo molto piccole, sono state aumentate per avere più luce.
Il camino ha il vetro panoramico per godere il fuoco senza pericolo.

Tradition and modernity on a level footing: the windows, formerly very small, are larger to let in more light.
The fireplace has a panoramic window that lets you enjoy the fire without danger.

EDDY CRETAZ, NATO AD AOSTA NEL 1969, SI LAUREA AL POLITECNICO DI TORINO NEL 1999. DAL 2000 ESERCITA LA LIBERA PROFESSIONE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, ALLA BIOARCHITETTURA, AGLI EDIFICI A BASSO CONSUMO, AL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARCHITETTONICO, ALL’ARREDAMENTO E ALLA PROGETTAZIONE DI STRUTTURE E RIVESTIMENTI ED EDIFICI IN LEGNO.

L’equilibrio delle proporzioni è stato curato attraverso l’opportuna scelta delle zone di “alleggerimento” del massiccio rivestimento in pietra, tramite l’utilizzo di legno e vetro.
Le aperture esterne sono state studiate ad hoc, in modo che dall’interno si potesse godere del panorama suggestivo della splendida Valle.
L’architetto Eddy Cretaz, sensibile alla problematica relativa al risparmio energetico, è riuscito a ottenere un buon livello di contenimento del consumo energetico, grazie all’utilizzo di materiali isolanti appropriati, come il legno, e all’installazione e al corretto posizionamento del riscaldamento, in relazione alla distribuzione degli spazi interni.

La cura del particolare, la scelta di opportuni suppellettili sono fondamentali nell’arredo degli interni,
per elaborare atmosfere suggestive e far rivivere atmosfere d’altri tempi

Nella camera padronale a parete, delle piccole sculture lignee, di Luciano Regazzoni e Marco Joly.
In primo piano uno scorcio della zona camino, impreziosita dalle decorazioni di Giuliana Silvia.
Una vista della parete del corridoio arricchita con manifesti provenienti da vecchie collezioni.

In the main bedroom, small wood sculptures on the wall by Luciano Regazzoni and Marco Joly.
In the foreground, a view of the fireplace area embellished by decorations by Giuliana Silvia.
A view of the corridor embellished with posters from old collections.

La regina della casa, la cucina, coniuga da sempre al suo interno la tradizione del legno ed elementi
dal sapore antico con una tecnologia moderna e sicura

In the old Vallis Digna, in the Aostan village of La Thuile, a small chalet shows off its beauty. It is difficult to believe that only recently this elegant mountain home was an old ruin. Architect Eddy Cretaz called his project an ‘exercise in style’ because even if the materials are reminiscent of houses of Aostan tradition, it was nevertheless radical.
In this project the architect has put tradition and modernism on a level footing. If on the one hand he has favoured traditional materials and style, on the other he has inserted new elements into his project.

Per il pavimento l’architetto ha scelto di far posare delle doghe in larice vecchio recuperato e restaurato.
La scelta di rivestire alcuni ambienti interni in legno contribuisce ad aumentare la sensazione di calore.

For the floor, the architect has decided to place old and renovated larch wood planks.
The decision to line some of the interiors with wood helps increase the sensation of warmth.

All’esterno, il rivestimento in pietra è alleggerito con l’utilizzo di legno e vetro.
Materiali, colori e decorazioni tipiche delle zone montane impreziosiscono il piccolo bagno.

On the exterior, the stone cladding is lightened by the use of wood and glass.
Materials, colours and decorations typical of mountain areas adorn the small bathroom.

La scelta dei materiali per la finitura degli esterni
è caduta su legno e pietra perché lo chalet si potesse legare
all’ambiente circostante

Tessuti e oggettistica riportano stampe tipiche della montagna, e creano all’interno della camera
da letto un’atmosfera rustica e calda

Uno scorcio sul giardino esterno: qui domina la presenza della pietra e del legno.
Un piccolo abbaino consente una migliore fruizione e vivibilità della camera mansardata.

A view of the garden outside, which has a dominant presence of stone and wood.
A small dormer window allows for better use of the mansarded bedroom.

UNA SCALA CONTENITORE

UN PROGETTO STUDIATO SU MISURA PER LO SFRUTTAMENTO OTTIMALE DEGLI SPAZI ABITATIVI CHE CREA SOLUZIONI UNICHE, CON L’INTENTO DI CONIUGARE AL PREGIO ESTETICO E QUALITATIVO, PRATICITÀ E COMFORT. LA SCRUPOLOSA SCELTA DEI MATERIALI, LA RICERCA COSTANTE, APPLICATA AD ACCESSORI TECNOLOGICAMENTE AVANZATI, E LA CURA DELLE FINITURE ESEGUITE A MANO, TRADUCONO FATTIVAMENTE L’ESPERIENZA MATURATA NEL TEMPO E L’APPROFONDITA FORMAZIONE IN INTERPRETAZIONI ORIGINALI DEL MOBILE E DEL COMPLEMENTO D’ARREDO. LA SCALAAUTOPORTANTE IN LAMELLARE, IN ESSENZA DI ROVERE, CON FINITURA AD OLIO, HA RINGHIERA IN FERRO MODELLO ANNODATO E CORRIMANO IN LEGNO LAMELLARE, ESEGUITO IN MODO CONTINUO, E COLLEGATO AL SOPPALCO.
L’AREA SOPPALCO È REALIZZATA IN ABETE TINTO ROVERE.
ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA DELLA SCALA UN ORIGINALE E CAPIENTE RIPOSTIGLIO. (FALEGNAMERIA GILLI GIORGIO)

LA STORIA DI LA THUILE, CHE RISALE ALL’EPOCA ROMANA, È LEGATA AL PASSO DEL PICCOLO SAN BERNARDO, PER SECOLI PUNTO CRUCIALE DEI TRAFFICI TRA ITALIA E FRANCIA. CHIAMATA PORTA LITTORIA DAL 1939 AL 1946, IL NOME ODIERNO SI RIFERISCE AL FRANCESE TUILE, OSSIA TEGOLA. LE TEGOLE SONO ANCHE BISCOTTI TIPICI DELLA VALLE D’AOSTA A BASE DI MANDORLE, NOCCIOLE E MIELE (IL NOME RICORDA LE TIPICHE LOSE DI PIETRA CHE RICOPRONO I TETTI DELLE CASE VALDOSTANE), CHE FURONO CREATE DA ALCUNI PASTICCERI VALDOSTANI NEL 1930. LA THUILE APPARTIENE ALL’ANTICA VALLIS DIGNA, CHE COSTITUISCE IL TRATTO TERMINALE DELLA VALLE D’AOSTA PRIMA DELL’INGRESSO IN TERRITORIO FRANCESE ATTRAVERSO IL COLLE DEL PICCOLO SAN BERNARDO.
OGGI LA THUILE È UN RINOMATO E ATTREZZATO CENTRO TURISTICO, MA NON HA PERSO LE SUE CARATTERISTICHE DI
ANTICO BORGO MONTANO, NÉ LA SUA IDENTITÀ STORICA E GEOGRAFICA. TUTTO, NEL PAESE COME NEL PAESAGGIO CIRCOSTANTE, RIMANDA INFATTI ALLA MONTAGNA E AL TERRITORIO VALDOSTANO. NEL SILENZIO DELLA NATURA, LUNGO LE PISTE INNEVATE, RIECHEGGIANO I PASSI DEI CONTADINI, LE VOCI DEI MINATORI, LE PREGHIERE DEI MONACI MAURIZIANI. IN NOME DEL TURISMO, LA THUILE NON SI È FATTA TENTARE DA FACILI SPECULAZIONI:
È RIMASTA UN BORGO DI MONTAGNA MOLTO BEN ATTREZZATO, ACCOGLIENTE NELLE SUE FORME, M
A SEMPRE BEN ANCORATO ALLE SUE ORIGINI.

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)