Lo spessore dei velluti e dei broccati lascia il posto a sensuali trasparenze. Stampate o a tinta unita, discrete o luccicanti come un abito da sera le tende ammorbidiscono i lineamenti aspri delle finestre, rendono indulgente la luce del sole che investe così mobili e oggetti senza ferirli, ma anzi addolcendoli con riflessi colorati. Come un sipario che tutto nasconde, ma che proprio per questo alimenta il nostro immaginario, la tenda ci offre il piacere di affacciarsi su un nuovo giorno, sulla rassicurante bellezza della quotidianità.
Un diaframma che separa, un velo che avvolge la luce e l’accende di mille colori. Un modo per incorniciare le finestre, per amalgamare asperità e contrasti di arredamenti troppo rigorosi. Rarefatta nelle trame larghe e naturali della canapa e del lino o impalpabile e setosa come un velo nuziale la tenda, solitamente ultimo elemento d’arredo a fare il suo ingresso in casa, ne sottolinea lo stile e il senso. Aperte o chiuse rappresentano un segnale, l’alternanza del nostro umore, desideroso di affacciarsi al mondo o di chiudersi in se stesso. Nelle immagini: sopra, Il vano finestra accoglie una panca in velluto: le tende, bianche e gradevolmente trasparenti, sono drappeggiate da un lato. Un “effetto nuvola” sottolineato dalla mantovana avvolta “casualmente” intorno al bastone. Nella pagina accanto la sera, al lume di candela, l’oro pallido delle tende in taffettà di seta sembra confondersi con la tinta delle pareti e dei soffitti in stucco veneziano. Tende Nobilis
La luce è morbida, attutita dalle tende in taffetà. Completano il quadro la consolle del ‘700, l’affresco di Ubaldo della Volpe, il vasellame prezioso.
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