Un tuffo nella luce

Se c’è un luogo più californiano della California, questo è Lake Tahoe. Uno dei più profondi al mondo, con uno sviluppo costiero di oltre cento chilometri, a circa 1.800 metri di altezza e una rigogliosa vegetazione di sempreverdi tutto attorno. È per eccellenza luogo di vacanza: stazione sciistica invernale, luogo per le escursioni e per gli sport acquatici d’estate. Così, tutto attorno al lago Tahoe sono sorte non solo singole case di vacanza, ma anche villaggi turistici: agglomerati di ville a volte dotati di uniformità stilistica, perlopiù costituiti da residenze distinte, che ogni proprietario si è costruito secondo la propria sensibilità, ma entro un ambiente in cui i servizi sono gestiti in modo condominiale. La casa chiamata “Fernwood Folly” si trova all’intero di uno dei maggiori di questi agglomerati, Tahoe Donner, ed è totalmente circondata dalla foresta e proiettata verso il lago. Che significa “stile alpino moderno”? La domanda, alla base del progetto, trova una risposta nella proposta di Joel Sherman: esistono condizioni ambientali e aspirazioni che si traducono in disegno architettonico.

La casa e la foresta:  un tutt’uno. I materiali  che restano a vista sono il legno e la pietra dei rivestimenti esterni. La casa si compone di sporti orizzontali e di profili a “shed” che la articolano  in modo tale da orientarla ad accogliere la luce solare. Alcune pareti esterne, quali quella  dell’ingresso, sono rivestite in acciaio corten.Open space: l’interno al piano basso è libero e trasparente.  E tale qualità è esaltata dalla scelta dei piani del tavolo in vetro e delle ante trasparenti per gli elementi della cucina.
La luce naturale è il primo elemento che caratterizza questa architettura e tutta la costruzione è votata ad accogliere e trasmettere la luce solare. Lake Tahoe è a cavallo tra Nevada e California, a 1800 metri di altezza. Il clima è mite e alpino: di qui la sua gradevolezza. Se le pareti esterne sono state tutte realizzate in materiali termo isolanti seppure microtraspiranti, all’interno la parete tra il salone e gli spazi aperti a una quota più alta è costituita da una grossa massa di cemento la cui funzione è di favorire l’inerzia termica.

A Lake Tahoe in inverno le temperature scendono a meno 10 gradi e d’estate arrivano oltre i 30 gradi: quindi la capacità di conservare un ambiente interno gradevole, senza consumo energetico è uno degli aspetti qualificanti della casa. Nelle pareti e sotto pavimenti e i soffitti sono posti anche fogli a specchio, con caratteri isolanti, che si sommano agli altri accorgimenti presenti nella struttura. I rivestimenti in legno fanno il resto.«Nella parte bassa dell’insediamento, vicina al lago, circondata dai pini. Questa la collocazione della casa» racconta Joel Sherman. E il progetto ha preso le mosse da una finalità chiara: «catturare il più possibile la luce del sole con un disegno che, secondo il desiderio del committente, doveva rappresentare una “architettura alpina moderna”. 
Ed essere ben integrata nell’ambiente ma anche dotata di ogni confort tecnologico».
Qual è stato il suo primo approccio progettuale?
«Il tetto a un solo shed: questa la forma dominante sulla quale si è incardinato tutto lo sviluppo della casa. All’inizio questa soluzione mirava a evitare l’accumulo di neve durante i mesi invernali, mentre consentiva anche di mantenere sempre aperta una vetrata per catturare il sole meridiano. Qui, al di là di queste condizioni, c’è stata un’altra considerazione: quella forma ben si adattava all’uso dello Structural Insulated Panel System (SIPS). Un sistema generalmente considerato ecologico».I pannelli isolanti SIPS sono composti da elementi in legno compresso tra i quali a sandwich è posto un isolante, spesso poliuretano espanso. «Insieme con le altre soluzioni energy saving, sono stati uno degli elementi fondanti del progetto. Insieme con gli sporti orizzontali, il sistema a “shed” caratterizza un edificio aperto alla luce. Pareti laterali coperte da acciaio corten complementano le facciate esterne».
Un disegno molto lineare… «No, un disegno ritagliato dalla luce, per nulla freddo o impersonale.
Un volto che ben si armonizza con le montagne e che ospita diversi sistemi altamente tecnologici atti a facilitare la circolazione dell’aria. La casa è totalmente domotica. La progettazione orientata al sole. La muratura altamente efficiente sul piano energetico».
Quali gli elementi più importanti per definirla casa ecologica?
«Anzitutto la sua esposizione. Poi la scelta dei materiali tipici del luogo e di un disegno che non “disturba” la foresta. In particolare il garage è stato totalmente nascosto, così da favorire l’immagine di luogo in cui ci si muove a piedi. L’uso di rivestimenti isolanti ma traspiranti per microporosità.

Uno degli aspetti più importanti nella gestione dell’ambiente interno è quello relativo alla circolazione dell’aria. Così la copertura a shed e la tromba delle scale favoriscono l’effetto camino che facilita il ricambio dell’aria pur con le finestre chiuse.
Il focolare a legna ad alta efficienza (Moberg MFC) genera calore che viene rimesso in circolo dal ventilatore zenitale.

Si notano i punti luce incassati: le superfici bianche si presentano libere e continue.
Le travature rette da colonne di identico spessore formano una trama regolare entro la quale si inseriscono le variazioni volumetriche che danno varietà all’edificio.
La superficie abitabile è di circa 360 mq ed è tutta organizzata in modo tale da esaltare la percezione di libertà spaziale.
Notevole per esempio, l’effetto di profondità che deriva dalle due travi lignee che risaltano contro il soffitto bianco.
Mentre sull’ingresso diverse travi e sporti variamente inclinati costruiscono un castello che nella serie di sovrapposizioni esalta la verticalità dell’edificio.

JOEL L. SHERMAN, DIRETTORE DI JLS DESIGN, OPERA PREVALENTEMENTE IN CALIFORNIA E NEVADA. LAUREATOSI NEL 1989 AL COLLEGE OF ARCHITECTURE AND ENVIRONMENTAL DESIGN DELL’ARIZONA STATE UNIVERSITY DI TEMPE, HA LAVORATO POI IN DIVERSI STUDI CALIFORNIANI E IN SVIZZERA, PRIMA DI RENDERSI INDIPENDENTE COL PROPRIO STUDIO DI PROGETTAZIONE, FONDATO NEL 1992. COME OBIETTIVI FONDANTI DEL PROPRIO STUDIO, SHERMAN EVIDENZIA LA CAPACITÀ DI COORDINARE GLI ASPETTI ECONOMICI, PROGRAMMATICI, AMMINISTRATIVI E AMBIENTALI IN UN CONTESTO DI COERENZA TRA DESIGN E STRUTTURA. INOLTRE, SCRIVE, “RITENIAMO CHE LA LUCE NATURALE SIA UN ASPETTO FONDAMENTALE NELLA MODIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI”. UN ALTRO ASPETTO CHE VIENE EVIDENZIATO, È CHE JLS DESIGN SEGUE TUTTA L’OPERA, FINO ALLA SUA COMPLETA REALIZZAZIONE E MANTIENE CONTATTI CON I CLIENTI ANCHE SUCCESSIVAMENTE AL COMPLETAMENTO DEL PROGETTO.
COI SUOI PROGETTI DI RESIDENZE UNIFAMILIARI, JOEL L. SHERMAN HA VINTO DIVERSI PREMI ”EXCELENCE IN DESIGN” DELL’AMERICAN INSTITUTE OF ARCHITECTS (AIA) IN NEVADA.Il concetto di “architettura organica” è spesso associato a progetti in cui prevalgono linee arrotondate rispetto a quelle rette, tipiche dell’approccio “razionale

La collocazione di aspiratori sopra il castello delle scale, così da favorire l’effetto camino.
L’inerzia termica data da una tonnellata di cemento… e tanto altro».
Il risultato è un edificio che appare tanto leggero da rasentare la trasparenza. Soprattutto all’interno, dove lo spazio del soggiorno si dilata negli shed al punto di lambire le fronde della pineta. Ma anche le strutture, le travi lignee ben squadrate che si incrociano e sostengono i passaggi superiori, le ampie finestre, la tinteggiatura bianca alle pareti: tutto è inteso alla ricerca della leggerezza. Una casa aperta.

A dimostrazionedi quanto possa essere caldo il clima estivo a Lake Tahoe, ecco una bellissima Spa collocata sulla terrazza verso mezzogiorno della casa.
Due bagni e due camere da letto, queste ultime poste sotto la copertura a shed, così come l’altra mostrata qui sotto.
Le dimensioni degli ambienti si dilatano nelle prospettive esterne verso il bosco.

APPROFONDIMENTO
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CENTRALITÀ DEL PROGETTO: UN DISEGNO MODERNO E ALPINO ALLO STESSO TEMPO, ORGANICO E RAZIONALE.
INNOVAZIONE: LO STUDIO DELLE CORRENTI D’ARIA INTERNE AL FINE DI CONTROLLARE IL CLIMA DELLE ABITAZIONI.
USO DEI MATERIALI: LEGNO, SIPS, CORTEN, CEMENTO
NUOVE TECNOLOGIE: SISTEMI DI ISOLAMENTO A PELLICOLA RIFLETTENTE E ALTRI MATERIALI, CONTROLLO INFORMATIZZATO DEGL IIMPIANTI.

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